FINANZIAMENTO AI PARTITI: UNA RIFORMA PER CONTROLLARE GLI ELETTORI
Nelle principali testate di regime, ho letto quanto segue,
In TV non so dirvi cosa abbiano raccontato poiché non ce l’ho più da tre anni, ma credo che, quando si tratta di imbrogliare i cittadini, siano tutti allineati, dx-sx-centro:
“Basta soldi dello Stato ai partiti. Via a un sistema basato sulle donazioni dei cittadini. E' l'effetto del decreto sull'abolizione del finanziamento pubblico diretto, varato il 13 dicembre dal Consiglio dei ministri. A decorrere dall'anno finanziario 2014, ciascun contribuente potrà destinare il 2 x 1000 dell'Irpef a un partito politico che abbia uno statuto che garantisce trasparenza nella gestione e regole per la democrazia interna. Dal 2017, quindi, la vita delle forze politiche dipenderà soltanto dalle erogazioni dei privati.”
E ancora una volta mi chiedo, ma quando la finiranno di prenderci in giro?
Chiariamo:
1) i soldi saranno ancora quelli dello stato (mi risulta che il 2 x mille passerà dalle casse dello stato a quelle dei partiti)
2) I CITTADINI SONO OBBLIGATI A PAGARE questo 2 x mille, non possono decidere se tenerselo in tasca o no.
Ma non è finita qui, eh no, sarebbe troppo comodo per noi cittadini, in questo regime di libertà vigilata… ehm, scusate, volevo dire di “democrazia”.
Perché l’effetto più dirompente, sarà il seguente, ben illustrato in poche righe dall’avv. Marco Della Luna.
Buona lettura e buon divertimento (per i pochi che riescono a non “incavolarsi”)
FINANZIAMENTO DEI PARTITI: UNA RIFORMA PER CONTROLLARE GLI ELETTORI
Grazie a questa riforma, i partiti, semplicemente leggendo la tua dichiarazione dei redditi, vedranno a chi dai il tuo 2 per mille!
E’ come consentire loro di spiare nella cabina elettorale e vedere come voti.
E' come consentire loro di spiare nella cabina elettorale e vedere come voti.
Se si voleva evitare questo spionaggio, bastava rendere anonima la scelta facendo apporre la crocetta su tessera da infilarsi in una busta anonima e non trasparente.
Ma evidentemente lo scopo era proprio di consentire lo spionaggio e il condizionamento del voto.
Quindi, se abiti, per esempio, in Toscana o in Emilia-Romagna e vuoi un posto di lavoro o semplicemente evitare guai con la pubblica amministrazione, adesso sei costretto a dare il 2 per mille a un preciso partito politico.
E guai a te se lo dai a un partito sgradito!
Un ottimo modo per stabilizzare il potere dei partiti sulla società, davvero, e non soltanto le loro rendite.
Altro che “adesso il potere è tutto degli elettori”, come ha dichiarato Letta, altro che “protagonismo dei cittadini” annunciato da Alfano:
adesso la casta ha più controllo che mai sugli elettori.
Ecco perché questa riforma è furba, orwellianamente furba.
Non perché una riforma simile era già disegno di legge in attesa di voto, e col decreto di legge Letta si sono allungati di tempi e si è reso altresì possibile, per la maggioranza, lasciar decadere il decreto legge non convertendolo nei 60 giorni.
Non perché, nel migliore dei casi, diverrà operativa fra tre anni.
Ma perché rafforza la partitocrazia e toglie libertà ai cittadini.
Ora l’illuminato ideatore di questa geniale riforma sia premiato come gli spetta: con l’elevazione all’onore del Quirinale!
13.12.13 Marco Della Luna
.