Silvia (non) è libera
Non volevo scrivere niente su Silvia. E invece eccomi qui a scriverne. L’ennesima prova che le (buone) intenzioni scemano quando sono ancora intenzioni, figuriamoci se riescono a tradursi in azioni.
Non volevo scrivere niente, perché questa ragazza non ha nemmeno avuto il tempo di affacciarsi allo sportello dell’aereo, di scendere i gradini e rimettere finalmente piede sul suolo ‘patrio’ che è stata investita da un uragano di chiacchiere – illazioni per lo più. Uragano che è diventato tzunamico quando ha dichiarato di essersi convertita all’Islam.
Non volevo scrivere niente – in realtà niente è quello che scavascava trovate in queste righe – perché di Silvia non so niente. Non so, finché non vorrà (e potrà: lasciamole il tempo per respirare l’aria della sua famiglia) raccontarlo, scriverlo. Condividere che cosa ha vissuto, provato, pensato in quell’anno e mezzo lontana dalla sua famiglia, dai suoi amici, dalla sua casa (non certo da noi che non sapevamo chi fosse).
So che mi sono commossa quando la mamma e la sorella l’hanno abbracciata. So che se ci ripenso mi commuove anche ora quell’incontro. So che l’emozione è stata bella, e viva. Proprio per questo, ho evitato come la peste di leggere, subito dopo, le chiacchiere e le illazioni e i grugniti da porcilaia su Silvia. Per evitare che quella bellezza sfumasse troppo presto. Fosse offuscata o soffocata com’era (im)prevedibile.
Abbiamo perso un’occasione per restare umani. Per stare in silenzio. Per non inquinare di parole la bellezza. E toh, a ‘sto punto – che scema – ho sbagliato anch’io.
Avranno anche pagato il riscatto triangolato nel senso che uno A che non c’entra da i soldi ai carcerieri= X e il governo rimborsa la A, ma provate a pensare al ritorno sotto forma di vendite, che hanno avuto giornali e Tv sfruttando la povera Romano. Sono giorni che se ne parla e anche qui in OT sono sorti tanti otisti che hanno indicato, additato tanti piccoli complotti e situazioni. Roba da romanzo thriller. Ancora oggi non è stato assodato se è in cinta e sposata segno che il buco della serratura all’estero non funziona. La Romano, ma sarà di sinistra o di destra?, ha messo il silenziatore alla crisi economica.Al Conte cade , no, non cade.
Messo per qualche giorno in silenzio il Covid, i provvedimenti per la fase 2 le linee guida saranno pronte per domenica e lunedi i ristoranti & C. dovrebbero aprire ma non sanno come. I soldi Cig e altro non arrivano nel momento del bisogno ma, forse fine maggio. Si danno 500 euro per andare in vacanza, che non bastano neanche per l’affitto di una settimana al mare, a chi ha meno di 40 mila euro di reddito, figli a carico, come se questi 7 milioni in difficoltà a mangiare da tre mesi, venisse loro voglia e possibilità di andare al mare/montagna. Ma potrebbe essere anche il trucco: pochi chiederanno il contributo e il problema sarà quando li riceveranno, il governo risparmia ma ha fatto la bella figura di aver dato attenzione “al Turismo”
Walter Cadorin Corvo continua a gracchiare e a dimostrare che Andrea Maset aveva ragione su WalterCadorin.
Francesco, lei fa di tutto per apparire un demente ma già lo sappiamo.
DEFICIT D’ATTENZIONE – LE STIME HORROR DEL CENTRO STUDI DI CONFINDUSTRIA PER IL 2020: IL DEFICIT SALIRÀ ALL’11,1% DEL PIL. PER FARE UN CONFRONTO, L’ANNO SCORSO ERA ALL’1,6. IL DEBITO PUBBLICO ARRIVERÀ AL 159,1% – MALISSIMO L’EXPORT, IN CADUTA LIBERA AL 14% IN TUTTO L’ANNO. E ANCHE SE SIAMO STATI RINCHIUSI IN CASA DUE MESI ABBONDANTI, SCENDERANNO PURE I CONSUMI
Walter Cadorin il Corvo gracchia, gracchia e gracchia.
Ah frà, lei fa di tutto per apparire un demente ma già lo sappiamo.
DEFICIT D’ATTENZIONE – LE STIME HORROR DEL CENTRO STUDI DI CONFINDUSTRIA PER IL 2020: IL DEFICIT SALIRÀ ALL’11,1% DEL PIL. PER FARE UN CONFRONTO, L’ANNO SCORSO ERA ALL’1,6. IL DEBITO PUBBLICO ARRIVERÀ AL 159,1% – MALISSIMO L’EXPORT, IN CADUTA LIBERA AL 14% IN TUTTO L’ANNO. E ANCHE SE SIAMO STATI RINCHIUSI IN CASA DUE MESI ABBONDANTI, SCENDERANNO PURE I CONSUMI
Il Corvo Walter Cadorin continua a gracchiare e a dimostrare che Andrea Maset aveva ragione.
Leggo adesso della riunione nazionale dei Presidenti regione. Si sono divisi sulle norme da adottare A) uguali per tutte le regioni (altrimenti Babele ( B) differenziate visto che non tutte hanno gli stessi indici, capacità e operatività.
Ecco un’altra colpa da addossare al Covid ( stia attento in futuro): non si è sviluppato in maniera uguale sulle Regioni !
Insomma chi sta meglio deve adattarsi a chi sta peggio
Dove trovi un bel paese, classe dirigente, come L’Italia ?
Walter Corvo Cadorin gracchia a più non posso
Un occhio alla Somalia, dove impazza Al-Shabaab, il gruppo terrorista islamico che aveva in mano Silvia Romano e a cui il nostro governo avrebbe pagato il riscatto. L’occhio è quello di Toni Capuozzo, che su Facebook dà conto di una notizia sconcertante, che definisce dal “sapore inevitabilmente surreale”. Il giornalista riporta che Al Shabaab ha annunciato di aver istituito un comitato, composto da sette membri tra cui alcuni scienziati, per controllare la pandemia da coronavirus nei territori che controllano. Insomma, luoghi in cui i terroristi comandano alla luce del sole. Capuozzo aggiunge: ” Dati indipendenti riferiscono che in Somalia – dieci milioni di abitanti, più o meno – il maggior numero di casi riguardano la capitale Mogadiscio. Finora nel paese si sono registrati 52 decessi, 1037 contagiati, 130 guariti”, conclude.
Corvo Walter gracchioso gracchia senza freni.
Nell’ ultimo numero di Le Monde Diplomatique, appena uscito, vi è un’ articolo sul dogma giapponese della responsabilità individuale, il “jiko sekimani”. Al riguardo si racconta di Imai Noriaki che nel 2006 fu rapito con altri due giapponesi in Irak dove era andato come volontario. Imai Noriaki e gli altri due furono liberati dopo una decina di giorni, ma furono attaccati a tutti i livelli perché scelsero loro di andare in In Irak. Intervenne anche una ministra ora governatrice di Tokio. Imai Noriaki fu anche vittima di agressioni fisiche. Noi non siamo giapponesi per cui dovremmo evitare offese o possibili agressioni, ma analizzare e prendere posizione sui punti critici della vicenda Silvia Romano: certe ONG, ruolo della Turchia, accoglienza di Silvia Romano spetacolarizzata, stranezza di una conversione in prigionia alla stessa religione dei sequestratori, etc.,etc..
Provo postare anch’io un articolo.mattone, metodo cecchino, ma questo non è un buon metodo per essere in un blog. Sono per post con max 1000 caratteri. Per dare possibilità di lettura e presenza ai più non agli stessi otisti rimasti.
“L’alleanza contro gli stronzi. Segni di riscossa liberale contro il pensiero unico del populista collettivo
Il Financial Times invita i liberali a darsi una mossa per fermare la destra nazionalista e la sinistra radicale. Ma mentre sappiamo bene chi sono i demagoghi, è più complicato individuare chi sta dall’altra parte
Il virus corona certo non ha aiutato la riscossa dei liberali, già travolti prima della pandemia dall’ascesa del pensiero unico del populista collettivo, non importa se di destra o di sinistra perché tra i primi e i secondi cambia qualche tono ma tutto sommato la sostanza è la stessa. Salvini e Di Maio, Trump e Putin, Bagnai e Fassina, Crimi e Boccia, Di Battista e Emiliano, Gasparri e De Magistris, Belpietro e Travaglio hanno molti più punti in comune tra di loro che con i liberali, così come Johnson e Corbyn hanno entrambi portato la Gran Bretagna a uscire dall’Europa e i Tea Party e Bernie Sanders hanno demolito insieme la tradizionale politica americana.
L’ascesa dei demagoghi del popolo incontra due notevoli resistenze in Emmanuel Macron e Angela Merkel, il famigerato asse franco-tedesco trasformatosi nell’ultimo pilastro dell’occidente libero in attesa delle elezioni americane di novembre.
Il Financial Times, con Gideon Rachman, adesso invita i liberali a riprendere la battaglia contro i sovranisti e i populisti, ricordando che è il caso di mettere da parte la definizione cara al poeta Robert Frost secondo cui un liberal è una persona di così ampie vedute da ritenere sconveniente parteggiare per la propria parte. Forse, sostiene Rachman, è arrivato il momento di dimenticarsi questa proverbiale tolleranza liberale e di prepararsi a rispondere alla minaccia.
La strada è quella che su queste colonne abbiamo più volte definito «alleanza contro gli stronzi», ma mentre è facile riconoscere i populisti, individuare i liberali non lo è altrettanto, visto che la definizione cambia a seconda della latitudine.
Nell’Europa che ha conosciuto i partiti comunisti e socialisti, comprese le dittature del popolo, i liberali sono considerati di destra, perché in Parlamento siedono a destra dei socialisti. Negli Stati Uniti, dove il socialismo non ha mai fatto presa, i liberal invece sono tradizionalmente l’ala progressista del Partito democratico, seduti alla sinistra dei conservatori.
La definizione autentica in realtà è quella americana, perché i liberali nascono in un’Europa pre-socialista per contrastare il potere assoluto dei monarchi e per questo nei primi parlamenti costituzionali si sedettero alla sinistra degli uomini fedeli al Re e in contrapposizione ai conservatori.
Oggi, infine, i liberali vengono identificati con i liberisti pro mercato, quando come è noto esistono i liberalsocialisti, i riformatori e i libertari che sui temi economici sono decisamente meno radicali dei liberisti.
Ma questo è proprio uno dei grandi successi intellettuali dei populisti di sinistra e di destra, essere riusciti a etichettare con il marchio dell’infamia neoliberista Tony Blair e Bill Clinton, Joe Biden e qualsiasi personalità della sinistra liberale, in Italia è toccato a Matteo Renzi, che abbia provato a conciliare progresso e innovazione, stato e mercato.
La battaglia dei liberali contro i populisti è asimmetrica e al momento il risultato pare anche segnato perché, come ricorda ancora Rachman sul Financial Times, i populisti sono mossi dalla ferocia contro i liberali, mentre il punto stesso dell’essere liberali è esattamente quello di non credere nella distruzione dei nemici
Christian Rocca- inkiesta
Corvo Walter gracchia lunghi gracchii e prova che Maset aveva ragione su Walter Cadorin, che dopo il racconto che lo ha smascherato si chiama Corvo.
Silvia Romano non è una cooperante. Le ‘Ong’ fai-da-te mandano giovani come lei allo sbaraglio”
Così Daniela Gelso, Project manager di alcune delle principali Ong italiane e francesi, sul caso Silvia Romano: “Questo mestiere non si improvvisa, altrimenti si rischia la vita”
a Silvia ad Aisha: i misteri di una conversione
di Tahar Ben Jelloun, da Repubblica
La conversione all’islam di Silvia Romano pone diversi interrogativi. Il primo consiste nel sapere quali rapporti intrattenevano con lei i jihadisti somali del gruppo al-Shabaab, che l’hanno rapita il 20 novembre 2018 nel Sudest del Kenya. Dopo la sua liberazione, la ragazza ha dichiarato che «sono stata forte e ho resistito». Ma quando si resiste non si sposa l’ideologia o la religione del proprio carnefice. Che cosa è successo nello spirito di questa giovane operatrice umanitaria durante i 536 giorni della sua prigionia? Perché ha scelto l’islam?
Dice che è una scelta libera. Dobbiamo crederle. Ma una domanda sorge spontanea: perché aderire a questo islam che rapisce, terrorizza e ti priva della libertà gettando in una grande angoscia la tua famiglia e i tuoi cari?
Silvia Romano è comparsa in tenuta islamista, vale a dire la tenuta di un islam rigorista, integralista e antioccidentale. Il velo, l’ibaya (una sorte di djellaba lunga) sono dei simboli recenti di un islam duro, un islam protestatario e identitario. E l’islam che anima una parte dei ragazzi delle banlieues che sono partiti a combattere nelle fila dello Stato islamico in Siria e in Iraq.
È normale che si possa essere sedotti dai testi religiosi. La lettura intelligente del Corano può essere un arricchimento intellettuale e spirituale. Bisogna però evitare di farne una lettura letterale, cioè gretta e intollerante. Il rito dominante in Arabia Saudita, in Qatar e in diversi altri Stati è il rito wahhabita, dal nome di un teologo del XVIII secolo, Mohammed ‘abd-al Wahhab, che propugnava un islam di un rigore assoluto: al ladro si mozza la mano, alla moglie adultera si taglia la testa e così via.
Il gruppo al-Shabaab agisce in nome di questa ideologia dell’intolleranza totale e spietata. I giovani che compiono questi atti terroristici sono dei jihadisti, cioè dei militanti pronti a sacrificarsi per far trionfare l’islam in ogni parte del mondo. Nell’islam, la parola jihad ha due significati: il primo consiste nel pretendere dal credente che faccia uno sforzo su di sé per superare il suo egoismo e le sue debolezze. È un significato nobile e umanista.
Il secondo significato sta a denotare la lotta contro l’aggressore: si parte per il jihad quando il Paese o la religione sono sotto attacco e rischiano di crollare. È il secondo significato a essere in voga oggi tra gli islamisti armati, che siano i Talebani in Pakistan, i soldati dello Stato islamico o i semplici militanti per la causa di un islam identico a come comparve nel VII secolo in Arabia Saudita.
Allora, come e perché una donna moderna, occidentale, che è stata privata della libertà e non sa se la sua vita sarà rispettata, ha potuto scivolare verso l’islam? Spesso i convertiti abbracciano una religione e vi si dedicano anima e corpo, al punto di non avere più nessuna distanza fra i testi e la fede, fra lo spirito e la lettera. Ora che è stata liberata Silvia proseguirà il suo progetto umanitario o cercherà di diffondere intorno a sé un islam scoperto in condizioni quanto meno strane?
Silvia Romano è diventata Aisha, in riferimento alla moglie del profeta Maometto, la figlia del suo fedele compagno Abu Bakr, scelta quando aveva soltanto 9 anni e sposata appena cominciò ad avere il ciclo. Aisha era la sposa preferita del profeta. Ebbe una grande influenza su di lui e quando rimase vedova condusse una guerra senza quartiere contro le tribù che contestavano il messaggio dell’inviato di Dio. Fu una donna eccezionale e per questo il suo nome è così diffuso nel mondo islamico.
Silvia/Aisha è diventata un personaggio che confonde le piste. Convertirsi a una religione dopo una riflessione matura, con cognizione di causa, per convinzione vera e profonda è una cosa assolutamente normale e ammessa. Ma convertirsi dopo aver passato così tanti mesi sotto la pressione di mercenari che utilizzano l’islam come copertura per estorcere denaro a uno Stato, è una scelta che apre un dibattito. L’isolamento, il terrore, la paura di essere uccisi sono ingredienti che a volte perturbano la ragione e la libertà di spirito. Non pensi più allo stesso modo quando sei libero e quando sei privato di ogni libertà, con in più la minaccia di perdere la vita. È un’angoscia profonda quella che probabilmente ha dettato a Silvia una scelta del genere.
Ora è libera sia di accettarla consapevolmente sia di liberarsene.
Traduzione di Fabio Galimberti
Buona questa. Intervista Pagliarini ex ministro bilancio Lega-Bossi
….Mes …Ha un tasso di interesse favorevole ma presenta molti rischi.
Appunto, un tasso dello 0,1% e per me il tasso di interesse è il metro di giudizio per tutto. Quando Salvini attaccava l’Europa e lo spread saliva, io andavo a calcolare quanto ci costava in più in termini di tasso sul debito. Lei lo sa quanto ci ha fatto risparmiare il taglio dei vitalizi voluto dai 5 Stelle?
Quanto?
Otto ore di interessi passivi sul debito pubblico. Da : dagospia.com
“Di Maio: “Non mi risultano riscatti per la liberazione di Silvia Romano”
Lo ha detto il ministro degli Esteri a Fuori dal Coro, su Rete 4: “Perché la parola di un terrorista che viene intervistato vale più di quella dello Stato italiano?”
Presto detto: lo stato non ha mai ammesso in precedenza di aver pagato riscatti per la liberazione dei prigionieri e perchè a Di Maio non bisogna mai credere a quello che dice.
Neanche bisogna credere a tutti i gracchii che Corvo Cadorin gracchia.
Guardi che si sono accorti tutti che dei “tre porcellini” lei è il meno dotato di intelligenza.
Walter Corvo gracchioso, gracchia e gracchia, dimostrando che Maset aveva ragione.
DA MICHELE GIORGIO SUL MANIFESTO.
Turchia alla conquista del Corno d’Africa tra petrolio e basi militari
Seguito di Al Shabaab: Ankara a rafforza la sua presenza in Somalia, Sudan e altre aree lungo il Mar Rosso. Crescono le tensioni con le monarchie del Golfo, anch’esse presenti con forti interessi in quella regione. La Turchia nel rilascio di Silvia Romano
Dalla Somalia a tutto il Corno d’Africa
«Yeni Osmanlıcılık, in turco Neo-Ottomanesimo», spiega Michele Giorgio, Nena News. Un modo per indicare il disegno strategico che la Turchia di Erdogan cerca di realizzare nelle aree che per secoli erano state parte dell’Impero Ottomano. «Qualcuno storce il naso quando si parla di Neo-Ottomanesimo ma non ci sono dubbi sulle ambizioni di Erdogan». Segnali evidenti in Siria, nei Balcani o in Nordafrica. Partiamo dalla Libia dove armando a comandando le scalcinate milizie tripoline Al Sarraj ora vincenti contro il generale Haftar, Ankara tiene a bada avversari della portata monetaria di Emirati e Arabia saudita, eroi da petrodollaro. «Meno note ma non meno importanti –precisa Michele Giorgio- la presenza turche nel Mar Rosso e nel Corno d’Africa».
Sultano Erdogan e Silvia Romano
Da Corno d’Africa, lo spuntone d’Africa verso la Penisola Arabica e i traffici commerciali e non solo che si muovono su quelle acque.
Attualità ultima, ultimissima, la collaborazione offerta dai servizi segreti turchi di base in Somalia nelle trattative che hanno portato alla liberazione di Silvia Romano. Notizia ormai certa, a prescindere dalla forzatura dell’agenzia di stampa Turca Anadolu, col fotomontaggio della mezzaluna turca comparsa sull’italianissimo giubbetto antiproiettile fatto indossare dai nostri servizi segreti alla neo liberata Silvia.
«Conferma quanto sia radicata la presenza di Ankara in quel paese tormentato da guerre e miseria e posizionato lungo lo Stretto di Bab el Mandeb che collega il Mar Rosso all’Oceano Indiano».
Impero turco Somalia e petrolio
L’influenza della Turchia nel Corno d’Africa è diventata ufficiale e invidiata con l’incarico dato da Mogadiscio ad Ankara di fare esplorazioni petrolifere nei suoi mari. Il seguito del contestato accordo marittimo firmato dalla Turchia con il governo di Tripoli, ‘acque libiche’ estese a convenienza sino a Cipro e oltre. Prossime ‘quasi guerre’ di perforazioni. Ma restiamo il Somalia dove Erdogan c’è da lungo tempo. «Nel 2017, per fare un esempio, è stato inaugurato un enorme centro di addestramento turco di truppe somale. Non è certo un caso che l’ambasciata turca più ampia per dimensioni sia stata edificata proprio in Somalia».
Le Ong islamiste turche
«Negli ultimi dieci anni le ong islamiste turche sono state la testa di ponte di Erdogan per espandere la sua influenza nel Mediterraneo e in altre aree».
Aiuto umanitario strategico: «Ad aprire nel 2011 la strada verso la Somalia alle imprese, alle forze armate e ai servizi segreti della Turchia è stato proprio l’aiuto umanitario: generi di prima necessità, medicine, edilizia leggera, ospedali da campo». Emergenza e poi ricostruzione. La Turchia tra i primi Stati a riprendere le relazioni diplomatiche con la Somalia e i voli verso Mogadiscio. «Oggi, oltre all’aeroporto della capitale, imprese turche gestiscono anche il principale porto marittimo». Lo sfruttamento delle risorse energetiche, a partire dal petrolio offshore della Somalia, ma non solo Africa costiera, mare e petrolio.
Il Sudan rivoluzionario filo turco
La Turchia ha confermato anche con le nuove autorità ‘rivoluzionarie del Sudan’ i 13 accordi commerciali siglati qualche anno fa con il presidente rimosso Omar al Bashir. Interscambi da 10 miliardi di dollari all’anno, e al completamento di una base militare turca sull’isola di Suakin. Gli interessi economici sono prevalenti ma anche quelli militari pesano. Ankara nel Corno d’Africa e nel Mar Rosso vuole tenere a bada le petromonarchie del Golfo che considerano quei territori come la loro retrovia. «Erdogan esporta nel Corno d’Africa e nel Mar Rosso rivalità che destabilizzano un contesto già vulnerabile, caratterizzato da una crescente presenza militare straniera», la sintesi di Michele Giorgio sul Manifesto
Il solito articolo-mattone in duplex (vedi blog Valentina) per dire cose già scritte in questi blog. Forza Cecchini che il Covid sta passando e un nuovo mondo, strada della serietà, si sta aprendo anche per lei.
Walter Corvo Cadorin, da buon Corvo, è solo capace solo di gracchiare, dimostrando che Maset aveva ragione.
Sappiamo poco o nulla su quanto successo ma una domanda almeno, balza spontanea. Perché mai questa signorina, della cui incolumità e ritorno in patria son felice, ha immediatamente sentito la necessità di comunicare al mondo di essersi convertita all’ islamismo durante il suo rapimento, pare eseguito da fondamentalisti islamici? La fede religiosa, almeno quella più solida e sincera, non credo abbia bisogno di esser sbandierata come un spot, con tanto di barracano verde (colore dell’ Islam) svolazzante.
Silvia convertita all’islam. La conversione di Silvia Romano all’islam fa discutere. Per Monsignor Nicola Bux il “vero cristiano non teme il martirio per Gesù Cristo”
Francesco Boezi, il Giornale.
Corvo rosso: adesso si comprende perché ci sono sempre meno cristiani e si vive di più e aumentano gli anziani. E forse deriva dalla indicazione, sentimento valore del Monsignor Bux la convinzione che il virus Covid sia una punizione divina.
Mentre il vegano De Iulis mi pare dica, consideri il Covid non “punizione divina” ma della “natura” che si ribella all’uomo dopo tanti anni sofferti in silenzio
Corvo Walter gracchia su Monsignor Bux e su De Iulis senza esclusioni di grachii.
Ciao Emanuela, la mia distrazione non mi ha fatto leggere diversi tuoi post nel passato, ma trovo molto interessanti gli ulltimi. Così mi dispiace non commentare rispetto alla parte principale, ma da un dettaglio. Tuttavia, “fare le bucce” (Nietzsche) all’antropocentrismo, magari anche involontario, è parte del mio impegno, sperando che, meglio prima, non sia più necessario, perché molte più persone avranno fatta propria una stessa idea di rispetto. Intendere normale una porcilaia, che non lo sarebbe, e associare un invece normale grugnito ad un altro significato negativo, è ciò che, avendo abituato gli umani a dividere tra chi può subire violenza e chi no, sicuramente non aiuta a prevenire l’umana aggressività, oggetto principale del post. Se al contrario, molte più persone crescessero nel rispetto non ideologicamente frammentato per l’ambiente circostante, questo sarebbe un fattore di prevenzione contro ogni possibile discriminazione violenta. Anche i primi tendono a scivolare nella voragine di sofferenza inferta agli ultimi, perciò questa è una mano ai compagni di regno animale, la mia seconda buona azione, oggi.
Ma se lei, De Iulis, ce l’ha su a morte con l’antropocentrismo come può ritenere, lei un antrophos “volgarissimo” come tutti noi, di essere depositario di una verità assoluta, universale, quale ritiene essere il veganesimo? pratica alimentare negletta da parte cospicua del regno animale e praticata marginalissimamente dalla umanità?
Quali depositi? Gli umani studiano da 5000 anni, almeno, non so lei, e dal 1977 abbiamo anche l’evidenza in senso scientifico moderno, come piace a molti che non si accontentano delle evidenze millenarie.
Egr. De Iulis, a parte che al suo confronto la Sibilla Cumana (ibis redibis non morieris in bello) era di una comprensibilità cristallina, che c’entran il 1977 ed i 5000 anni con la signorina convertitasi all’ Islam durante il rapimento?
De Iulis tempo fa ha dato al Bastanzetti del SAC del troll, la pensa ancora così?
Si dice che lei sia un medico, interviene non richiesto, come fanno i troll, si beffa di evidenze scientifiche, e delle vittime umane, e non, della crisi climatica, pandemica, della fame e di tutte le altre malattie da zootecnia. Mi sembra di aver già letto vergogne del genere…
Scusi De Iulis ma lei invece interviene perché qualcuno lo ha richiesto? Non le basta il suo spesso farneticante blog dove censura chiunque non condivide il suo fondamentalismo?
De Iulis potrebbe tradurre?
Anna, mi associo. Volevo scrivere; non capisco ma condivido per non apparire uno stupido. Vedo una tavolata di vegani con l’amico De Lulis capotavola che intrattiene i commensali con le sue lunghe lezioni filosofiche. vegano-animali e l’antropocentrismo. O si addormentano o ritornano ai cibi dei loro avi. Ma lui lo sa come la penso. Se poi si mette anche a fare politica per dire che veganismo è uguale sinistra o filo cinese, le cose si complicano.
Gentile Anna, mi spiace se legge la risposta solo ora, ma quella già scritta non veniva pubblicata. Faccio più che tradurre e la invito nel blog accanto, “Go Vegan!”, dove può porre anche ogni altro quesito. Comunque, veniamo a noi:
l’antropocentrismo è l’ideologia negativa non dichiarata che inventa un solco netto e profondo, che non esiste, tra noi e le altre, e quindi diverse, specie. Tale invenzione serve a mantere certi rapporti di sfruttamento. Nel 1859, con le pubblicazioni di Darwin, divenne evidente che tale ideologia non aveva più nessun sostegno logico e che il nostro rapporto con la biosfera dovesse essere rivisto. Tuttavia l’effetto fu opposto e la chiesa si incattivì ancora di più, anche se è difficile dimostrare la divinità con la nostra ragione bizzarra, a dir poco, oppure dicendo che se quelli brutti e stupidi non hanno l’anima, noi, belli e furbi, sicuramente sì. Tuttavia sicuramente hanno la coscienza (Cambridge 2012), gli altri animali, che io trovo meravigliosi, e apprezzo e rispetto di più, con occhi non più condizionati dall’ideologia.
Non solo il mondo clericale, ma tutto l’umano sfruttamento da capitalismo spinto si avvantaggia dal considerarsi padrone di “cose” e non compagno rispettando altre vite. Il 96% degli altri animali vive sotto prigionia, torture e uccisioni assolutamente precoci, superflue e dannose. 60 miliardi di animali terrestri, innumerevoli pesci, che da innumerevoli stanno per scomparire letteralmente. Dall’antropocentrismo segue lo specismo, cioè la discriminazione per specie come il razzismo lo è per razza. Prima oppressione storica, da cui vengono le altre, a partire dal patriarcato. Essendo legata la violenza in genere allo specismo, com’è dimostrato, l’educazione nel rispetto della biosfera è un antidoto alla violenza, al contrario, crescere i giovani con una politica specista significa acconsentire che qualcuno possa subire violenza ingiusta. Fatto questo, spostare il bersaglio anche sugli umani diventa più facile. Inoltre lo specismo causa molte vittime anche umane di clima, fame e malattie. E tra i commenti può leggere qualche esempio di volgare reazionarismo, cioè l’oppposizione allo Sviluppo della cultura, che è quindi necessariamente violenta, anche se si traveste da burlona.
Ma che ha scritto? Una supercazzola?
Non pensavo che si abbassasse al livello troll… nonostante tutto aveva del contegno in più quando commentava di là… Incredibile che il lettore che non capisce dia così spesso la colpa allo scrittore. A me fin da piccolo insegnarono a prendere un grosso vocabolario quando non capivo una parola, e a fare l’analisi per capirle tutte insieme. Oggi viene da te l’informatica per fare tutto in un attimo, ma la si usa troppo per scrivere volgarità, nascosti dietro ad un dito.
PokermanVV sempre in tanga Jesolo, nonostante il corona virus? Lo ha informato Bastanzzetti del SAC che PokermanVV gira in tanga a Jesolo.
5 SOMMESSE DOMANDE SUL CASO DI SILVIA ROMANO
di Marinella Correggia
In margine al ritorno in patria della ragazza milanese Silvia Romano rapita in Kenya, dopo i baci e gli abbracci, gli inchini profondi di suo padre e le mascherine tricolori di ministri, la conversione all’islam (sindrome di Stoccolma?), alcune sommesse domande paiono legittime.
1. Quanti africani saranno uccisi dai jihadisti con i soldi italiani di un ennesimo riscatto? Perché poi i cocci rimangono sempre là, in questo caso in Africa, dove ne hanno già tanti.
2. Se si vuole operare una vera restituzione internazionale (visto il debito coloniale e post-coloniale maturato dall’Occidente), perché non si dà lavoro al personale locale? Dappertutto in Africa ci sono tante persone davvero competenti (e di certo in grado di gestire una scuola materna). E in Africa ci sono, certo, anche stranieri, ma che operano in loco da tempo e bene; missionari o laici che siano (e volontari o cooperanti). C’è proprio bisogno di nuovi arrivi di principianti che poi, come successo in passato in paesi mediorientali come Siria e Iraq (e in Africa con turisti) devono essere liberati?
3. Quanti favori dovrà restituire l’Italia al turco Erdogan visto che sono stati i servizi segreti turchi a fare da tramite per il riscatto e il successivo rilascio della Romano nel Corno d’Africa? Di certo non basterà la pubblicità al regime di Ankara grazie al giubbotto antiproiettile delle forze speciali turche (che vedete nella foto).
4. E appunto: come mai in Africa la collaborazione è venuta da Ankara?
5. Qualcuno ricorda ancora che senza la Turchia di Erdogan a fare da autostrada a decine di migliaia di jihadisti, la Siria non sarebbe stata distrutta?
Al resto del mondo, escluso dunque lei Cecchini, risulta che la Siria sia stata spianata e macellata dal dittatore Assad e dai bombardieri russi. Ma sappiamo che lei ha un debole per il veterocomunismo neoimperialcolonialista.
Solo per Michele Bastanzetti del SAC e per il SAC , presidente e unico membro Bastanzetti del SAC, non risulta che in Siria ci sia stata una guerra d’ ingerenza. Probabilmente il Bastanzetti del SAC, impegnato a togliere sterpaglie nella collina Monte Altare, non ha tempo a informarsi sulla Siria.
Concordo. E’ evidente che in Siria c’è una spaventosa guerra di ingerenza della Russia neocolonialista putiniana, senza la quale Assad sarebbe caduto da un pezzo. La Russia vuole difendere a tutti i costi le sue basi militari in Siria che le permettono ingerenze pesanti sul Mediterraneo, Medioriente ed Africa.
Bastanzetti del SAC oltre a cacciare cobra africani a Vittorio Veneto, fare appelli che non vengono presi in considerazione pulire sterpaglie, spacciandolo per archeologia e molto altro ancora e anche un politologo. Un politologo del SAC come tutto il resto, d’altra parte.
La Siria è stata invasa per mano dal premio nobel per la guerra barraccoBOmba ma il criminale ha una grossa spina nel fianco da quando il Generale Flynn scoprì che l’amministrazione Obama e Clinton avevano creato, finanziato e armato jihadisti che avrebbero poi sventolato la bandiera dell’ISIS nelle invasioni che si sono svolte in Turchia e in Giordania.
Con l’aiuto della CIA, della NATO e dei suoi amici jihadisti, Obama ha cercato di rovesciare Assad in Siria.
Il direttore dell’Intelligence della Difesa, il generale Flynn, ha scoperto cosa stava combinando Obama e ha denunciato la sua operazione, nella quale ha creato e finanziato gruppi jihadisti chiamati ISIS.
Come molti altri informatori, Flynn è stato punito. È stato espulso dall’amministrazione Obama ma non solo, il Generale Flynn é ritornato con l’amministrazione Trump e i demoniocratici avvolti in una psicosi senza precedenti dato quanto sopra hanno fatto di tutto per deporlo e ci sono riusciti inscenando il Rússia gate e false accuse contro Flynn. Siccome le menzogne di Bastanzetti e dei suoi riferimenti culturali hanno le gambe corte, il caso Rússia gate di cui hanno sproloquiato i nostri fake media per mesi è caduto nel nulla per mancanza di prove…
Idem qualche giorno fa le accuse strumentali e false contro Flynn sono cadute per inconsistenza ed il generale Flynn adesso é libero di ritornare a far chiarezza su queste vicende. Attenzione, la cricca criminale sta tremando e al Bar Zelletti non sanno più che SAC inventarsi.
Per il SAC di Ceneda.
L’Associazione per i popoli minacciati (APM) critica i continui crimini
della Turchia, membro della NATO, contro le minoranze nel nord della
Siria. Nei giorni scorsi, le notizie di crimini di guerra commessi dal
regime siriano e dalla Russia contro obiettivi civili avevano fatto
scalpore a livello internazionale. Allo stesso tempo, i paesi partner
della Turchia, tra cui Italia, Germania e Stati Uniti, rimangono in
silenzio sulle continue violazioni dei diritti umani da parte del
governo Erdogan e sul suo sostegno alle milizie islamiste. Questo
atteggiamento rende la politica siriana dell’Occidente generalmente
inaffidabile agli occhi delle persone colpite.
Spiacente che non comprenda neanche un pochino, ma il mio primo commento era compiuto da solo e non era diretto a lei.
Egr. De Iulis ma se produce commenti scentrati e non son diretti a me, dice che non posso intervenire per emendarli? Dai, non faccia il dittatorello permaloso anche sui blog altrui!
– E PERCHÉ IL GOVERNO ITALIANO NON HA CHIESTO L’AIUTO DEI SERVIZI SEGRETI AMERICANI MA HA PREFERITO QUELLI TURCHI? PERCHÉ IL PENTAGONO AVREBBE PROPOSTO UN BLITZ CON LE ARMI IN PUGNO, MENTRE I TURCHI HANNO PERMESSO LA LINEA MORBIDA (IL RISCATTO) dagospia. Fausto Biloslavo per “il Giornale”
“…Per essere più chiaro, penso che Silvia Romano sia stata vittima non solo di un sequestro, ma anche di un uso accorto della sua libertà”.
Poi, però, Capuozzo aggiunge: “Sembra quelle persone che escono da un coma e ti raccontano com’è la soglia diafana della morte, un senso di pace. Dunque per me è ancora vittima e questo esige il silenzio. Tutto il resto? Fa pena”. E Capuozzo si spende nella lista di chi fa pena: “Le ong fai da te che non pensano ai pericoli, non assicurano volontari malpagati.
“Fanno pena i governanti che allestiscono la passarella a Ciampino e si ritrovano una passarella degli Shebaab. Fanno pena i commenti rancorosi di chi dice che sono soldi buttati, e avrebbe potuto restare là”.
nfine, il giornalista aggiunge: “Fa pena l’imam che si è detto pronto ad accoglierla: pessima propaganda per l’Islam, una conversione così, signor imam. Fanno pena tutti, tranne forse il parroco del Casoretto che non dice nulla, è felice e basta. secondo me. Facciamo pena tutti. Ma lei, Aisha, deve muovere solo a pietà”.
Toni Capuozzo” da Libero
Walter Cadorin Corvo gracchia ovunque e su tutto.
Uno show, nient’altro.
Da decreto di aprile a decreto maggio. Questo è show e costoso per gli italiani. Slittato il pre consiglio dei ministri previsto per le 14. I nodi principali sono ancora la regolarizzazione dei migranti, il fondo per le banche e il bonus vacanze. Ma sarà solo questo ?