“Cancro, la malattia che mi ha guarita”
Venerdì 13 luglio alle 20.30 sarà nostra ospite, da Lugano, Alessandra Olgiati.
‘Quel giorno che ho danzato nel bosco’ è il racconto autobiografico di una donna che, di fronte ad una morte annunciata, decide di guardare negli occhi la sua paura e di andare oltre il dolore e la sofferenza e di ribaltare totalmente lo schema dentro il quale ha vissuto fino a quel momento.
E’ un canto alla vita, una danza di gioia, un invito a guardare la propria esistenza da una nuova prospettiva, un incoraggiamento a cambiare il modo di affrontare la malattia, ma anche la vita e sé stessi. A credere che esista un ‘potere di vita’ più forte di qualunque idea, medico o medicina e ad abbandonarsi con fiducia alle infinite possibilità di meraviglia che abitano il nostro corpo.
Ma è anche una profonda riflessione, sulla difficoltà del malato a destreggiarsi tra le sentenze dei luminari e le proposte dei cialtroni, una nota a margine sulla volontaria cecità di medici e medicina (tradizionale o ‘alternativa’), che sembrano rinchiudersi dentro i propri canoni immutabili e non voler tenere conto di un ‘oltre’ colmo di straordinarie possibilità. Incapaci forse di intravedere e accettare una terza strada in grado di bypassare quel codice che imprigiona il nostro cervello e le nostre azioni dentro immutabili certezze.
Convintasi che la malattia vada affrontata attraverso il cambiamento non solo dei ‘paradigmi oncologici’ ma anche dell’intero scenario che ha disegnato la propria storia personale, la protagonista sperimenta su stessa le nuove e sofisticate tecniche applicate alla biologia delle cellule per riattivare il potere dei meccanismi naturali di guarigione. E i risultati arrivano tanto rapidi quanto inaspettati.
Decisa a rilanciare i dadi per vincere un nuovo ‘biglietto d’ingresso’ al grande gioco della vita, la protagonista ripercorrerà la sua intera esistenza mettendosi a nudo con coraggio, candore e ironia. E farà piazza pulita di tutti i suoi mostri, cancro compreso.
Alessandra Olgiati – Nata a Lugano nel 1961. Non le piace parlare del suo passato perché solo ora, si sente finalmente libera da quei condizionamenti che l’hanno tenuta legata ad un ruolo che non era il suo. L’esperienza del cancro le ha fatto scoprire il suo valore rendendola consapevole che, in verità, siamo esseri incredibilmente potenti.
Quel giorno che ho danzato nel bosco
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