I treni partono in anticipo
Ieri sono salita su una Frecciabianca.
Detto così, sembra che abbia fatto un viaggio suggestivo. Un volo magico a bordo di un dardo.
In realtà ho viaggiato dentro la solita carrozza con la solita puzza e l’unica cosa vagamente bianca che ho visto tra Milano e Mestre è stata un po’ di neve ai lati dei binari.
Comunque, mentre ero in stazione, e poi nel vagone otto, ho scoperto dalla vivavoce dello speaker che i treni, da qualche giorno partono in anticipo e che i viaggiatori devono fare attenzione a non perderli. E’ la verità: controllate.
I vertici di Trenitalia ci devono averci pensato su parecchio.
– Come facciamo a metter fine ai ritardi cronici e a evitare il malumore crescente di chi viaggia sborsando cifre che se prendi la Ryan Air giri mezza Europa con i soldi del biglietto?
– Facciamo partire prima i treni! – deve aver proposto qualcuno che ha appena conseguito un Master in Business Administration Partenze e Arrivi.
L’intuizione è piaciuta. E Trenitalia ha deciso di attuarla così, su due binari. Ha stabilito di anticipare la partenza dei treni scombussolando un po’ le tabelle con le partenze e gli arrivi, e infatti, alla stazione di Milano, i passeggeri erano tutti lì che saltavano dalla gioia. O era a causa del freddo?
Il mio treno comunque era in orario perfetto: avrebbe dovuto partire alle 12.35 e in effetti ha lasciato la stazione di Milano alle 12.50. Ovvio che è arrivato a Mestre con un po' di ritardo, quando la coincidenza, partita in anticipo, aveva già preso l’anda.
Ho chiesto asilo alla stazione di Mestre: così bella, così minimalista (una panchina di marmo per ogni cacca di piccione) così fredda d’inverno ma così calda d’estate… A un certo punto, distratta come sono, oltre alla coincidenza, stavo per perdere la pazienza. Poi mi sono detta: stai buona. Vedrai che il prossimo treno partirà in anticipo.
E così non è stato.