L’enogastronomia racconta il territorio
L'enogastronomia racconta il territorio
ovvero un viaggio sensoriale tra storie di uomini e prodotti questo il tema della serata finale del progetto Like It
Raccontare quindi il territorio attraverso i sapori di alcune ricette pensate appositamente per l'evento . Il risultato ,una lettura di ogni piatto analizzato come un intreccio di alimenti, storia, cultura e tradizione di un territorio e di chi lo ha vissutto,lo vive e perchè no…lo vivrà
Il cibo,le preparazioni gastronomiche come momento centrale e non come semplice bisogno fisiologico.Comprendere questo è essenziale altrimenti il tutto diventa un semplice rinfresco…
Prodotti Ricette tradizionali, prodotti locali, antichi e nuovi saperi sono stati la base della nostra ricerca per dar vita a piatti capaci di raccontare la storia e l’identità di un territorio. Ecco così questo evento è diventato un’occasione per i nostri allievi di raccontare con i sapori di un piatto la storia dei prodotti usati e per chi li assaporerà di conoscere tradizioni e esperienze gastronomiche millenarie
E’ un nuovo approccio alla cucina che, partendo da tutto ciò che offre la nostra terra, riesce a raccontare il patrimonio culturale e l’identità dei territori. Il cibo, quindi, come bisogno primario ma che dona la voglia di scoprire e conoscere la tradizione e la cultura di un luogo attraverso i cinque sensi.
I nostri territori sono veri e propri giacimenti di specialità alimentari e tradizioni culinarie da scoprire e imparare a conoscere e valorizzare.
Nella realizzazione di questo atto finale sono state coinvolte le classi di sala e vendita della prof.ssa Miotto e della prof.ssa Cattelan e le classi di accoglienza della prof.ssa Zorzetto le classi di cucina mie e del mio più che collega Saverio Bivona .Sono Colleghi con i quali ho condiviso la progettazione di un menù dove il territorio si esprimeva attraverso linguaggi nuovi
Una proposta enogastronomica fatta di decine di prodotti e centinaia di sapori e profumi. Attraverso la conoscenza delle tradizioni, dei prodotti, delle cucine aromatizzate di spezie, profumate di erbe si raccontano i percorsi dell’uomo della sua storia , della vita.
Ricette ,prodotti artigianali,vini che hanno incuriosito la mente ed il palato, sviluppato l’immaginazione e la fantasia, moltiplicato i colori e le geometrie dei piatti e della loro preparazione.
Ogni ricetta sprigiona emozioni diverse ogni qualvolta la si prepara c’è sempre una sfumatura, una spezia, un olio che la rende diversa. Ecco perché la parola tipico si arricchisce dell’altro aggettivo, topico, sinonimo di territorio, ambiente, luogo di origine. Tutto può diventare tipico, essere tipico. La tipica ricetta di una regione diventa ricetta di tutte le regioni, è simile ad altre. E’ il prodotto che crea sfumature, che rende il piatto diverso, non uguale, quindi non omogeneizzabile di sapore e di gusto .
In Italia, forse più che altrove, la biodiversità si esprime nell’estrema varietà dell’offerta gastronomica. Per secoli abbiamo sviluppato minuscole realtà locali che sono cresciute ben radicate nel territorio e che oggi concorrono all’eccellenza del nostro Paese. Andare in un posto, assaggiare un piatto e portarne a casa il ricordo è una esperienza completa. La gastronomia diventa quindi uno dei motori del viaggio dell’uomo
Il territorio e il suo racconto:
In questa fase entra in gioco un fattore decisivo, una parola che i francesi hanno abilmente esportato in tutto il mondo, il territorio o terroir. Inizialmente legato al vino, il territorio si è presto legato a tutte le produzioni agroalimentari di qualità. Terroir è il termine che – privato della sua origine etimologica (il suolo)si è affermato a livello internazionale per indicare e valori assolutamente originali e ampi.
Il territorio conferisce ai vitigni e al vino, caratteristiche diverse e che rende unico il prodotto finale e permette di riconoscere in un calice di vino il luogo e l’atmosfera della produzione e il carattere del produttore. Si tratta di una ricchezza di sapori basata sull’esaltazione delle caratteristiche geografiche d’origine degli alimenti.
Valorizzare il territorio non significa riproporre una condizione d’autarchia alimentare, impensabile nella quotidianità attuale e in presenza di una globalizzazione spinta, ma sperimentare una geografia del gusto che consenta di accedere alle specificità di tutti i prodotti possibili.
Foodies di tutto il mondo unitevi…
Immagino già i commenti:" ecco il gastrofighettismo modaiolo" ragioniamo invece sul nuovo approccio culturale che si è generato in questi anni .
Il nuovo mondo del food mette in evidenza le seguenti caratteristiche esperienziali del cibo:
• è sensoriale nel gusto, vista e olfatto e interattività con il prodotto;
• è storie, vere o presunte tali, da narrare;
• è origine e luoghi di produzione e consumo;
• è tradizione di prodotti, paesi e ricette;
• è luogo di preparazione e di consumo, a casa o al ristorante;
• è il vizio, il peccato più sano, tra quelli non proibiti !!!
Il prodotto tipico,ma quale?
Il tipico funziona perché ha già insito nel suo DNA alcuni componenti story telling del mondo del food esperienziale come:
• la memoria alimentare: i prodotti tipici sono quelli sempre esistiti, quelli del pranzo della domenica in famiglia, quelli del paese di origine.
• hanno una storia: di come sono stati prodotti, delle materie prime, del nome o delle leggende che li contraddistinguono.
• sono legati al territorio: non solo come origine, che è ovvia, ma anche come immaginario di riferimento quali le colline del Chianti, i crotti della Valtellina, gli aranceti siciliani, i tartufi delle Langhe. Luoghi di gite gastronomiche della domenica, ma prima ancora di panorami, odori e colori, esperienze vissute. Da questo punto di vista le possibilità di sinergia tra territorio e food sono infinite, ancorché poco sfruttate;
• la qualità percepita dei prodotti, che è sempre superiore alla media degli altri se fa riferimento a una tipicità, una denominazione di origine, un consorzio di produttori o altro.
Insomma avete visto quanti contenuti dietro 4 semplici finger-food.
Ecco il menù della serata e da ultimo un grazie agli splendidi studenti e colleghi che hanno fatto vivere questa serata e queste lunghe giornate di preparazione
PER LE FOTO: https://www.facebook.com/omarlapecia.modcuisine/