MATTEO RENZI? E’ UN FIGLIO DI TROIKA! (p.1)
MATTEO RENZI? E’ UN FIGLIO DI TROIKA
Così alcuni portavoce del M5S, hanno definito Renzi dall’aula parlamentare.
Si è scatenato il putiferio, ritenendola un’offesa.
Ma non è un’offesa, è la verità.
Questa classe politica è totalmente figlia di troika.
Troppo facile bollare tutto con i doppi sensi, in realtà non esiste un’altra parola per definire la… troika
(da wikip. In ambito europeo, il termine è stato largamente utilizzato per indicare la delegazione tripartita formata dagli emissari di Banca centrale europea, Fondo Monetario Internazionale e Unione Europea)
Ecco un breve sunto di quello che accadrà in Italia a breve ( ricordo ai lettori, che le previsioni che alcuni di noi fecero alla fine del 2011, circa il governo Monti, si sono avverate).
Francesca
La Troika ordina di toccare i risparmi dei privati e Renzi esegue. Le sue riforme sono dettate dall’UE.
Matteo Renzi è un mero esecutore degli ordini della massoneria bancaria europea. La UE e la Merkel ordinano, lui esegue. Che non sarà lui a salvare l’Italia, lo abbiamo capito fin da subito, anzi, finirà di affossarla nei prossimi 12-18 mesi portandoci ai livelli della Grecia. E lo si evince anche dai discorsi che sta tenendo: tante chiacchiere insensate, pochi discorsi concreti, zero fatti.
Perfino il Financial Times, pochi giorni fa, rivolgendosi a lui, precisava che a nulla serviranno le fantomatiche riforme perché il vero problema dell’Italia è l’euro (ovviamente nessun quotidiano o media italiano, nonostante si tratti di un quotidiano di caratura internazionale, ha solo minimamente accennato la notizia).
Queste le parole del Financial Times: “Il nuovo Primo Ministro italiano […] governerà un Paese con 3 fondamentali problemi economici: un debito molto grande, nessuna crescita, e l’appartenenza a un’unione monetaria disfunzionale. La situazione è economicamente insostenibile. A meno che l’Italia non torni a crescere, il suo debito diventerà sempre più paralizzante…”
Per non parlare di quanto ha riportato oggi sempre il Financial Times: “… il suo discorso è stato fiacco, con pochi dettagli e non spiega in che modo effettuerà le riforme.”
Non c’è nulla da spiegare perché le riforme non ci saranno o, meglio, saranno poche.
Quelle poche riforme tenderanno a far sì che vengano messe le mani nei risparmi dei cittadini.
Sarà quella la principale forma di finanziamento con cui proverà a rilanciare le imprese senza alcun risultato, perché non farà altro che impoverire l’Italia in tutti i settori. Interessante l’esclusiva, pubblicata da Reuters, che mette in luce come l’Unione Europea abbia imposto di toccare i risparmi personali dei cittadini europei, anche con prelievi coatti (cosa comunque già accaduta a Cipro), al fine di recuperare soldi per colmare i debiti degli Stati e per finanziare le imprese, visto che le banche hanno deciso di continuare a non prestare più denaro.
Ergo, Renzi si è solo limitato a fare quello che i suoi padroni in Europa gli hanno ordinato.
Intanto Nigel Farage, eurodeputato inglese anti-euro, continua la sua lotta al sistema europeo (bancocrazia) accusando i suoi colleghi di essere colpevoli per la falsa crisi economica causata appositamente dalle banche.
Farage avvisa: “Se avete dei risparmi nelle Banche europee tirate via i vostri soldi, perché, quando saremo nella prossima fase del disastro, verranno a cercare proprio i vostri risparmi.”
MATTEO RENZI:CONDANNATO DALLA CORTE DEI CONTI PER DANNO ERARIALE
di Gianni Lannes
Il terzo primo ministro extraparlamentare, senza alcuna legittimazione elettorale, in violazione della volontà popolare che ha votato tre schieramenti diversi, nel giro di 26 mesi è sbucato dal retrobottega del PD ed è stato imposto dall'abusivo capo dello Stato pro tempore, Giorgio Napolitano.
Matteo Renzi, già sindaco e presidente della provincia di Firenze, il 5 agosto 2011 è stato condannato dalla Corte dei Conti (sezione giurisdizionale della Toscana) per danno erariale.
Certo, la notizia è datata , ma non se ne parla.
E ciò dà la misura del livello di degrado istituzionale. Insomma, al peggio non c'è mai fine. E il più pulito – come recita un vecchio adagio – c'ha la rogna.
A proposito, dove sono le qualità morali, umane, intellettuali, sociali, culturali e politiche per assurgere alla carica di presidente del consiglio dei ministri?
Molti tra i più accorti osservatori della realtà italidiota ricorderanno la recente uscita televisiva rivelatrice di Renzi alla trasmissione Ballarò (servizio Rai), quando annunciò, senza un contraddittorio e senza che qualcuno lo mettesse prontamente in riga per la grave minaccia che aveva profferito pubblicamente, un trattamento sanitario obbligatorio per gli iscritti al PD, avvistatori di scie chimiche.
Non dimenticate, che lo stesso Renzi, è sostenuto dal clan De Benedetti (Sorgenia, L'Espresso, La Repubblica, Radio Capital) in affari con i criminali internazionali Rothschild.
A proposito: l'israeliano Gutgeld, eletto in Parlamento (residente a Milano ma candidato in Abruzzo) è il consigliere economico del Renzi.
Per la cronaca: questo Parlamento è abusivo poiché eletto in base alla legge 270/2005, dichiarata inconstituzionale dalla Consulta.
Ergo: qualunque azione mettano in atto i boiardi di Stato per conto straniero, è assolutamente illegale.
Nessuno più si scandalizza o si indigna perché va in onda quotidianamente l'assuefazione al peggio, e mancano gli anticorpi etici.
Se non fosse un dramma in atto, sarebbe una barzelletta questa Italietta delle banane telecomandata dai lacché.
Liberiamoci dalle catene, spazziamo via il giogo straniero.
Su la testa!
23.2.2014
http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2014/02/matteo-renzicondannato-dalla-corte-dei.html#more
IL MINISTRO PADOAN? ARGENTINA E GRECIA
di Gianni Lannes
Uno affidabile per il lavoro finale che porterà l'Italia dentro il baratro.
Pier Carlo Padoan?
In Argentina lo ricordano per unica ragione: aver spinto il Paese sudamericano nell’abisso economico.
Ex dirigente del Fondo monetario internazionale,
ex consulente della Bce ed
ex vice segretario dell’Ocse.
Ecco un telegrafico identikit del nuovo titolare dell’economia telecomandata dall'estero.
In altri termini, uno sicuro per il sistema di potere dominante.
Rammentate cosa dichiarò un anno fa il neo ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan?
Testuale: «La riforma Fornero è stato un passo importante per la risoluzione dei problemi dell’Italia».
Avete capito ora cosa ci attende?
Padoan Scelto personalmente dal presidente abusivo della Repubblica Giorgio Napolitano e osannato dai mass media italiani.
Sentite cosa scrisse di lui sul “New York Times” il premio Nobel per l’economia Paul Krugman: «Certe volte gli economisti che ricoprono incarichi ufficiali danno cattivi consigli; altre volte danno consigli ancor peggiori; altre volte ancora lavorano all’Ocse».
Un passo indietro: Padoan era responsabile in Argentina per conto del Fondo monetario internazionale nell’anno in cui il Paese sudamericano fece bancarotta.
Allora a cosa si riferiva il professor Krugman?
Padoan è stato l’uomo che ha gestito per conto del Fondo monetario internazionale la crisi argentina.
Nel 2001, Buenos Aires fu costretta a dichiarare fallimento dopo che le politiche liberiste e monetariste imposte dal Fmi (suggerite da Padoan) distrussero il tessuto sociale del Paese.
In quegli anni il neo ministro si occupò anche di Grecia e Portogallo.
Krugman scrisse in un altro articolo che furono proprio le ricette economiche «suggerite da Padoan a favorire la successiva crisi economica nei due Paesi».(….)
Dopo la cessione definitiva della Banca d'Italia e della riserva aurifera nazionale (depositata a New York invece che a Roma) ai privati (grazie soprattutto a Napolitano), vanno in onda gli ultimi affari sporchi che distruggeranno definitivamente le risorse naturali dello Stivale.
Per farvi una minima idea di quello che bolle realmente in pentola, date un'occhiata ai progetti speculativi rilevabili in parte sul sito del ministero del cosiddetto sviluppo produttivo nonché dell'ambiente.
La crisi non è economica bensì etica, o meglio ecologica.
L'unico debito che abbiamo è con madre Natura.