Piazza de spagna
Pronto? Qui Vittorio Veneto, piccolo comune trevigiano già candidato – cassato – a capitale della cultura 2017.
Siete in linea?
Sì o no, fa poca differenza.
Quello che succede qui in zona nelle ultime ore – in soldoni/euroni (2milioni ecc.) – è questo.
1. Il Traforo di Sant'Augusta (leggi: Variante alla ss.51 d'Alemagna) è in fieri. Con dinamite e/o pseudonuove tecnologie l'Anas e il comune stanno costruendo una nuova strada per bypassare il centro storico di Serravalle. Tutti e due gli organismi avevano deciso che l'A27, ovvero l'autostrada che aveva già seviziato il paesaggio a ovest, non era una strada percorribile. Che bisognava fare un'altra via per cincumnavigare il centro di Vittorio Veneto. Questa via doveva forare un colle, passare sotto le precarie fondamenta di un borgo ottocentesco e finire da qualche parte. Ora – grazie a un comunicato stampa del sindaco – sappiamo che la nuova strada finirà davanti al cimitero di sant'Andrea, con un impatto paesaggistico che è poca cosa (una rotatoria da due milioni di euro).
2. Piazza Meschio, ovvero una delle piazze "storiche" della città, per nonsisabene quanto tempo ancora resterà inagibile. Non sarà una piazza, né un parcheggio, né – come auspicato (e condividiamo l'auscabile) un orto. Il Comune ha stabilito che la soluzione di piazza Meschio è complessa. Che per risolvere i contenziosi in atto bisogna affidarsi a un avvocato (che non sia al soldo del comune, perché quelli stipendiati hanno già troppe cose di cui occuparsi). Che bisogna dare mandato a un avvocato – alla minima cifra di 2.500 euro – per dirimere le controversie legali. E che poi si vedrà che fare.
Conclusione?
Vittorio Veneto, grazie a un illuminato progetto viario, avrà una circonvallazione che finisce in un cimitero e forse, tra qualche anno (non 100 giorni come annunciato dal sindaco Tonon in campagna elettorale) riavrà una delle sue piazze.
Tutto qui.