L’ATTESA: Anna Foglietta e Paola Minaccioni portano in scena il testo di Remo Binosi
Dopo essersi misurata nella sua prima regia teatrale con il romanzo di Alberto Moravia “La donna leopardo”, Michela Cescon per il suo secondo lavoro sceglie di portare in scena “L’attesa” di Remo Binosi, una co-produzione del Teatro Dioniso e del Teatro Stabile del Veneto, in cui il ruolo delle protagoniste è affidato a Anna Foglietta e Paola Minaccioni.
Dall’11 al 13 marzo al Teatro Mario Del Monaco di Treviso, le due attrici, per la prima volta insieme su un palcoscenico, si confrontano con il testo, che fece conoscere l’autore veronese al grande pubblico, dando corpo e voce alla nobildonna Cornelia e alla sua serva Rosa.
Lo spettacolo
Michela Cescon lavora sulla prima stesura del testo di Binosi che, a differenza della versione del 1994, esalta la relazione tra le due protagoniste, rendendo marginale l’intervento di un terzo personaggio, quello della nutrice, eliminato dalla regista nella sua trasposizione teatrale.
Ne deriva così un dualismo moderno da teatro del Novecento, tra personaggi, ma anche drammaturgico tra il teatro di Rosa in lingua veneta e la letteratura ricca di immagini e inconscio di Cornelia.
Il testo di Binosi ha una grande forza drammatica e di coinvolgimento, a cui è difficile rimanere indifferenti e i temi e i contenuti trattati sembrano parlare della società attuale, come se non fosse cambiato nulla: la differenza di classe, il rapporto serva-padrona, il doppio, l’amore, il piacere, la maternità, il peccato, la punizione, il femminile, il male, la morte, la seduzione. Tutto viene raccontato con continui cambi di registro narrativo, tenendo in equilibrio tra loro commedia e dramma.
Mia moglie era in attesa di nostra figlia Giulia e io stavo leggendo le memorie di Casanova. Le avventure del grande seduttore si accompagnavano all’esperienza che stavo vivendo, con il procedere della gravidanza il corpo di mia moglie cambiava e insieme cambiava anche il rapporto che lei aveva con sé stessa e con le altre donne. La sentivo parlare con le sue amiche e intessere facilmente discorsi anche con donne molto diverse da lei, si scambiavano emozioni, consigli, paure e speranze. C’era tra loro una corrente di grande energia comunicativa. Proprio a partire da un dato intimo come quello del corpo gravido, le donne costruiscono una rete di confidenza e complicità di cui gli uomini sono assolutamente incapaci. Il maschio mito Casanova con la sua dispersiva sessualità, mi sembrava la prova di questa incapacità, cominciai così a pensare a una storia che mettesse a confronto donne diverse entrambe incinta dello stesso uomo assente.
Gli spettacoli sono in programma da 11 a 13 marzo 2022, con i seguenti orari:
11 e 12 Marzo 2022 alle ore 20:30;
13 Marzo 2022 alle ore 6:00.