Il vuoto
Salve a tutti, ragazzi.
Oggi voglio ragionare con voi su qualcosa che mi risulta difficile: sopportare il vuoto, la mancanza, l’abbandono di una persona amata. Come ultimamente faccio spesso, parlo dell’abbandono dell’ultima ragazza che ho avuto. Volevo fare alcuni ragionamenti con voi e spero che vi possano essere utili.
Lei mi ha chiesto di lasciarla stare, di non cercarla, di non sentirmi con lei. D’altro canto, sto cercando di rispettare la sua richiesta, ma a volte la sua mancanza è talmente forte e prepotente che non riesco a fare a meno di scriverle un messaggio o chiamarla. Ho bisogno di farle capire che ho capito i miei errori, che le voglio bene, e che, in qualsiasi momento, se volesse, la mia porta per lei è sempre aperta. Non tanto perché è la mia ex e mi manca, ma perché mi ha dato tanto: soprattutto autostima, mi ha fatto credere nell’amore e mi ha insegnato che anche io posso essere amato. Mi ha insegnato tanto lei, e io la ringrazio per questo. È a lei che dedico ogni mio successo, perché è stata lei a essere motivo di crescita e spinta.
Come dicevo prima, per quanto cerchi di non cercarla, la mia testa è sempre lì e, a un certo punto, cedo. Il messaggio che può arrivare a lei è che non rispetto i suoi spazi e i suoi no, che non l’ascolto, ma credetemi, ragazzi, per me è difficilissimo accettare l’abbandono, soprattutto se arriva da una persona tanto amata.
Oggi una persona molto saggia mi ha fatto riflettere su questo. Per provare a colmare questo vuoto, “nutro” la parte di me che cresce ogni giorno di più… quella parte di me che vorrei diventare.