PREMIO CAMPIELLO, SELEZIONATA LA CINQUINA FINALISTA
Entrano in finale Silvia Ballestra con “La Sibilla. Vita di Joyce Lussu” (Laterza), Marta Cai con “Centomilioni” (Einaudi), Tommaso Pincio con “Diario di un’estate marziana” (G. Perrone Editore), Benedetta Tobagi con “La Resistenza delle donne” (Einaudi), Filippo Tuena con “In cerca di Pan” (Nottetempo).
Assegnato il Premio Campiello Opera Prima a Emiliano Morreale con “L’ultima innocenza” (Sellerio)
Padova, 26 maggio 2023 – È stata selezionata oggi a Padova la cinquina finalista della 61^ edizione del Premio Campiello, concorso di letteratura italiana contemporanea promosso dalla Fondazione Il Campiello ‐ Confindustria Veneto. Nel corso di una votazione nell’Aula Magna G. Galilei di Palazzo Bo, Università degli Studi di Padova, la Giuria dei Letterati ha votato tra gli oltre 90 libri ammessi al concorso dal Comitato Tecnico: al primo turno con 6 voti Marta Cai con “Centomilioni” (Einaudi), Tommaso Pincio con “Diario di un’estate marziana” (G. Perrone Editore), Benedetta Tobagi con “La Resistenza delle donne” (Einaudi), al terzo turno con 6 voti Silvia Ballestra con “La Sibilla. Vita di Joyce Lussu” (Laterza), al quinto turno con 7 voti Filippo Tuena con “In cerca di Pan” (Nottetempo).
Durante la selezione la Giuria ha inoltre annunciato il vincitore del Premio Campiello Opera Prima, riconoscimento attribuito dal 2004 ad un autore al suo esordio letterario. Il premio è stato assegnato a Emiliano Morreale con “L’ultima innocenza” (Sellerio). È stata inoltre espressa dalla giuria la volontà di assegnare una menzione al libro di Ada D’Adamo “Come d’aria” (Elliot), dell’autrice recentemente scomparsa.
La Giuria dei Letterati è presieduta da Walter Veltroni ed è composta da autorevoli personalità del mondo letterario ed accademico quali: Pierluigi Battista, giornalista e scrittore, Federico Bertoni, docente di Critica letteraria e letterature comparate all’Università di Bologna, Daniela Brogi, docente di Letteratura Italiana contemporanea all’Università per Stranieri di Siena, Silvia Calandrelli, direttore di Rai Cultura, Edoardo Camurri, scrittore, autore e conduttore televisivo e radiofonico, Chiara Fenoglio, docente di Letteratura Italiana all’Università di Torino, Daria Galateria, scrittrice, accademica e traduttrice, Lorenzo Tomasin, Docente di Filologia Romanza all’Università di Losanna, Roberto Vecchioni, cantautore, scrittore, docente universitario ed Emanuele Zinato, docente di Letteratura italiana contemporanea all’Università di Padova.
Walter Veltroni, Presidente della Giuria dei Letterati, ha dichiarato: “Sono molto soddisfatto della cinquina selezionata oggi. In generale, siamo davvero orgogliosi del livello dei libri che sono arrivati quest’anno. In un momento storico in cui siamo travolti dalle cose e in cui quelle importanti tendono a sparire – come l’amore per la pluralità, per la gentilezza e per il senso di comunità – la letteratura resiste. In questi tempi densi di caos e contraddizioni, il racconto diventa la nostra bussola. In tutti i libri che abbiamo letto – grazie alla meravigliosa giuria del Premio, fatta di persone competenti e libere – abbiamo ritrovato diversi elementi comuni: il forte rapporto con la realtà, tante donne scrittrici, l’attenzione verso la storia e la storia delle persone che la abitano, ma anche un’esaltazione della pura immaginazione. In questi momenti di frammentazione e di microfratture, grazie alla letteratura riusciamo a intravedere la luce. Il romanzo è capace di unificare, perché la scrittura è lavoro sartoriale, fatto di trame, ago e filo. Lavoro e creatività infatti sono fratelli ed è per questo che, nello pieno spirito del Campiello, il premio degli industriali, vogliamo continuare a valorizzare questo rapporto, per portare in alto il lavoro e la cultura, insieme.”
Enrico Carraro, Presidente della Fondazione Il Campiello ‐ Confindustria Veneto, ha sottolineato: “Complimenti a tutti gli autori entrati in cinquina. E’ sempre un’emozione e un grande onore partecipare a questa cerimonia. Con la selezione della cinquina finalista, si apre il percorso che porterà a decretare il vincitore del Campiello sabato 16 settembre alla Fenice a Venezia, dopo l’insindacabile giudizio della giuria popolare, capace come ogni anno di stupire e sovvertire il risultato della giuria ‘tecnica’. Quello di oggi è forse il momento più evidente, insieme alla finale, di una attività che la Fondazione svolge tutto l’anno e che rappresenta un vero e proprio progetto continuativo, ricco di iniziative e tappe. Fin dagli albori del Premio, troviamo il convinto sostegno delle imprese alla nostra mission, nella consapevolezza che con la cultura alimentiamo il nostro territorio. Una terra che va continuamente valorizzata e preservata, tenendo a mente temi importanti e necessari come la sostenibilità e l’inclusione e rendendola attraente per tanti giovani cervelli e lavoratori che sempre di più abbandonano la nostra Regione.”
Enrico Del Sole, Vice Presidente di Confindustria Veneto Est, ha affermato: “Sosteniamo e apprezziamo il Premio Campiello e il suo impegno per la promozione della lettura e della migliore cultura in particolare tra le giovani generazioni. Proprio la cultura, nelle imprese e nel territorio, è uno degli asset su cui si fonda il progetto di Confindustria Veneto Est nella dimensione metropolitana tra Venezia Padova Treviso e Rovigo. Un’area vasta che vanta un patrimonio di storia, cultura e bellezza ineguagliabile e che rappresenta valore fondante per una crescita integrata della comunità, risorsa di competitività e attrazione di persone e competenze”
Di seguito la motivazione con cui è stato assegnato il Premio Campiello Opera Prima a Emiliano Morreale con “L’ultima innocenza” (Sellerio):
Dalla Palermo degli anni 80 alla Polonia della Seconda guerra mondiale; dai bassifondi romani all’America hollywoodiana: attraverso sei inquadrature accomunate dalla presenza dell’io narrante, L’ultima innocenza costruisce un percorso attraverso due arti: la letteratura e cinema. Mescolando realtà storica e invenzione o pretesto autobiografico, Emiliano Morreale indaga la linea di confine tra finzione cinematografica e realtà. Il cinema, anche nelle sue manifestazioni deteriori, si rivela un punto d’osservazione privilegiato per comprendere la storia del 900 e il nostro paradossale presente.
Il vincitore della 61^ edizione del Premio Campiello sarà proclamato sabato 16 settembre al teatro la Fenice di Venezia, selezionato dalla votazione della Giuria dei Trecento Lettori anonimi. I Giurati vengono selezionati su tutto il territorio nazionale in base alle categorie sociali e professionali, cambiano ogni anno e i loro nomi rimangono segreti fino alla serata finale.