La marmellata scientifica e i ricordi d’infanzia
In questo momento siamo nel pieno della stagione della frutta,troviamo quella tipica della tarda primavera e quella estiva e gli invasettati si divertono a a contrattare sul prezzo della frutta in cassette. Io dal mio pusher sono passato e non ho potuto dire di no a una cassetta di ciliegie e anche a un paio di pomodorini gialli…ma questa è un'altra storia…
Per fortuna che la strada è stata breve altrimenti meno marmellata ma più noccioli.
A distogliermi dal “fiero pasto” una telefonata di Leo Di Carlo che m'invitava a un corso al pastry concept avente come tema Marmellate e confetture…diavolo di un pasticciere ,oltre alla pasticceria scientifica anche quella telepatica?
SEe un campione del mondo ti pasticceria t'invita che fai tentenni?
Accetto ed eccomi proiettato in uno dei suoi corsi dove la sua professionalità si mescola con l'affabilità sua e della moglie ma anche con il rigore scientifico che è il suo marchio di fabbrica.
Perchè la comprensione del processo porta alla conoscenza di quello che avviene.
Se uno non capisce e padroneggia ciò che succede nella pentola non acquisirà mai una professionalità degna ma si limiterà a copiare procedure.
Prima di approntare pentole e cucchiai.Facciamo chiarezza Marmellata è solo quella di agrumi, confettura quella di tutti gli altri frutti.
Allora tra ciliegie (che un santo aveva snocciolato) che si trasformavano in una deliziosa confettura arricchita da pistacchi “veri”, il profumo incredibile di una marmellata di limoni,una di pesche con il Cabernet ricordando il nonno che con la scusa di preparare pesche e vino faceva assaggiare il vino ai nipoti…a chi non è capitato? Perché la confettura è così ti richiama a ricordi e profumi veri:la frutta che bolle in un pentolone e l'immagine della mamma o della nonna che sorvegliano armate di mestolo di legno…
Una serata densa di zuccheri profumi di frutta e amicizia.Grazie Leo&Michela
Che ne dite chiediamo al Maestro un paio di ricette?