Arrivederci, “Architetto”
Questo è un post che mai avrei pensato di scrivere.
Ieri, Remo, il mio amatissimo “architetto”, se ne è andato.
Io non so dove sia mio marito in questo momento,
in quale dimensione,
in quale luce,
in quale forma egli sia…
So solo che se ne è andato accompagnato dall’immenso amore che ho per lui ??
Francesca
“Dal profondo della notte che mi avvolge,
Nera come un pozzo che va da un polo all’altro,
Ringrazio gli dei qualunque essi siano
Per la mia indomabile anima.
Nella stretta morsa delle avversità
Non mi sono tirato indietro né ho gridato.
Sotto i colpi d’ascia della sorte
Il mio capo è sanguinante, ma indomito.
Oltre questo luogo di collera e lacrime
Incombe solo l’orrore delle ombre.
Eppure la minaccia degli anni
Mi trova, e mi troverà, senza paura.
Non importa quanto stretto sia il passaggio,
Quanto piena di castighi la vita,
Io sono il padrone del mio destino:
Io sono il capitano della mia anima.”
Non abbiamo nulla quando veniamo al mondo e nulla ci portiamo via lasciandolo, ma lasciamo un gran disordine a chi rimane… Condoglianze.
Grazie, Pokerman
Sentite condoglianze.
Grazie, Giancarlo
Sentite condoglianze Francesca
Grazie, Denisio
Un abbraccio forte a te, Francesca. E a Remo, che abbiamo avuto la fortuna di conoscere anche in questo spazio di pensieri e parole. Emanuela
Grazie, cara.
Un abbraccio e con sentite condoglianze
Grazie, Corvo.