La bambola con i brufoli (di serie)
Oh mamma! Quante notizie! Una girandola fan-ta-sma-go-ri-ca di novità ci allieterà questo fine settimana.
E io vorrei proprio condividere questo orgasmo di news, ma mi viene il fiatone solo a pensarci.
Comunquesia saltiamo i preliminari e enumeriamo.
1. A 55 anni dalla nascita (meglio: dall'uscita sul mercato) della Barbie (Quella che ha fatto impazzire generazioni di figlie poi diventate mamme) è nata Lammily. Si tratta di una bambola- ideata (ma ci frega di saperlo?) dall'artista Nickolay Lamm – che non ha le misure-vitino-di-vespa-tette-a-spillo- della "classica" Barbie, ma equilibri anatomici più vicini a quelli delle adolescenti-tipo. A parte le misure e le fattezze para-realy (panzetta vagamente flaccida, polpaccini ellenistici, seno moscetto, punto vita poco punto), Lammily ha tutti gli accessori che ci manca(va)no: strisce di cellulite da applicare dove lo desideriamo; brufoletti adesivi da spiccicare qua e là; smagliature da sistemare all'interno o all'esterno delle cosce. Eccetera. Lammily pare destinata a diventare l'alternativa poco seduttiva alla Barbie. Non ci credete? Be': i numeri dicono che il suo creatore in otto – dico otto – giorni ha registrato l'ordinazione di 17 mila bambole.
2. Se siete tra i furbotti che non pagate il Canone Rai, sappiate che alla Camera oggi è stato presentato un emendamento che capovolge il concetto di Canone Rai. Mi spiego (anzi: tento di). Dal prossimo anno, in teoria, tutti dovranno pagare il canone Rai insieme alla bolletta della luce. Chi proprio non ha una tivù, uno schermo, un monitor, lo dovrà dimostrare (con tanto di dossier) e allora – solo allora – sarà esentato dal pagamento. Se la legge passasse (c'è chi sta già battagliando contro) saremmo forse il primo paese ad avere una tassa fissa sulla tivù. Sia che ce l'abbiamo, sia che l'abbiamo defenestrata anni fa. E' un po' come se tutti dovessero pagare la tassa sulla casa: che uno ce l'abbia o meno, intanto paga. Poi ha tutto (?) il tempo per dimostrare il contrario. (Commento: siamo buffi, lo so).
3. Finalmente il digitale è arrivato all'Ave Maria. Da pochi giorni è in commercio il primo rosario digitale. Si chiama Laudamus e, come recita la campagna pubblicitaria che lo veicola, il prodotto – rigorosamente Made in Italy – potrà diventare il vostro compagno nella recita delle preghiere. Laudumus è un prodotto certificato Mondo Chiesa.
4.5.6.7.8.9.10. Crolla un pezzo del soffitto degli Uffizi (colpa di un operaio che ha esagerato col martello); a Venezia sono vietati i trolley (i fa massa casìn): Alonso corre per l'ultima volta con la Ferrari; i cavolfiori di mio padre sono teneressimi anche a vapore; il sindaco di Vittorio Veneto, Tonon, vende la Mafil che aveva comprato l'ex sindaco Scottà (ma quanto è bello fare shopping con i soldi dei tuoi cittadini?); il primo pacchetto di spinelli si chiamerà Marley e. E la mia vicina di casa ha la tosse. Ma leggera. Niente di che.
Buona domenica!