VINCE PUTIN
VINCE PUTIN.
Il dominio geopolitico dell’Impero del XX e XXI secolo esiste perché l’avete visto nei film.
Siete tutti infarciti di cazzate sugli Amerikani, sulla CIA (che regolarmente non ci capisce un cazzo di nulla e le sbaglia TUTTE), sulla potenza militare USA, tutti voi guardate i loro film falsati e v'infarcite di cazzate.
La realtà è un’altra.
L’America è un Paese fatto di pistoloni che hanno fallito tutto dal 1945 a oggi. Le hanno prese da tutti, dai Vietnamiti in pigiama e ciabattine, dagli iraniani, dagli afghani in turbante e fucili della prima guerra mondiale, dagli iracheni che alla fine si sono tenuti il petrolio e hanno sfanculato Halliburton, Cheney, Bush e Carlyle. Le hanno prese dai Siriani, e ancora prima dai Libanesi, dagli Israeliani persino.
Hanno finto di aver ucciso Bin Laden, morto 7 anni prima di una malattia renale, e neppure sanno gestire i Sauditi, sti cazzoni a strisce e stelle.
Gli Amerikani sono stati capaci di vincere all’estero solo quando hanno finanziato dittatori e camere di tortura, campi di concentramento, però gestiti da altri, perché se li gestivano loro gli scappavano anche i gatti dopo due settimane.
Ora quel pistolone di Obama ha fatto la pensata del Secolo: “Se permetto ai Sauditi di abbassare il prezzo del petrolio ai minimi, io ci guadagno il collasso di tutti i ‘cattivi’ che a noi ci rompono le palle, perché vivono producendo petrolio: Venezuela post-Chavez, Russia, Siria, Iran. Evvai!”, dice il negretto bianco che più bianco di lui c’è solo un bianco.
E tutti i pirla della gloriosa CIA, NSA, Council on Foreign Relations, International Crisis Group, Brzezinski, Kissinger e altri, tutti a dire “Siiiiì”, perché sti mostri putrefatti sono rimasti a Chruscev, mai andati oltre con la testa.
Allora, i Sauditi hanno fatto collassare il prezzo del petrolio, e questo ha messo in difficoltà i Paesi produttori nemici degli USA, ma… Ma gente, questo ha anche messo l’America in ginocchio e pure l’Europa. Sul perché la UE va nella merda leggete miei articoli precedenti.
Ma dovete sapere che le compagnie d’estrazione americane avevano investito centinaia di miliardi di dollari nell’estrazione di questo magico Shale Gas, gas prodotto da una specie di argilla, e che prometteva solo pochi mesi fa di essere più economico del petrolio, anzi, di sostituire il greggio. Sti estrattori hanno contratto prestiti con le banche americane per cifre da capogiro pur di avventurarsi a estrarre l’oro gassoso del XXI secolo. Ok?
Ma adesso i Sauditi hanno abbassato il prezzo del petrolio al punto che sto miracoloso Shale Gas COSTA DI PIU’ DEL GREGGIO. E così sti investitori/estrattori ci stanno perdendo centinaia di miliardi, e non sanno più come ripagare i prestiti dalle mega banche USA, le quali a loro volta ricadono nella cacca esattamente come accadde nel 2007, quando milioni di americani non sapevano più come ripagare i loro mutui bancari (crisi dei subprime). Fra l'altro Warren Mosler ha calcolato che la tanto sbandierata crescita americana degli ultimi anni era dovuta a una espansione del credito bancario proprio per sti produttori/estrattori di gas shale.
E ora che tutto questo evapora? Quindi le banche USA stanno scivolando verso la prossima super crisi (hey operaio italiano, hey PMI italiana, vi ricordate cosa vi ha fatto la precedente crisi?), ma non solo loro.
Gli inglesi col Brent (petrolio estratto nel mare del Nord britannico) stanno andando in vacca anche loro, perché coi Sauditi che oggi vendono petrolio di altissima qualità a prezzi da resto del caffè, anche gli inglesi si trovano nel guano, non ci stanno più dentro coi costi del loro Brent, e il danno economico a Londra è di migliaia di disoccupati in più, investimenti delle banche inglesi sul Brent che crollano, panico ecc. ecc. Tutto questo perché quel cazzone di Obama pensa di picchiare i cattivi nel Medioriente.
Non c’è nulla da fare, il mondo è ancora oggi dominato da gente, gli americani, che ancora credono che il Pianeta si divide in Cow Boys contro Indiani, razza di giandoni incompetenti, e criminali.
Putin: bè, non c’è dubbio che rublo e petrolio Russo abbiano preso una sberla considerevole. So what? (chissenefotte in inglese). Pochi vogliono oggi ricordare che nel 1998 il rublo collassò del 70%, il doppio di oggi, e alla fine non è successo un gran che a Mosca. E la Turchia? Negli anni '90 ebbe il… il… 100% d'inflazione, ma ancora esiste va bene.
Questo perché tutti, e anche i grandi ‘esperti’ che pontificano puttanate ovunque, si scordano che i Real Terms of Trade, cioè l’economia che conta davvero, sono i beni reali e la piena occupazione, e mai la moneta. Ma vaglielo a far capire.
Sapete cosa veramente conta per Putin?
Che ha il gas, quello buono, quello che usiamo noi, e ha i cinesi. E Cina e Russia oggi scambiano PIL in rubli e yuan, non più dollari, e se ne fottono del mondo.
Immaginate: il potere del gas russo, le ricchezze del suo suolo, a braccetto della forza lavoro cinese che fra pochi anni sarà la prima economia del mondo.
Mi viene da ridere. Questi fra 10 anni ci guardano in faccia e ci fanno un peto… che a Washington sbiancherà anche il finto negretto Obama e la sua pensione da ex presidente pirla.
Putin vince, e stravince. Fate passare qualche anno.
Vedete, il fatto è questo: gli Stati Uniti possono solo infastidire la Russia sul fronte Occidentale, e infatti stanno facendo di tutto in questo senso, ma NON SUL FRONTE ORIENTALE (leggi: Cina), dove ormai i giochi sono fatti e Washington la prenderà in quel posto.
Gli americani sono scemi, ma questo l'hanno capito.
Nipotini nostri, salutate Washington, e guardate a est. Le conseguenze di tutto questo sulla famiglia italiana, e sull’azienda di Carpi, le ho già spiegate cento mila volte e sono stanco.
Cazzi loro, gli italiani sono troppo scemi per vivere, e a me frega un cazzo. Si occupino di PD e Grillo.
PAOLO BARNARD
19.12.2014
LA CRISI DEL RUBLO, CAPIRCI QUALCOSA.
Il Rublo russo è una moneta, ok? Per giudicare cosa comporta il crollo del Rublo bisogna capire le operazioni monetarie. E al mondo oggi sono in pochi a capirle. Il Rublo sta crollando in valore, e tutta la stampa pontifica di questo e quell’altro, addirittura di un Putin al muro, alla disperazione. Bullshit, che tradotto significa cazzate. Anzi, in un'altra versione si dice Horseshit. Lui sta benissimo, magari sono i russi che come al solito se la prendono laggiù. Ma vediamo.
Come la Mosler Economics c'insegna, e come ho detto tante volte, l’economia di un Paese sono I SUOI BENI REALI, e mai il valore della sua moneta, proprio perché la moneta è solo un codice fittizio per permettere ai beni reali di essere prodotti e scambiati, ma soprattutto per permettere allo Stato di esistere. Una moneta che collassa non ha mai rappresentato, in epoca moderna, un problema rilevante, se quella moneta è SOVRANA (l’euro non lo è) come oggi è il Rublo russo. Cos’è accaduto ai BRICS (Paesi in via di sviluppo) un annetto fa? Le loro monete sono collassate in percentuali molto vicine al collasso del Rublo oggi, con l’India in testa alla Caporetto. Oggi sono ancora lì, e anzi, si stanno riprendendo eccome. E cos'è accaduto al Giappone con la sua moneta che precipitava? Lo Yen si è svalutato del 35/40%, e attenti: quando il crollo del valore dello Yen è avvenuto, tutti sti tromboni commentatori si sono messi a dire che questo avvantaggiava l’export giapponese in modo enorme (perché i suoi prodotti ci costavano di meno). Come mai oggi con la svalutazione del Rublo tutti sti scemi dicono che la Russia è con le spalle al muro?
Ricordiamo un modello fondamentale di come funziona l’economia: LA RICCHEZZA DI UN PAESE E’ TUTTO QUELLO CHE ESSO PRODUCE INTERNAMENTE, PIU’ LE IMPORTAZIONI MENO LE ESPORTAZIONI. Cioè: tutto quello che esso produce internamente più le importazioni sono i famosi BENI REALI, quelli di cui viviamo; le esportazioni sono lavoro e beni che il tuo Paese dà ad altri perché se li godano, e in cambio il tuo Paese accumula valute straniere, che praticamente mai vanno a beneficiare la gente comune. Ora, il fatto che il Rublo stia crollando significa che certi beni d’importazione costeranno di più ai russi, mentre si avvantaggiano moltissimo gli esportatori di quel Paese, che oggi fanno palate di soldi col calo del valore del rublo (vendono all’estero a prezzi stracciati per gli stranieri)… … Ma chi sono gli esportatori russi? I soliti esportatori, come in Germania, Italia o USA: cioè industriali che per competere sui mercati mondiali cerca il calo degli stipendi di casa, impoverendo milioni di lavoratori a casa propria. Poi quando questi bastardi ci guadagnano con l’export credete che ridistribuiscano i profitti ai lavoratori?
Col c… (finisce per azzo). Li investono in speculazione finanziaria. Bell’affare avere gli esportatori a casa tua! E questo in effetti è un problema anche per i cittadini russi oggi, che col calo del rublo vedono la ricchezza del Paese spostarsi sempre di più verso sti oligarchi esportatori che se ne fottono del popolo russo, perché nulla di quello che producono finisce nelle loro case, ma sempre nelle case degli stranieri. E tutto questo a scapito delle importazioni, che sarebbero, lo ripeto, una parte della RICCHEZZA REALE DEI RUSSI.
Oggi va così col Rublo che cala, ma quello di cui non ci si ricorda è che la Russia ha sempre importato pochissimo anche quando il Rublo era più forte, e la sua gente è sempre stata tenuta a livelli di semi-povertà, ripeto, anche PRIMA del crollo del Rublo. Tradizionalmente la Banca Centrale russa e il governo hanno venduto petrolio e gas al mondo, e hanno accumulato miliardi su miliardi di valute straniere. Ma non li hanno quasi mai spesi per comprare beni e servizi (cioè importazioni) per il beneficio del popolo russo. Allora se oggi il Rublo cala di valore e le importazioni diventano un problema, non è che per il russo medio cambi un gran che. Unica consolazione per i russi è che se si guardano i dati, il prezzo INTERNO di benzina, gasolio, energia ecc. è sempre rimasto stabile in questi mesi per il consumatore russo, anche oggi col crollo del valore del Rublo rispetto a Euro o Dollaro. Il russo non paga un centesimo di più per benzina, riscaldamento o energia per l’azienda.
E poiché vi ho insegnato che il prezzo del petrolio/energia condiziona i prezzi di tutto (visto che tutto è fatto con l’energia), allora in Russia la stabilità dei prezzi dell’energia non ha comportato né inflazione dei prezzi (i prezzi vanno alle stelle) né deflazione (i prezzi crollano). Fin qui abbiamo detto che nella realtà il crollo o la forte svalutazione di una moneta non significa un gran che nell’economia reale di un Paese, almeno non significa la morte civile. E abbiamo detto che il vero problema russo è precedente a questa crisi del Rublo, perché appunto il governo di Mosca accumulava miliardi di valute estere ma non li spendeva per importare vera ricchezza per i suoi cittadini. Quindi non si capisce dove stia tutta sta sbandierata ‘crisi russa’.
In realtà oggi la tragedia di quella gente è ben altra, cioè non è il crollo del Rublo, ma: 1) Putin non ha la più pallida idea di come potrebbe usare la sua moneta SOVRANA per creare la piena occupazione e la stabilità dei prezzi. Non lo fa, se ne fotte! B) la Banca Centrale russa è da sempre pilotata da bande di gangsters e mafiosi. In queste ore avete sentito dire che la Banca Centrale russa sta acquistando Rubli e vendendo dollari a man bassa per sostenere il valore del Rublo (più si compra una moneta, più si apprezza (i Rubli), e più si vende una moneta più il suo valore cala (i dollari).
Non sappiamo perché oggi lo stiano facendo, quello che invece sappiamo molto bene è che in passato la Banca Centrale russa ha fatto queste manovre solo perché i mafiosi amici di Boris Eltzin e oggi di Putin volevano dollari in tasca. E come facevano? Semplice: questi mafiosi miliardari andavano in banca, prendevano in prestito rubli, poi li cambiavano in dollari, che s’intascavano, ok? Poi sti oligarchi non ripagavano il debito in rubli alla banca, che veniva per forza assorbito dalla Banca Centrale e andava a gravare sul deficit dello Stato. Bel trucco eh? E’ possibile che anche oggi la Banca Centrale di Mosca stia facendo porcate del genere, possibilissimo. Finisco con l’asse Russia-Cina. Ha senso, perché quello che fanno è di fare patti per il futuro sulla fornitura di energia. Mosca promette a Pechino gas e petrolio per 30 anni a prezzi fissi che soddisfano entrambi, ma che non cambieranno nel tempo, quindi mettendo entrambi i Paesi al riparo da eventuali shock dei prezzi (inflazione/deflazione). La Russia ci guadagna anche un gemellaggio di potere geopolitico con il gigante cinese, che fa impallidire e ridicolizza l’odierno crollo del rublo. Quindi, indovinate chi vince alla fine?
PAOLO BARNARD
20.12.2014
RUSSIA E CINA, COMINCIANO AD APPARIRE I PRIMI PROBLEMI..