Quando hai paura è ora di crescere!
Ciao a tutti,
Dopo un lungo silenzio e il dolore che sto ancora attraversando, sono qui a condividere una riflessione. Spero che la leggiate e che possiate trovare uno spunto di riflessione utile.
Siamo tutti in cerca dell’amore ideale, perfetto… quello che ti fa volare alto, l’amicizia che non ti tradirà mai. Io vorrei un mondo meno crudele. Con i tempi che corrono, si sente sempre più parlare di violenze sessuali e non, omicidi e cattiverie. Ma tutte le colpe vengono attribuite a persone che stanno male, che sono “matte”, che hanno problemi. Io non condivido questo pensiero. Il mondo non si divide in “normale” e “matto”, si divide in “buono” e “cattivo”.
Io pensavo di essere tra i buoni e, in effetti, sono una persona di fondo buona, ma ho troppi difetti. Con questo, non voglio giustificarmi; sto solo cercando di analizzare il mio carattere, che vi sembrerà strano, ma io non lo conosco davvero. Non so chi è Michela, perché non sono mai riuscita a stare in contatto con me stessa per lungo tempo. Trovavo sempre il modo di concentrarmi sugli altri, senza restare con me stessa.
Dopo tante storie sbagliate, ho incontrato la donna giusta, ma non ero pronta ad avere una relazione. Ho incontrato una vera amica, ma dalle troppe batoste prese non riesco più a fidarmi. Ho incontrato una compagna speciale, un’amica in cui mi rispecchiavo, che, anche se ora non ho più rapporti con lei, mi ha insegnato tanto. Mi ha insegnato, ad esempio, a dare il giusto peso alle parole, a non essere impulsiva e a non offendere o aggredire a sproposito.
Scrivo questo articolo per mettere ordine nella mia testa “bacata”. Ora quello che devo fare è trovare e conoscere me stessa, stare nel dolore e, soprattutto, imparare a moderare il linguaggio. La litigata con la mia ex e con questa mia amica mi ha fatto dubitare anche di essere una vera scrittrice. Le parole hanno un peso, e l’ho imparato a mie spese.
Voglio cambiare. Come non ho più alzato un dito contro nessuno, devo anche imparare a moderare la mia reazione quando vedo rosso e non ragiono. Una volta vidi un film dal titolo “Una volta erano guerrieri” e mi identificai molto nel protagonista, Jack la Furia, che arrivò a spaccarsi la mano destra perché era quella con cui picchiava tutti. Ora io devo fare una cosa difficilissima per me: stare in questo dolore, stare con me stessa, ma soprattutto modificare questo caratteraccio che sempre mi allontana dagli altri.
State con voi stessi e non accontentatevi mai. Poi arriverà la persona giusta, ma sarete abituati male e il rapporto finirà male.