HUGO CHAVEZ: I “50 MOTIVI” PER CUI MI PIACE
Stavo terminando il post da inserire oggi sul blog quando, letti alcuni commenti dei lettori nell’articolo precedente, ho ritenuto opportuno condividere (per chi ne fosse interessato) il perché, negli ultimi anni, io sia diventata un’estimatrice di Hugo Chávez.
Per non tediarvi troppo, riporto un articolo che condensa l’azione di Chávez in 50 punti essenziali, e che vi richiederà un minimo impegno di lettura.
Chi lo vorrà potrà poi inoltrarsi negli approfondimenti.
Nei commenti, contrapporrò le citazioni dei lettori.
A ognuno di voi, le debite considerazioni.
Francesca
50 verità su Hugo Chavez e la Rivoluzione bolivariana
di Salim Lamrani – Tradotto da Alba Canelli
Deceduto il 5 marzo 2013 all’età di 58 anni a causa del cancro, il presidente Hugo Chavez ha segnato per sempre la storia del Venezuela e dell’America Latina.
1. Mai nella storia dell’America Latina, un leader politico aveva raggiunto una legittimità democratica così incontestabile. Fin dal suo arrivo al potere nel 1999, sedici elezioni hanno avuto luogo in Venezuela. Hugo Chávez ne ha vinte quindici, l’ultima il 7 ottobre 2012. Ha sempre battuto gli avversari con una differenza di 10-20 punti
2. Tutte le organizzazioni internazionali, dall’Unione Europea all’Organizzazione degli Stati Americani, attraverso l’Unione delle Nazioni Sudamericane e il Centro Carter unanimemente hanno riconosciuto la trasparenza delle elezioni.
3. James Carter, ex presidente degli Stati Uniti, dichiarò che il sistema elettorale venezuelano era il “migliore del mondo”.
4. L’accesso universale all’istruzione attuata dal 1998 ha avuto risultati eccezionali. Circa 1,5 milioni di venezuelani hanno imparato a leggere, scrivere e contare, grazie alla campagna di alfabetizzazione, chiamata Missione Robinson I.
5. Nel dicembre 2005, l’UNESCO ha dichiarato che l’analfabetismo era stato sradicato in Venezuela.
6. Il numero di bambini che frequentano la scuola è passato da 6 milioni nel 1998 a 13 milioni nel 2011 e il tasso di scolarizzazione nella scuola primaria è ora del 93,2%.
7. La Missione Robinson II fu lanciata al fine di far raggiungere a tutta la popolazione il livello universitario. Pertanto, il tasso di iscrizione alla scuola secondaria è aumentato dal 53,6% nel 2000 al 73,3% nel 2011.
8. Le missioni Ribas e Sucre hanno permesso a centinaia di migliaia di giovani adulti di intraprendere gli studi universitari. Così, il numero di studenti è passato da 895.000 nel 2000 a 2,3 milioni nel 2011, con la creazione di nuove università.
9. Nell’ambito della salute, il Servizio Sanitario Nazionale pubblico è stato creato per garantire l’accesso all’assistenza sanitaria gratuita a tutti i venezuelani. Tra il 2005 e il 2012, sono stati creati in Venezuela 7.873 centri medici.
10. Il numero di medici ogni 100.000 abitanti è aumentato da 20 nel 1999 a 80 nel 2010, con un incremento del 400%.
11. La Missione Barrio Adentro ha permesso di effettuare 534 milioni di visite mediche. Circa 17 milioni di persone poterono essere curate, mentre nel 1998, meno di 3 milioni di persone avevano regolare accesso alle cure. 1.700.000 di vite sono state salvate tra il 2003 e il 2011
12. Il tasso di mortalità infantile è sceso dal 19,1 per mille del 1999 al 10 per mille nel 2012, che significa una riduzione del 49%.
13. L’aspettativa di vita è aumentata da 72,2 anni nel 1999 a 74,3 anni nel 2011.
14. Grazie all’Operazione Miracolo lanciata nel 2004, 1,5 milioni di venezuelani affetti da cataratta e altre malattie dell’occhio, hanno riacquistato la vista.
15. Dal 1999 al 2011, il tasso di povertà è passato dal 42,8% al 26,5% e il tasso di povertà estrema dal 16,6% al 7%.
16. Nella classifica dell’Indice di Sviluppo Umano del Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo, il Venezuela è passato dall’ottantatreesimo posto nell’anno 2000 (0,656) al settantatreesimo posto nel 2011 (0,735), ed è entrato nella categoria delle nazioni con un indice di sviluppo umano elevato.
17. Il coefficiente GINI, che permette di calcolare la disuguaglianza in un paese, è passato dallo 0,46 nel 1999 allo 0,39 nel 2011.
18. Secondo il Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo, il Venezuela mostra il coefficiente GINI più basso dell’America Latina, essendo il paese della regione dove c’è meno disuguaglianza.
19. Il tasso di denutrizione infantile si è ridotto del 40% dal 1999.
20. Nel 1999, l’82% della popolazione aveva accesso all’acqua potabile. Ora è il 95%.
21. Durante la presidenza di Chávez, la spesa sociale è aumentata del 60,6%.
22. Prima del 1999, solo 387.000 anziani ricevevano una pensione. Ora sono 2,1 milioni.
23. Dal 1999 si sono costruiti 700.000 alloggi in Venezuela.
24. Dal 1999, il governo ha consegnato più di un milione di ettari di terra ai popoli aborigeni del paese.
25. La riforma agraria ha permesso a decine di migliaia di agricoltori di essere padroni della propria terra. In totale, si sono distribuiti più di tre milioni di ettari.
26. Nel 1999, il Venezuela produceva il 51% degli alimenti che consumava. Nel 2012 la produzione è del 71%, mentre il consumo di alimenti è aumentato dell’81% dal 1999. Se il consumo del 2012 fosse simile a quello del 1999, il Venezuela produrrebbe il 140% degli alimenti consumati a livello nazionale.
27. Dal 1999, le calorie consumate dai venezuelani sono aumentate del 50% grazie alla Misión Alimentación, che ha creato una catena di distribuzione di 22.000 magazzini alimentari (MERCAL, Casas de Alimentación, Red PDVAL), in cui i prodotti sono sovvenzionati fino al 30%. Il consumo di carne è aumentato del 75% dal 1999.
28. Cinque milioni di bambini ricevono adesso alimentazione gratuita attraverso il Programa de Alimentación Escolar. Erano 250.000 nel 1999.
29. Il tasso di denutrizione è passato dal 21% nel 1998 a meno del 3% nel 2012.
30. Secondo la FAO, il Venezuela è il paese dell’America Latina e dei Caraibi che più ha avanzato nella lotta per eliminare la fame.
31. La nazionalizzazione dell’ente petrolifero PDVSA nel 2003 ha permesso al Venezuela di recuperare la sua sovranità energetica.
32. La nazionalizzazione del settore dell’elettricità e di quello delle telecomunicazioni (CANTV e Electricidad de Caracas) ha permesso di porre fine a situazioni di monopolio e di universalizzare l’accesso a questi servizi.
33. Dal 1999 sono state create più di 50.000 cooperative in tutti i settori dell’economia.
34. Il tasso di disoccupazione è passato dal 15,2% nel 1998 al 6,4% nel 2012, con la creazione di oltre 4 milioni di posti di lavoro.
35. Il salario minimo è passato da 100 bolívares (16 dollari) nel 1998 a 247,52 bolívares (330 dollari) nel 2012, ovvero un aumento di oltre il 2.000%. Si tratta del salario minimo più alto dell’America Latina.
36. Nel 1999, il 65% della popolazione attiva percepiva il salario minimo. Nel 2012 solo il 21,1% dei lavoratori si trovano a questo livello salariale.
37. Gli adulti che non hanno mai lavorato dispongono di un reddito di protezione equivalente al 60% del salario minimo.
38. Le donne sole, così come le persone portatrici di handicap, ricevono un aiuto equivalente all’80% del salario minimo.
39. L’orario di lavoro è stato ridotto a 6 ore al giorno e a 36 ore settimanali, senza diminuzione salariale.
40. Il debito pubblico è passato dal 45% del PIL nel 1998 al 20% nel 2011. Il Venezuela si è ritirato dal Fondo Monetario Internazionale e dalla Banca Mondiale, rimborsando con anticipo tutti i suoi debiti.
41. Nel 2012 il tasso di crescita del Venezuela è stato del 5,5%, uno dei più elevati del mondo.
42. Il PIL pro capite è passato da 4.100 dollari nel 1999 a 10.810 dollari nel 2011.
43. Secondo il rapporto annuale World Happiness del 2012, il Venezuela è il secondo paese più felice dell’America Latina, dietro il Costa Rica, e il diciannovesimo a livello mondiale, davanti a Germania o Spagna.
44. Il Venezuela offre un appoggio diretto al continente americano più importante di quello fornito dagli Stati Uniti. Nel 2.700 (credo intendesse nel 2007, n.d.Francesca) Chávez ha destinato più di 8.800 milioni di dollari a donazioni, finanziamenti e aiuti energetici, a fronte dei soli 3.000 milioni dell’amministrazione Bush.
45. Per la prima volta nella sua storia, il Venezuela dispone dei suoi satelliti (Bolívar e Miranda) ed ha ora la sovranità nel campo della tecnologia spaziale. Internet e le telecomunicazioni coprono tutto il territorio.
46. La creazione di Petrocaribe nel 2005 permette a 18 paesi dell’America Latina e dei Caraibi, ovvero 90 milioni di persone, di acquistare petrolio sovvenzionato fra il 40% e il 60%, e di assicurarsi il proprio fabbisogno energetico.
47. Il Venezuela porta aiuto anche alle comunità svantaggiate degli Stati Uniti, fornendo loro combustibile a tariffe agevolate.
48. La creazione della Alianza Bolivariana para los Pueblos de Nuestra América (ALBA) nel 2004 fra Cuba e Venezuela ha posto le basi di un’alleanza di integrazione basata sulla cooperazione e la reciprocità, che raggruppa 8 paesi membri, e che pone l’essere umano al centro del progetto di società, con l’obiettivo di lottare contro la povertà e l’esclusione sociale.
49. Hugo Chávez è stato l’artefice della creazione nel 2011 della Comunidad de Estados Latinoamericanos y Caribeños (CELAC), che raggruppa per la prima volta le 33 nazioni della regione, che così si emancipano dalla tutela di Stati Uniti e Canada.
50. Hugo Chávez ha svolto un ruolo chiave nel processo di pace in Colombia. Secondo il presidente Juan Manuel Santos, «se stiamo avanzando in un progetto solido di pace, con progressi chiari e concreti, progressi mai raggiunti prima con le FARC, è anche grazie alla dedizione e all’impegno di Chávez e del governo del Venezuela».
Salim Lamrani è Dottore in Studi Iberici e Latino-americani presso l'Università Paris Sorbonne-Paris IV, e presso l'Università di La Reunion. E' giornalista ed esperto delle relazioni tra Cuba e gli Stati Uniti. Il suo ultimo libro è The Economic War Against Cuba.
"La Rivoluzione non sarà teletrasmessa"
Si tratta di un documento unico, girato in Venezuela nell'aprile del 2002 da una troupe europea che si è trovata ad essere involontaria testimone e cronista del colpo di Stato con cui la cosiddetta opposizione "democratica" provò a rimuovere il governo venezuelano democraticamente eletto.
Quel colpo di Stato mise a nudo agli occhi di decine di migliaia di venezuelani la vera natura della democrazia borghese e del capitalismo venezuelano ed internazionale.
Il governo golpista di Pedro Carmona (presidente della Confindustria venezuelana) durò appena tre giorni, spazzato via dalla mobilitazione popolare che impose il ritorno di Chavez, ma fu inizialmente riconosciuto come legittimo dagli Usa, dal governo Aznar in Spagna e dagli ex-Ds (attuale Partito Democratico) in Italia.
Nel filmato è apprezzabile anche il ruolo golpista giocato dai mass-media venezuelani.
Nessuna delle televisioni golpiste è mai stata chiusa.
Dopo anni ci si è limitati a non rinnovare le licenze per le frequenze nazionali in chiaro a Rctv, facendo gridare ai "democratici" di tutto il mondo (magari gli stessi che appoggiavano il golpe) allo scandalo e all'attentato al pluralismo dell'informazione.
Per chi vuol approfondire:
Il Presidente Hugo Chavez: un uomo del Rinascimento del XXI secolo
Chavez: 5 “mediamenzogne” di “Le Soir” e di “Le Monde”
Hugo Chávez: “L’attualizzazione del socialismo, prospettiva comune dei nostri Popoli”
La rivoluzione bolivariana; ambivalenze interne e proiezione esterna
..