Sull’orlo di una crisi di nervi !
Il caldo quello vero è arrivato e come non ricordare la scena del film di Almodovar “Donne sull'orlo di una crisi di nervi”il cui protagonista tra gli altri è il gazpacho che salva dalla crisi di nervi.
Per chi non lo avesse notato sono arrivate puntuali: le insalate di cereali fredde con pomodorini nobilitate da due cucchiaini di pesto,l'arrosto del giorno prima che diventa una insalata fredda,con cipolle e fagiolini o al supermercato certi sguardi complici lanciati verso scatolette di carne in gelatina..
Del resto chi non ha sentito dire "…con questo caldo non vorrai mica che faccia bollire l'acqua per la pasta?"
Ricette si degli anni ottanta queste ma è anche vero che l'estate gastronomicamente parlando è la stagione in cui si cerca refrigerio in qualche piatto che si esegue a stretta rotazione,perché piace a tutti… e, alla fine,ci trova tutti d’accordo su certi fondamentali come mozzarella e pomodoro, gelato.
Comfort food o rituale?
Tutti abbiamo il cibo senza il quale l'estate non è estate.
Il mio ‘comfort food’ estivo è il gazpacho. Frullato con rabbia, ghiacciato per disperazione e condiviso con delizia, è solo all'apparenza una pietanza dissetante. Attenti, dietro agli aromi del pomodoro e del peperone vi troverete quelli dell'aglio e della cipolla.
Non provate a evitarli! Quando ci vuole ci vuole.Il gazpacho richiede, insomma, un suo coraggio e una condivisione piena e consapevole.
Ritornando ai trend dell'estate (sic! Se userò anche la parola location fucilatemi…!) vanno sempre alla grande i cereali e ogni estate ecco spuntarne di nuovi. Uno dei motivi è dato senz'altro dall’impennata degli affetti da celiachia. Si cominciò con il farro come se non ci fosse domani poi arrivarono i mix di granelli di cereali spezzettati e mescolati tra di loro.
Ultima in ordine di apparizione:la quinoa (in spagnolo quínoa o quinua) della stessa famiglia degli spinaci.Pur non essendo un cereale, la quinoa può essere utilizzata in modo simile a questi, ed è perciò consideratauno pseudocereale Per il suo buon apporto proteico è l'alimento base per le popolazioni andine. Gli Inca chiamano la quinoa «chisiya mama» che in quechua vuol dire «madre di tutti i semi».Ora (anche grazie al suo prezzo) la ritroviamo abbinata a capesante e gamberoni.
Che ne sarà della piccolo borghese insalata di riso?
Vero è che ci sono anche quelli che il caldo lo sfidano.
Per opposto d’estate la provincia italiana si costella di sagre che propongono menù da stomaci d’acciaio volutamente disinteressati delle temperature: si va dai fritti di ogni ordine e grado ,dallenostrane trippe a ferragosto al porceddu e cannonau fino alle generose ma impegnative scodellate di cacciucco alla livornese servite a profusione nei litorali toscani. Per la serie quando il gioco si fa duro…
Di qualunque tipologia voi siate, ossia del tipo che diventa ascetico e con il caldo si nutre solo di acqua e bacche vip tipo Açai e Goji, o di quelli che in barba al termometro e al tasso d’umidità mangiano e bevono senza dar segni di cedimento,indicatemi allora quali sono i vostri piatti dell'estate.
Come vi dicevo il mio è il Gazpacho
Il Gazpacho è una tipica zuppa fredda di verdure crude frullate originaria dell’Andalusia.
La caratteristica principale del Gazpacho, nato in una delle regioni più calde della Spagna, è la grande sensazione di freschezza che si ha nel gustarlo!
Nei ristoranti spagnoli spesso il Gazpacho viene servito contornato da ciotoline contenenti piccoli cubetti di cipolla, crostini di pane, uovo sodo, cetrioli, pomodori, peperoni per renderlo più ricco e completo.
Ingredienti x 4
1 peperone verde e 1/2 rosso , 1 cetriolo , 1 cipolla rossa di Tropea media ,1 spicchio d’aglio,1/2 bicchiere di aceto di vino bianco , 50 ml di olio evo , 100 grammi di mollica di pane rafferma , olio extravergine di oliva 50 ml , pomodori ramati o San Marzano maturi 600 g.
Preparazione
Fare ammollare il pane in una ciotola coprendolo con acqua e mezzo bicchiere di aceto.
Pelare e liberare i pomodori dai semi. Tagliare a tocchetti i peperoni, il cetriolo, la cipolla e l’aglio mondati e metterli in un frullatore.
Aggiungere a filo l’olio e fate frullare bene,in modo da ottenere un composto denso omogeneo e liscio;aggiungere il pane strizzato, aggiustate eventualmente di sale, pepe e aceto e frullate di nuovo per qualche secondo.
Far riposare il Gazpacho qualche ora in frigorifero e servire freddissimo accompagnato da coppette piene di dadini di verdure (cipolla, peperone, pomodoro, cetriolo), pane fritto nell’olio o tostato, uovo sodo, con cui i vostri commensali guarniranno il proprio Gazpacho a piacere.
Io completo anche con del coriandolo tritato fresco.
Altra gustosa variante è quella con melone e caprino:
peperone rosso 4
cetriolo 2
melone 1
caprino fresco 300g
erbe di Provenza * un cucchiaio
menta fresca
Arrostire i peperoni al forno, farli raffreddare e privarli della pelle e dei semi. Mettere al frigorifero per un paio di ore: devono essere molto freddi prima di frullarli insieme ai cetrioli pelati.
Aggiustare di sale e abbondante pepe nero macinato. Rimettere al frigorifero.
Mescolare il caprino con le erbe di Provenza. Tagliare il melone a dadini.
Servire un fondo di gazpacho freddissimo con tre cucchiai di dadi di melone e una quenelle(da formare aiutandosi con due cucchiai) di caprino.
Finire con qualche goccia di olio d’oliva e una fogliolina di menta.
¡QUE APROVECHE! Buon appetito.
*Erbe di Provenza(la mia miscela prevede: salvia, timo serpillo, foglie di lavanda e qualche fiore(hanno un aroma troppo intenso),menta, basilico a foglia larga, santoreggia, maggiorana, alloro,dragoncello, origano, rosmarino)