L’agenda
Secondo me (ma il giudizio è spassionato) facciamo pena.
Preciso: non in senso legislativo. In questo ambito c'è chi sconta la pena e chi non la sconta per niente.
Facciamo pena (scrivevo) perché – se avete dato un'occhiata alle ultime news ne converrete – siamo un mazzolino di contraddizioni evaporanti.
L'agenda. Tirando in ballo la questione Stato/Mafia da qualche giorno siamo concentrati sull'agenda rossa di Borsellino. Un video dei vigili del fuoco l'ha ripresa vent'anni fa, tra il cumulo di macerie di via Amelio. Una portentosa scarica di tritolo era esplosa nel 1992 di fronte alla casa della mamma del giudice, proprio mentre lui usciva dal portone. E con lui erano morti i 5 agenti di scorta tra cui Emanuela Loi, prima donna assunta nella polizia di stato (dettaglio triste, no?)
L'agendina di Borsellino, a un certo punto, da rossa è diventata un giallo: c'era, non c'era? e chi se l'era presa? A vent'anni di distanza l'agendina (forse) salta fuori in un video (che c'era pure vent'anni fa).
Solo che – al di là delle immagini – nessuno sa dov'è. E nessuno sa se quella ripresa sia davvero l'agenda di Borsellino. O magari un'iPad (fa niente se l'oggetto sarebbe anacronistico). Fa notizia che l'oggetto – in queste ore – è diventato un cult. Se fosse commerciabizzabile sarebbe battuto all'asta.
E anche la strage di stato diventerebbe valore-di-mercato. Come (quasi) tutto del resto.
Il lavoro. Oggi c'è stata, a Roma, la megamanifestazione della Fiom.
Tra gli striscioni c'erano slogan tipo: Basta, non vogliamo più aspettare.
Tra i politici intervenuti c'erano i fivestars (cinque stelle, nell'idioma nzionale) e Sel.
Vendola (che a me piace, detto per inciso) tra la folla ha dichiarato un'amenità del tipo: "Sono di sinistra: se non vengo a una manifestazione della Fiom, dove vado?".
Interpellata, avrei potuto dare a Vendola un sacco di alternative, ma non mi ha degnato di un consulto. Eppure avrebbe dovuto farlo: uno di "sinistra" deve andare alla manifestazione Fiom? non può andare in una scuola? in una biblioteca? sottoporsi a una prova Invalsi? entrare in un reparto geriatrico? visitare una casa per senzatetto (lo so: anche questa è una contraddizione)? veleggiare a Lampedusa e pregare (laicamente) per chi muore sul mare prima di raggiungere una riva che lo respingerà? Chi è di sinistra non può andare dal barbiere? al cinema (c'è pure Leo)? alla mostra sul Cammino di san Pietro o nel cimitero di San Giovanni di Casarsa ad abbracciare Pasolini?
Il tribunale e il foulard. Poi c'è Ruby che ruba la scena-non-scena a quella che non vorremmo fosse una farsa. Ruby che dice non ricordo, non so, sì, forse.
C'è ancora, tra le pagine della nostra vita, questa ragazzina marocchina spinta nella secca.
Con un foulard. e nessuna agenda.