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[Home Persone Ci riconosciamo?]
Blog e Chiacchiere
Persone
[ 18/05/2020 di Emanuela Da Ros 17 Commenti ]

Ci riconosciamo?

Chiusi in casa da più di due mesi, ci guardiamo di striscio allo specchio. Chi può essere interessato alla nostra immagine, quando nemmeno a noi frega più di tanto? Ci diamo un’occhiata di sfuggita, tanto per rassicurarci che, se quest’anno abbiamo perso di vista la primavera, i soliti amici, i parenti, i colleghi, non abbiamo perso di vista noi stessi. Ma è proprio così? Dopo il lockdown – che chissà se è finito – siamo sicuri di ri-conoscerci?

Intanto chi sembra conoscerci così bene da classificarci in categorie post Covid-19 sono le agenzie di pubblicità. La GroupM, che in Italia gestisce il 40% degli investimenti pubblicitari, controllando la navigazione in rete, ha diviso noi ‘popolazione’ in sette segmenti. Più o meno – più meno che più – promettenti (sotto il profilo dei consumi che verranno).

In ordine sparso dovremmo ritrovarci in qualcuna di queste identità.

Surrender. Sono 2,2 milioni (il 5.4% della popolazione). Persone adulte, con pochi mezzi economici. Timorosi del futuro: per loro l’emergenza economica e sociale non sparirà col virus.

Protector e Defender. 20 milioni di persone. Età media e medio-alta. Interessati all’aspetto sanitario, economico e sociale. Si preoccupano della ‘nuova normalità’ e di ciò a cui dovranno rinunciare da oggi in poi.

Escapist. Disinvolti digitali, giovani, hanno visto il lockdown come opportunità per seguire corsi online o giocare in rete. Se la sono cavata, finora.

Calm Keeper e Committed. Hanno un livello sociale e scolastico medio-alto. Hanno cercato di mantenere un equilibrio psicologico, limitando l’abbuffata di news pandemiche.

Communitarian. Hanno cercato di pensare agli altri, oltre che a se stessi.

 

Silvia (non) è liberaSilvia (non) è libera
La capra di Picasso. O di Dalì. O di Quella roba lìLa capra di Picasso. O di Dalì. O di Quella roba lì

Commenti [17]

  1. Francesco Cecchini
    19/05/2020

    Bastanzetti del SAC ha informato ieri su questo blog che oggi alle 11 verrà ricevuto dal sindaco Miatto e dalla giunta di Vittorio Veneto. Motivo dell’incontro la pulizia delle sterpaglie da parte sua nel Monte Altare che impediscono la vista di archeologia, alcuni scalini. Se è vero, è un fatto positivo che riconosce un lavoro meritevole di Bastanzetti del SAC.

    Rispondi
  2. Corvo
    18/05/2020

    Dopo il Covid tutto sarà diverso ?
    Senza schei non se magna, quindi..
    I buoni diventeranno cattivi?
    Finalmente potrò divorziare ? Dopo ci si potrà ancora accarezzare, guardarci negli occhi, mandarci in m… in diretta o tutto dovrà essere fatto a mezzo filo-onde. E quel punto a cosa contano i giardini gli spazi liberi, monti e mare ?I
    I figli faranno i padri ?
    Morirò a 120 anni tranquillamente o dovrò sempre guardare chi suona al campanello ? E con la pace dei sensi come la mettiamo ?
    Come potrà il più bravo intelligente dimostrarlo ?
    Per finire, si lavorerà ancora, dopo o saremo mantenuti ?
    Nessuna risposta è attesa se non dopo Covid19

    Rispondi
    • Francesco Cecchini
      18/05/2020

      Ma Walter Cadorin Corvo non aveva gracchiato che smetteva di gracchiare in giro?

      Rispondi
  3. Michele Bastanzetti
    18/05/2020

    Manca la categoria top: THE RESILIENT. Qualunque cosa accada costoro pensano solo alla soluzione ai problemi reali, man mano che si presentano. E la soluzione
    migliore esiste sempre.
    Ps: le donne con la mascherina acquistano un pizzico di mistero e fascino in più. Magari anche di attrattiva.

    Rispondi
    • Francesco Cecchini
      18/05/2020

      E Il Michele Bastanzetti del SAC con la mascherina? E’ un SAC più attrattivo?

      Rispondi
      • Michele Bastanzetti
        18/05/2020

        Spassosa l’ultima lettera anonima,Cecchini.

        Rispondi
        • Francesco Cecchini
          18/05/2020

          Quale? Non invio messaggi anonimi. Comunque ho detto che il suo lavoro di pulizia nel Monte Altares va lodato e che l’amministrazione comunale di Vittorio Veneto, che non la prende mai in considerazione, questa volta dovrebbe riconoscerlo.

      • Michele Bastanzetti
        18/05/2020

        Il Sindaco Miatto deve averla letta, Cecchini. Domani alle 11 son convocato il Municipio da mezza giunta.

        Rispondi
        • Francesco Cecchini
          18/05/2020

          Bene!!!

        • Francesco Cecchini
          18/05/2020

          Ne parlerà Oggi Treviso?

    • Emanuela Da Ros
      18/05/2020

      Mi piace ‘resilient’! All’inglese poi. Perché la parola resilienza – in italiano – è diventata come una spezia passepartout. Non se ne può più…

      Rispondi
      • Michele Bastanzetti
        18/05/2020

        Devo confessarle, Direttore, che di inglese c’é solo l’articolo. Quel “resilient” in verità è un neodialettismo zenedese.

        Rispondi
        • Michele Bastanzetti
          18/05/2020

          Un zenedismo.

        • Emanuela Da Ros
          18/05/2020

          …ecco: lo sapevo che c’era una parentela stretta tra il zenedese e l’inglese! Quella z zenedese infatti ricorda il digramma th. Anche se, a voler pulciare e andare fuori tema…, fa venire in mente pure la θ greca…Ma tutto questo c’entra pochetto. In bocca al lupo per domani!

    • Mario Marangon
      01/11/2020

      Ciao Michele. Come stai? Le donne con la mascherina mi fanno venire in mente il Burqa

      Rispondi
  4. Daniele Pezzali
    18/05/2020

    Interessante Manuela.
    Sta cominciando ad accadere qualcosa di molto particolare perché secondo me siamo solo all’inizio di una nuova trasformazione globale, temo che sempre di più i nostri profili saranno selezionati e catalogati ad ogni fine.
    E’ inutile opporsi, tante volte l’ho scritto sui miei post “il progresso non si ferma”, bisogna surfare l’onda, essere opportunisti con chi fa di questa trasformazione un’occasione di opportunismo.
    A me che piace vedere sempre il bicchiere mezzo pieno, questa volta temo di trovare il bicchiere vuoto.
    Buona giornata!

    Rispondi
    • Emanuela Da Ros
      18/05/2020

      più che mai mezzo pieno dovremmo vedere il bicchiere! Anche perché così si notano meno gli aloni…

      Rispondi

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