Viktor Schauberger e le Meraviglie dell’acqua
"La Natura produce energia da un movimento lento, freddo e implosivo verso l'interno, mentre le nostre attuali tecnologie si basano su un movimento centrifugo esplosivo, che è uno spreco, inquinante e distruttivo ".
V. Schauberger
Viktor Schauberger (30 Giugno 1885 – 25 Settembre 1958) è nato in Austria da una famiglia con una tradizione di guardia boschi.
La professione di forestale a stretto contatto con l'ambiente gli permise di studiare a fondo quegli aspetti della natura di cui in seguito diventerà grande conoscitore.
Le sue osservazioni avevano per oggetto l'acqua, i corsi d'acqua e il comportamento di vari organismi acquatici animali e vegetali. Iniziò a studiare il movimento del vortice dell’acqua e per primo ne esplorò le potenzialità, definì questo movimento implosione considerandolo come attivatore dell’energia del vuoto creatrice e ristrutturante che allineava le molecole dell’acqua, ridandole energia e vitalità ed aumentando le sue capacità inesplorate di memorizzare le informazioni e di risuonare con analoghe forme di movimento presenti nell'universo.
Per Schauberger l’implosione è il moto alla base della vita, dall’esterno verso l’interno, secondo una linea spirale- concentrica. Già nei primi decenni del secolo scorso sosteneva come la nostra attuale forma di produzione e consumo di energia comporti un disequilibrio. I suoi studi non sono mai stati approvati dalla scienza, anche quando le sue idee sono state messe in pratica come nel caso dei canali artificiali per il trasporto del legname.
Viktor Schauberger affermava che la Natura è l'insegnante più importante e il compito della tecnologia non è quello di correggerla ma quello di imitarla. Tutta la sua vita fu basata sul principio di Comprendere e Copiare la Natura. Grazie alle sue osservazioni mise a punto sistemi per la purificazione dell'acqua, nuovi attrezzi agricoli, turbine per la produzione di energia e la Repulsine, un originale sistema di propulsione che venne trasferito negli USA dalle truppe statunitensi alla fine della II° guerra mondiale. Per alcuni decenni venne assistito nelle sue ricerche dal figlio Walter, matematico.
Oggi il nipote Jeorg con l'associazione Pythagoras Kepler System cerca di promuovere le ricerche sulle tecnologie naturali a Bad Ischl in Austria.
Giorgio Iacuzzo ha lavorato per vent'anni come fotografo e cineoperatore specializzato in riprese aeree e documentari industriali, attualmente si occupa come giornalista indipendente di tematiche scientifiche e tecnologiche. In particolare cerca di ricostruire le biografie di quei personaggi che hanno contribuito all'avanzamento della scienza e della medicina con ricerche innovative basate su un approccio non dogmatico e di grande apertura mentale. Collabora con diversi periodici tra cui Nexus e Punto Zero.