Oh my George!
Oh may George!
Sia chiaro: ho un sacco di cose da fare (tipo: ritirare i panni stesi sul terrazzo che la pioggia mica li rilava; togliere i peli di James dal divano (era rosso in origine, non bianco); lavarmi i denti e leggere le bozze del Quindicinale che altrimenti Andrea – vedi alla voce Armellin in Facebook – si arriccia che nemmeno un riccio), ma come faccio a schiodarmi da questa falsasedia (è di quelle ergonomiche, cioè: dovresti appoggiarci il sedere e nello stesso tempo farci pressione con le ginocchia…anche se poi nonsoperché viene da usarla in modo improprio) senza scrivere un post su George?
Allora – dicevamo – George (vedi alla voce figo, oppure clooney…dipende dal motore di ricerca) ha deciso di impalmare (che non è qualcosa di erotico: toglietevi l'espressione imbarazzata dalle mutande) la sua bella. E ha dato l'annuncio davanti a un microfono. In piedi, in monopetto grigio-asfalto-A27. Ha detto che tra un paio di settimane sposerà in Italia, a Venezia (no: non a Revine Lago….si camomillino i revinesi) la sua Amal. E – sempre in diretta microfonata – le ha detto di amarla da morire.
Insomma (Monica Masut, ci sei?), Georgino ha fatto la sua dichiarazione. Bello che sembrava vero. Sincero che manco pareva avesse delle telecamere davanti. E io (Monica, ci sei?) mi sono commossa.
Perché ho pensato che se il mio/nostro/vostro/loro/pure suo George fa una dichiarazione d'amore ai quattro continenti un motivo c'è. Non ama solo Amal. Non solo ama una donna, ma ama tutte le donne che lo ascoltano/vedono/cliccano.
E' il più grande spettacolo dopo Via col Vento (canterebbe Jovanotti). E' "George Promesso Sposo".
Se Alessandro (vedi alla voce Manzoni, se hai un motore di ricerca letterario) fosse qui ci farebbe sai che spot? uno di quelli che altro 25 lettori/spettatori.
Bene: vado a raccogliere la biancheria stonfa.