TARTUFO DI MOLIÈRE CHIUDE LA STAGIONE DI PROSA DEL TEATRO DEL MONACO
Nello spettacolo firmato da Roberto Valerio, Giuseppe Cederna e Vanessa Gravina
Treviso, 2 maggio 2023 – Satirico, audace e contemporaneo, con Tartufo, fortunato allestimento del capolavoro di Molière, il Teatro Stabile del Veneto-Teatro Nazionale chiude la stagione di prosa del Teatro Mario Del Monaco di Treviso. Venerdì 5 maggio va in scena lo spettacolo firmato da Roberto Valerio, alla regia ma anche attore in scena nei panni di Orgone. Assieme a lui, sul palcoscenico, un artista come Giuseppe Cederna, pronto ad interpretare il protagonista dopo i suoi one-man-show degli ultimi anni, mentre Vanessa Gravina veste i panni di Elmira.
Lo spettacolo, prodotto dall’Associazione Teatrale Pistoiese, rimane in scena fino a domenica 7 maggio. Nell’affiatato cast anche Massimo Grigò, Irene Pagano, Elisabetta Piccolomini, Roberta Rosignoli e Marcello Di Giacomo. Scene, costumi e luci sono firmati, rispettivamente, da Giorgio Gori, Lucia Mariani e Emiliano Pona; al suono Alessandro Saviozzi.
La trama è attualizzata. Il protagonista, ieri emblema dell’ipocrisia, capace di indossare la maschera della devozione religiosa e della benevolenza per raggirare e tradire il suo sprovveduto e ingenuo benefattore, oggi è un angelo oscuro, pronto a irrompere in una famiglia borghese benestante, per sconvolgerla. E prenderne il controllo. In un attimo affascina il pater familias Orgone e sua madre, le due figure chiave del potere familiare, mentre respinge tutti gli altri. Tartufo ipnotizza il padre, acceca la madre, sposa la figlia, bandisce il figlio, seduce la matrigna, alterando il normale flusso di vita dell’intera famiglia. La sua preda, Orgone, è un uomo solo, fragile, in preda alla moderna malattia della depressione che sfocia in attacchi di ansia e nevrosi. E Tartufo è il suo medico, l’unico che riesce a comprenderlo e a regalargli serenità. Orgone è la fragilità di un cuore catturato per la prima volta, il potere comico di un’anima contraddittoria, l’autorità della figura paterna che in modo vendicativo ha deciso di insegnare a tutta la sua famiglia come vivere, punendola. Elmira è uno dei personaggi più interessanti creati da Molière. Il suo potere enigmatico, la sua complessità evasiva, la sua apparente sottomissione, fanno di lei la vera potenza, l’unica in grado di sconfiggere Tartufo. Orgone ne è stato sedotto fino a sposarla, Tartufo è irresistibilmente attratto da lei. Un oscuro oggetto del desiderio, chiave di volta dell’intera commedia. Uno spettacolo ‘sovversivo’, che dà forma alla crisi della società moderna e a riflessioni sull’animo umano e i valori del presente.
Note di regia di Roberto Valerio
Il più delle volte, le versioni sceniche del Tartufo si sono concentrate sull’ipocrisia del personaggio del titolo. Non c’è dubbio che all’epoca in cui Molière scrisse la sua opera, i suoi obiettivi chiari erano i bigotti che usavano il rigorismo religioso come facciata per nascondere i loro empi comportamenti, senza nemmeno credere a ciò che stavano predicando. La battaglia era tra la verità e l’inganno, l’onestà e l’ipocrisia. Ora, 400 anni dopo, questa equazione va parzialmente modificata. Tartufo non può più essere un semplice impostore. È molto più di questo: un profeta anticonformista. Un guaritore. Un guru fanatico. Che denunzia, maledice e combatte (in apparenza) contro un mondo di materialismo, consumismo, lassismo, dissolutezza, permissività e amoralità. Come nel Teorema del film di Pasolini, egli lavora come un uragano, come una forza sovrannaturale, che con la sua radicalità scatena tutti i desideri e le furie trasformando il convenzionale e conformista vivere. Il nostro spettacolo sarà una commedia molto divertente, che saprà unire la satira corrosiva alla profonda riflessione sull’animo umano e sui valori sociali; con una visione audace e contemporanea che sottolinea la crisi della nostra società moderna dilaniata tra materialismo senza senso e spiritualità fanatica. Porteremo sulla scena, attraverso una rappresentazione giocosa delle tensioni sociali, politiche, familiari, l’esistenza umana, coniugando diversi registri in una polifonia di strati di senso, ora amari ora pungenti, che ci seducono, ci divertono e che ci parlano, nondimeno, con grande urgenza. Esplorare la modernità di questo classico intramontabile, per farne uno spettacolo popolare. Uno spettacolo in cui sarà divertente rovesciare, confondere, sconvolgere, sovrapporre bene e male, in una promiscuità di temi, caratteri e intrecci che nascondono, dietro i rumorosi ingranaggi della commedia, un riso amaro.
TEATRO DEL MONACO – TREVISO
Ven 5 maggio ore 20.30
Sab 6 maggio ore 20.30
Dom 7 maggio ore 16.00
Tartufo
di Molière
traduzione Cesare Garboli
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adattamento e regia Roberto Valerio
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scene Giorgio Gori
costumi Lucia Mariani
luci Emiliano Pona
suono Alessandro Saviozzi
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personaggi e interpreti
Madama Pernella, madre d’Orgone Elisabetta Piccolomini
Orgone, marito di Elmira Roberto Valerio
Elmira, moglie di Orgone Vanessa Gravina
Damide, figlio di Orgone Marcello Di Giacomo
Marianna, figlia di Orgone Irene Pagano
Cleante, cognato di Orgone Massimo Grigò
Dorina, cameriera Roberta Rosignoli
Tartufo, finto credente Giuseppe Cederna
Lorenzo, servo di Tartufo Massimo Grigò
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produzione ATP Teatri di Pistoia Centro di Produzione Teatrale
con il sostegno di Ministero della Cultura, Regione Toscana
durata 1h 45’ senza intervallo
https://www.teatrostabileveneto.it/spettacolo/662_827_tartufo