Semaforo rosso, verde, gay
Il mio amico Cleto (che è etero, tanto per fugare subito i dubbi) direbbe: "Ci piace".
E io sarei d'accordo.
Perché piace tanto anche a me l'iniziativa presa dall'amministrazione viennese che, in questi giorni (in occasione dell'Eurovision song contest), ha dato nuova forma ai semafori.
Accanto ai modelli tradizionali (quelli con le pupille verdi, rosse e arancio, tanto per capirci), sulle strade della capitale austriaca sono stati installati semafori con l'icona di coppie di uomini e coppie di donne che si prendono per mano, e che diventano verdi e dinamici (se il passaggio è permesso) oppure rossi e statici se è necessario fermarsi.
Le piccole immagini sono decorate da cuoricini, che rendono le figure di una dolcezza "extra-pregiudizio".
L'altra bella notizia, che ho legiucchiato da poco e che passo volentieri, arriva dalla brrfreddaFinlandia, dove hanno preso molto sul serio la parità di genere. Nella città di Muurame, è diventata obbligatoria per tutti gli studenti tra i 13 e i 15 anni una materia scolastica che un tempo era riservata solo alle donne: l'economia domestica.
Durante le lezioni, maschietti e femminucce devono imparare a cucinare, a lavare i piatti o a svuotare la lavastoviglie, a stirare e rifare i letti.
Non è un'ideona? Io estenderei il corso di studio anche agli ultra15enni. Mio figlio Umby, tanto per non fare nomi, potrebbe per esempio imparare a mettere la tazzina del caffè nell'acquaio anziché lasciarla incollata col suo fondo sporco al tavolo della cucina, o imparare a memoria il "manuale d'uso della tovaglia: questa sconosciuta".
Buona parità a tutti.