Il sapore triste dell’amatriciana
Una tristezza infinita accompagna le immagini e le notizie luttuose che arrivano in queste ore da Amatrice, e dalle località della provincia di Rieti colpite dal violentissimo terremoto della scorsa notte.
Sono immagini che fanno tornare alle memoria il tragico terremoto del Friuli, che abbiamo vissuto con un profondo sentimento di dolore. E d'impotenza.
A commuoverci, mentre scriviamo, è il senso di solidarietà che sembra unire il paese. Dalle Alpi al Mediterraneo. E la celerità con cui il Veneto, la provincia di Treviso, con la protezione civile e i corpi di pronto intervento ha risposto a una muta richiesta d'aiuto prima che fosse formulata, prima che la ricerca di sostegno, di collaborazione, di operatività avesse l'eco di una qualche inutile parola.
Impotenti ancora una volta di fronte a un fatto così amaro, ci affidiamo alla rete per scoprire qualcosa di più sui paesi colpiti, su comuni di cui non sapevamo nulla. Fino a poche ore fa.
No. Non siamo mossi da una curiosità meschina, ma dal desiderio – fragile – di riportare in vita case, strade, borghi, e persone soprattutto che ora lottano col buio della tragedia.
E scopriamo che Amatrice in questi giorni era davvero un luogo ricco di fermenti culturali, folcloristici e gastronomici. Il piccolo comune si stava vestendo a festa perché il 27 e 28 agosto avrebbe festeggiato i 50 anni del piatto a cui ha dato il nome: l'amatriciana. Una delle pietanze a base di pasta più note e apprezzate nel mondo.
Nei gruppi facebook dedicati alla città e ai suoi dintorni, si trovano foto, commenti, like che sono il copia-incolla di quelli che caratterizzano tutti i gruppi Fb di appartenenza a una comunità.
C'è chi ha postato un lago, una piazza, la torre civica del XIII secolo, il portale tardo gotico e il piccolo parco in miniatura che ricorda il Parco nazionale del Gran Sasso di cui il comune di Amatrice fa parte.
Ora quelle pagine sembrano cartoline di un futuro negato. Istantanee in cui il presente si riflette in lacerti di macerie, come in uno specchio rotto.