La torta alla cioccocacca (e altre porcherie)
Cose che succedono, direte.
Cose che possono capitare ovunque. In ogni parte del globo.
Dalla Cina all'Italia, dalla Danimarca alla Francia è possibile mangiare torte al cioccolato con "eccessive" tracce fecali. E' possibile mangiare una polpetta di manzo al cavallo o trovare maiale là dove il maiale non dovrebbe esserci. La contaminazione dei cibi che il mercato globale propina proprio a tutti è la prova: che le frontiere non esistono.
Più.
Una bella notizia, se non fosse per un piccolo dettaglio: anche le frontiere (e i limiti) del buongusto (e del gusto buono) sono state abbattute. Anzi: leggermente smerdate.
Comunque, più che la torta al cioccolato e mandorle e colibatteri che Ikea ha ritirato in 23 paesi compreso il nostro (ma solo per prudenza), a me ha colpito il fatto che anche la Star, nei suoi padanissimi stabilimenti ha toppato, infilando nel ragù di carne di manzo della carne equina, che non si sa dove provenga. I vertici dell'azienda hanno spiegato che la carne usata per i sughi era arrivata congelata in Padania dalla Romania attraverso un importatore francese.
Pensate che giro della merla hanno fatto quei bocconcini che troviamo dentro la coloratissima lattina dei sughi e dei ragù prima di finire sugli spaghetti che diamo a nostro figlio. Probabilmente i bocconcini per Fido hanno viaggiato meno. I prodotti industriali di supermarca (le merci ritirate sono Nestlè, Kraft…), quelli veicolati da messaggi promozionali e testimonial dal giro d'affari miliardario, quelli di cui ti sembra di poterti fidare a occhi chiusi perché vengono presentati in modo così carino, quelli – anzi: anche quelli – sono pericolosi per la salute.
Come le creme solari Shiseido, che io e mia figlia usiamo appena il raggio di sole si fa più dorato: in Cina hanno ritirato proprio quelle creme perché contenevano Cadmio. Che non è proprio un cosmetico.
Che palle!
Per fortuna, accanto alle notizie inquietanti ci sono quelle di costume: Berlusconi condannato a un anno di reclusione (dite che se lo farà?) e Grillo che urla che i giornalisti sono pagati per sputtanarlo. Notizie-primula, a chilometri quasi zero. Notizie, che per fortuna non si mangiano, se no sai che effetti collaterali.