Sovranità
Volgendomi a guardare il mio passato, negli ultimi 30 anni, noto un cammino costante per riappropriarmi del principio di sovranità personale (intesa come libertà e affrancamento dalle regole del sistema ) in qualsiasi ambito: medico, farmacologico, scientifico, culturale, energetico, economico, monetario.
Poco più che ventenne per motivi personali e famigliari cominciai ad approfondire le tematiche sulla salute. La medicina ufficiale (medici, pediatri, e specialisti vari) sembrava non avere soluzioni soddisfacenti, se non tramite continue somministrazioni di farmaci e così mi misi ad indagare nel vastissimo ma a quel tempo misconosciuto mondo della naturopatia e della medicina olistica… Costacurta, Lazaeta, Kneipp, Shelton, Gerson, Taddeo, Hanneman, e poi Armstrong, Bates, Ehret, Pauling,… per approdare alla PNEI, alla NMG del dott. Hamer, allo Yoga della risata…
Le prime prese di posizione su vaccini, fluoro, alimentazione.
Dalla medicina fu naturale passare all’ambito scientifico, 20 anni fa l’innamoramento fulmineo per Tesla, i primi libri di Andromeda, la casa editrice che stampava anche un solo libro singolarmente a richiesta, e poi Rife, William Reich, Nassens, Shauberger con i suoi vortici, Ighina e Todeschini, poi la fusione fredda, ora LENR, con gli esperimenti italiani.
E che dire dell’agricoltura?
Già nei primi anni ’80 biologico e biodinamico con l’antroposofia e Steiner, e poi Fukuoka e ancora la permacultura e la Hazelip, e le micorrize e ora l’omeodinamica.
E da una decina d’anni, l’economia: Keynes, Auriti, De Simone, Della Luna, Barnard, Gesell.
Diversificati rami del sapere che si dipanano dall’albero della vita che affonda le proprie radici nell’humus delle leggi universali. Troppo spesso l’uomo ha scollegato i rami dalle radici per i propri interessi economici e di casta.
Lungo il mio percorso, ho assistito alle più subdole manovre per privarci della sovranità in ogni ambito:
NOI NON POSSIAMO PIU’ DECIDERE COSA MANGIARE
NOI NON POSSIAMO PIU’ DECIDERE COSA SEMINARE
NOI NON POSSIAMO PIU’ DECIDERE COME CURARCI
NOI NON POSSIAMO PIU’ DECIDERE QUALI MEDICINE UTILIZZARE
NOI NON POSSIAMO PIU’ DECIDERE COSA STUDIARE
NOI NON POSSIAMO PIU’ DECIDERE QUALI ENERGIE PRIVILEGIARE
NOI NON POSSIAMO PIU’ DECIDERE CHE TIPO DI ECONOMIA PERSEGUIRE
ED ORA NON POSSIAMO PIU’ DECIDERE QUALE MONETA UTILIZZARE
Personalmente percepisco nelle persone un senso di disumanità nel quotidiano, un senso di libertà oppressa…
Nella mia visione il principio è di restituire a ciascuno la gestione in piena responsabilità della propria esistenza, dove ciascuno definisce il meglio per se stesso, con tutte le opportunità disponibili ma dove a ciascuno è lasciato il compito di promuoversi o distruggersi (potendo anche decidere liberamente di fare a vita il "criceto nella ruota").
Quello cui penso, è un mondo delle opportunità e della creatività nell'esistenza delle persone; ciascuno libero di vivere in un paradiso o in un inferno esistenziale e materiale: ma coloro che scelgono la parte positiva, devono avere l’opportunità di attuarla.
Francesca Salvador
Estratti dall’introduzione intervento Università di Teramo, a cura della cattedra di Storia delle Relazioni Internazionali, Facoltà di Scienze Politiche 22 maggio 2013