USA – UE E I POLLI ALLA VARECHINA
Premetto di non aver problemi con l'ipoclorito di sodio, prodotto interessante anche per la "cura" di numerose malattie, ma il fatto che ci prendano per imbecilli, come sempre, questa proprio non mi va giù.
Possiamo o no, decidere NOI se vogliamo trovarci nel piatto, polli lavati con la varechina come è permesso dalle leggi USA, gli OGM senza etichetta, le merendine al "vetro" ed altre amenità del genere?
Da alcuni anni stiamo mettendo in guardia i cittadini dell'ulteriore step verso la catastrofica svendita della nostra salute e benessere attraverso il cibo, ed esattamente la paventata firma del TTIP.
Quando chiedo alle persone se sanno cosa sia, nella quasi totalità dei casi ottengo cenni di diniego (salvo chi frequenta le conferenze del 13), alcuni invece, leggendo solo la stampa di regime, esaltano positivamente l'avvento.
Ma allora, i cittadini dovrebbero esultare per l'imminente firma dell'ennesimo trattato, o abbiamo di che preoccuparci?
Facciamo un po' di chiarezza….
Buona lettura,
Francesca
BAD TTIP
Che cos'è il TTIP, il Transatlantic Trade and Investment Partnership, l'accordo di partenariato transatlantico che il bimbominkia del consiglio (guardate quant'è autorevole), Re Giorgio e tutto il cucuzzaro collaborazionista pidduista non vede l'ora di approvare per ripetere i grandi successi del Trattato di Lisbona e degli altri eventi capestro imposti all'Italia negli ultimi maledetti trent'anni?
Se leggete il sito ufficiale della Commissione Europea, il TTIP vi verrà quasi voglia di volerlo firmare personalmente.
Una pacchia: aumenti di PIL e pilu come per magia, zecchini che crescono sugli alberi, creazione di posti di lavoro, benessere, cellulite scomparsa, capelli ricresciuti, un boom di erezioni mattutine, macchinette acchiappapupazzi che ti regalano ogni volta delle Peppa Pig giganti e restituiscono pure gli euro, figa e piadina per tutti.
Tutto grazie ad una sciocchezzuola: all'abolizione di fastidiosi lacci e lacciuoli che impediscono la libera circolazione delle merci tra Stati Uniti ed Europa.
Merci? Allora esportazione libera di parmigiano, prosciutti, cantuccini e provole in da Uesei, ma non sarà in cambio degli OGM e della merda della Monsanto? Non lo ammettono ma è molto probabile. Se non ti lecchi le dita godi solo a metà, come dicono nei consigli di amministrazione delle multinazionali.
Quindi libera circolazione anche dei capitali? Beh, si, che credevi? Ma le nostre disgrazie non nascono da un'eccessiva e scriteriata circolazione di capitali esteri, che ad esempio creano debito privato a dismisura nei paesi nei quali si vogliono "aprire" dei mercati di sbocco? Certo. La deregulation finanziaria è uno dei principi cardine del fottuto neoliberismo. Farla girare senza che la pula rompa i coglioni.
E se un paese è insolvente gli si manda il messaggino: "Che bel paese, sarebbe un peccato se andasse a fuoco", e giù con lo spread.
Tanto ci sono gli useful idiots a libro paga che, piazzati nei posti di comando (ma i bottoni che premono sono finti), faranno tutto ciò che vogliono coloro che li hanno messi lì.
E, scusate una domanda, se il trattato è così benefico e innocuo per i popoli che vi saranno soggetti, com'è che le trattative per metterlo a punto, iniziate nel luglio del 2013 a Washington, stanno avvenendo riservatamente e pare vi partecipino solo i rappresentanti delle corporation e non quelli delle istituzioni nazionali? Capisco che la democrazia ormai venga considerata quella roba vecchia più di Woodstock ma stiamo pur sempre parlando dei nostri culi o di quel che resta di loro.
Incollo dal sito della Commissione:
"Throughout the negotiations, the European Commission is keeping the EU Member States in the Council and the European Parliament informed of developments. In the end, once the negotiators have come up with an agreement, it will be the Council, together with the European Parliament, which will examine and approve or reject the final agreement. On the US side, it will be the US Congress."
Tradotto nella lingua di Dante: "Nel corso del negoziato, la Commissione Europea mantiene informati gli stati membri nel Consiglio ed il Parlamento Europeo dei suoi sviluppi. Alla fine, una volta che i negoziatori saranno pervenuti ad un accordo, sarà il Consiglio, assieme al Parlamento Europeo che esaminerà ed approverà o rigetterà l'accordo. Per quanto riguarda gli Stati Uniti, sarà il Congresso a decidere."
Quindi vedi che un palettata di paranoia aiuta sempre a sciogliere i dubbi?
La differenza sostanziale è che il Congresso americano, pur espressione di lobby, interessi loschi e quant'altro (guardatevi questo gustosissimo film in proposito) è pur sempre eletto, slot machine Diebold a parte, dal fucking American people.
Il Consiglio Europeo è quella poltiglia umana di Gollums eurofili che si sono fottuti il cervello con il tessoro e che non sono stati eletti proprio da nessuno e il Parlamento Europeo è un noto luogo di villeggiatura, una Marienbad per trombati alle elezioni nazionali.
Un organismo che conta meno del due di coppe.
Ricordo inoltre un dettagliuccio. Gli Stati Uniti sono uno stato federale, nonché un'OCA, di cui il Congresso è l'espressione legislativa, mentre l'Europa è un blob tenuto assieme solo dal vincolo monetario.
Non è uno stato federale né un'OCA, non esprime un potere legislativo vero e figuriamoci la volontà dei popoli.
E' evidente che si tratta di un accordo con un'infinità di clausole in piccolo tra diseguali, che andrà a svantaggio di questi ultimi.
I più preoccupati oppositori di questo TTIP sostengono che con questo trattato le multinazionali avranno campo libero e potranno forzare i governi locali a privatizzare l'inimmaginabile, imporre controverse tecniche di estrazione come il fracking, gli OGM e tutto ciò che vorranno; potranno costringere a proibire di usare sementi autoctone per imporre quelle prodotte dalle corporation and more.
Loro negano ma chissà perché si sono incazzati quando sono stati leakati alcuni documenti sfuggiti al controllo. E la cosa che essi stessi ammettono è che, per salvaguardare gli investitori (uuh, che bruciore!) da eventi come, ad esempio, le nazionalizzazioni (anvedi che uno stato non pensi di rinazionalizzare banche o aziende di servizi), le corporation potranno richiedere al singolo paese o all'Unione risarcimenti immagino impossibili da pagare.
Quindi il paese dovrà cedere alle richieste delle multinazionali, prima che qualche drone imperiale cominci a volteggiargli sopra a mo' di avvoltoio.
Siamo in pieno capitalesimo, come dice Diego Fusaro e, aggiungo io, il capitalismo è come o cazzo, nun vo' penziere. Facciamo bene quindi a preoccuparci e ad aggiungere questo tassello al kit di maledizioni che ogni sera riserviamo, prima di addormentarci, al governo collaborazionista.
Mi sbaglierò ma, alla luce di questa ennesima calata di braghe imminente, il voto europeo diventa una volta tanto forse più importante di una consultazione nazionale.
Non so se il TTIP è la Morte Nera dell'impero e noi siamo Alderaan, ma per come viene descritto in questo articolo molto dettagliato di Filippomaria Pontani penso che il caro vecchio timeo danaos et dona ferentes di Laocoonte non ci stia male, anzi, sia la morte sua, appunto.
E ricordate che Laocoonte non era né paranoico né comunista come Papa Francesco.
Barbara Tampieri
5 aprile 2014
http://ilblogdilameduck.blogspot.it/2014/04/bad-ttip.html
NON MOLLANO MAI, MAI, MAI, STI MASTINI. E VINCONO: TTIP
Di fatto c’è una nuova offensiva del Vero Potere chiamata Transatlantic Trade and Investment Partnership (TTIP).
E’ micidiale, potenzialmente devastante come mai prima per l’esistenza stessa di democrazia e Interesse Pubblico. Seguitemi.
Era il 1999, da giornalista di Report (RAI 3) fui il primo e unico in Italia ad avvisare il pubblico con un’inchiesta sui pericoli della Globalizzazione, intesa proprio come sistema di accordi segreti e potentissimi creato da una elite di capitalisti per ricacciare indietro decenni di progressi democratici a favore del pubblico, nelle aree dei commerci, della finanza e dei servizi.
Allora il ‘mostro’ si muoveva, mastodontico, nella stanze dell’Organizzazione Mondiale del Commercio a Ginevra, cioè il WTO. Col Trattato sovranazionale, cioè più potente delle leggi dei singoli Stati, chiamato di Marrakech, l’ignorante politica del mondo occidentale aveva firmato e ratificato regole micidiali tutte a favore delle mega Corporations e tutte a sfavore di qualsiasi intervento politico nazionale o anche locale per proteggere i lavoratori, le famiglie, le aziende nazionali, le cooperative, i Comuni ecc., nella spietata guerra dei commerci globali.
L’Italia ratificò Marrakech con un solo, uno solo!, politico che l’avesse letto fra Camera e Senato. Non sto a rispiegare qui cosa comportava Marrakech, fatevi un google con I Globalizzatori di Paolo Barnard, e buona visione.
Ma ora devo sottolineare alcune cose utili a capire cosa sta accadendo oggi col TTIP:
Il Trattato di Marrakech del WTO in pratica stabiliva regole di potere superiore alle leggi degli Stati aderenti che, ad esempio, avrebbero potuto limitare qualsiasi intervento della politica in campo economico e finanziario se esso avesse rappresentato una barriera al Libero Commercio, al Libero Profitto, ai diritti delle Corporations.
Ad esempio: se una multinazionale americana riteneva che le leggi italiane gli impedissero di vendere in Italia un suo prodotto contenente una plastica per noi tossica, poteva chiedere al governo USA di denunciare Roma al tribunale del WTO, per ottenere l’abolizione della legge italiana, ritenuta ‘una barriera’ al Libero Commercio, al Libero Profitto, ai diritti delle Corporations.
Ancora: se un Comune italiano indiceva una gara d’appalto per un servizio pubblico, qualsiasi mega-Corporation mondiale dei servizi poteva reclamare lo stesso diritto a partecipare di un’azienda locale, quando magari il Comune avrebbe preferito dar lavoro e reddito a italiani locali. No, quella preferenza rappresentava ‘una barriera’ al Libero Commercio, al Libero Profitto, ai diritti delle Corporations, e di nuovo l’Italia poteva essere trascinata in tribunale. Ok.
Questo sistema ha segretamente, cioè sotto al naso disattento di milioni di cittadini, fatto danni immensi alle economie nazionali ma soprattutto ai distretti piccolo-medi industriali italiani che ci fecero ricchi dopo la II guerra mondiale, con valanghe di fallimenti e licenziati a cascata. Ma danni anche ai diritti dei cittadini alla tutela della salute, per non parlare dell’orrore inflitto al Terzo Mondo.
Ora, qui va ricordato questo passaggio, attenzione!: la multinazionale poteva chiedere al governo USA di denunciare Roma al tribunale del WTO, per ottenere l’abolizione della legge italiana, ritenuta ‘una barriera’ al Libero Commercio, al Libero Profitto, ai diritti delle Corporations. Ok? Cioè, DOVEVA ESSERE IL GOVERNO AMERICANO A FAR CAUSA AL GOVERNO ITALIANO, LA MULTINAZIONALE NON POTEVA FARLO DIRETTAMENTE.
Per anni un piccolo gruppo di bravi attivisti internazionali (me incluso, ma ricordo in Italia l’eccellente Roberto Meregalli di Retelilliput) ha lottato contro queste mostruosità che i nostri politici, e anche il solito pubblico bue, ignoravano. E qualche piccolo risultato l’avevano ottenuto… Per carità poca roba, come ricordato sopra, ma almeno non il peggio del peggio era accaduto ancora… che arriva adesso. Perché i mastini del Vero Potere non si fermano mai.
La solita lobby d’elite finanziaria e grande industriale si è formata, come le decine da me descritte nel mio Il Più Grande Crimine 2011, e ha fatto quello che doveva fare: vincere. Si chiama S2B, acronimo dell’inglese Seattle to Bruxelles Network. Ci trovate: J.P. Morgan, Chevron, BNP Paribas, Microsoft, Uniliver, Philip Morris, Glaxo, Ford, Shell, Monsanto, Goldman Sachs… devo continuare?
Ora hanno messo assieme un patto transatlantico sui commerci assieme alla solita Commissione Europea col gran nome di Transatlantic Trade and Investment Partnership (TTIP). Questo accordo vuole armonizzare le regole del commercio e della finanza fra USA e UE, liberalizzare gli scambi, eliminare barriere ecc.
Naturalmente la vendita alle masse di sta ennesima schifezza bastarda viene fatta, come fu con l’euro, con gran promesse di crescita, milioni di posti di lavoro e cazzate del genere –quando poi si vanno a leggere le stime della Commissione UE stessa sull’affare, si vede che non ci credono manco per il piffero, e stimano un impatto ridicolo dello 0,01% del PIL UE, come ha detto Karel de Gught, Commissario al Commercio. Ma rimane il fatto che si tratterebbe di un blocco di Libero Scambio immenso, perché almeno un terzo degli scambi globali avviene fra USA e UE.
E cominciamo con il meno peggio del TTIP, che è sempre una tragica porcheria per l’Interesse Pubblico:
A) La bella parola ‘armonizzazione’ delle regole significa di fatto solo questo: che in Europa verranno imposte le miserrime regole di protezione dell’ambiente e dei consumatori degli USA, e in America verrà imposta la miserrima regolamentazione della finanza che abbiamo noi europei. Quindi una gara al ribasso ovunque.
B) Il TTIP propone la totale liberalizzazione del settore sei servizi, particolarmente quelli pubblici come sanità, asili e scuole, assistenza anziani, trasporti, utilities comunali ecc. E qui ci casca naturalmente l’acqua potabile.
C) I diritti sindacali europei, assai meno forti che in USA, vengono diluiti ovviamente dalla solita ‘armonizzazione’ delle regole, col risultato che ci troveremo coi lavoratori italiani che già oggi con la bastardata dell’euro devono vedersela con una deflazione dei redditi da incubo, e che domani saranno anche in gara a tagliarsi i diritti del lavoro per competere con i lavoratori USA, dove licenziare è più facile che fare un peto. Tutto questo per il solito infame motivo che dipendiamo tutti dagli Investitori per avere economia, e gli Investitori investono QUASI SEMPRE dove i diritti sono minori.
Come se non bastasse, ora invece arriva il peggio del TTIP:
A) Ricordate la prefazione che ho fatto sul 1999, il WTO e le regole del commercio a favore delle Corporations e a sfavore del pubblico? Vi ho detto sopra di badare a questo passaggio: la multinazionale poteva chiedere al governo USA di denunciare Roma al tribunale del WTO, per ottenere l’abolizione della legge italiana, ritenuta ‘una barriera’ al Libero Commercio, al Libero Profitto, ai diritti delle Corporations. Ok? Cioè, DOVEVA ESSERE IL GOVERNO AMERICANO A FAR CAUSA AL GOVERNO ITALIANO, LA MULTINAZIONALE NON POTEVA FARLO DIRETTAMENTE…
… Ora questo è drammaticamente, catastroficamente cambiato nel TTIP. Ora…
… POTRANNO ESSERE LE CORPORATIONS STESSE A FARE CAUSA A INTERE NAZIONI se ritengono che i Parlamenti di quelle nazioni hanno legiferato nell’Interesse Pubblico e non nel loro interesse. Ci si rende conto di cosa significa questo?
Significa che abbiamo centinaia di multinazionali che possono aggredire con cause costosissime il nostro Paese (gli studi legali per questo tipo di affari prendono parcelle da 3.000 euro al giorno per ciascun avvocato e sono in media una quindicina, per tempi biblici, e moltiplicateli per una pioggia di cause infinita) senza limiti di sorta, imponendoci spese di Stato rovinose, e di fronte alle quali un governo finisce quasi sempre per cedere e cambiare la legislazione d’Interesse Pubblico.
Questo significa. E il ricatto è micidiale anche perché, si badi bene, con il dogma economico Neoclassico (vedi Eurozona) non è più lo Stato che può intervenire con la sua spesa a dar lavoro, reddito e protezione a cittadini e aziende. Oggi quel ‘pane’ a tutti ce lo danno i MERCATI, cioè quelle Corporations di beni e finanza, per cui esse ci infilano anche la minaccia che se perdono le cause ritireranno gli investimenti (il pane) dalle nostre tavole nazionali e noi siamo fottuti. Già a questo stadio un governo finisce per cedere. Ma c’è di peggio.
B) Il TTIP prevede che le Corporations possano indire queste cause PRESSO TRIBUNALI OFF-SHORE, cioè non europei, dove difendersi è tutto un altro film, capite?
In tutti gli aspetti del vivere governati, o anche solo lambiti, dai commerci di beni e servizi, il TTIP può divenire letale per famiglie, cittadini, piccole medie aziende, democrazia e Stato stesso. Ancora un’altra mazzata catastrofica all’idea di Mondo Migliore che tanti di noi sognavano o sognano per i propri bambini. Noi che sappiamo queste cose, noi che capiamo cosa fa e come si comporta il Vero Potere, noi che Renzi, i tagli Irpef, le europee, Grillo, Confindustria e i sindacati sappiamo essere fuffa, zero, nulla in grado di proteggerci da nulla.
Good luck.
Paolo Barnard
15.04.2014
TTIP: accordo USA-UE