Buon compleanno sms!
Hanno 20 anni, hanno già fatto storia, e sono già vecchiotti.
L'incipit, postato così, sembra una sorta di quiz.
Avete già intuito qual è la soluzione? Avete trovato il soggetto della proposizione?
Se annaspate nel buio del dubbio, vi do un altro indizio. Sono lunghi….160 caratteri. 70, se sono scritti in russo o in cinese.
Azzeccata la risposta?
Sì: stiamo "parlando" degli sms.
Ieri hanno compiuto vent'anni. Gli 8 trilioni di sms (al giorno) che gli uomini usano per comunicare hanno festeggiato un anniversario a due cifre.
Esattamente 20 anni fa un ingenegnere inglese di nome Neil Papworth spedì il primo short message inaugurando l'era degli Sms (acronimo che sta per short message service).
Il testo aveva meno dei 160 caratteri che sarebbero diventati il limite massimo per un sms (di vecchia generazione). Il messaggino telematico diceva solo(!) Merry Christmas.
Buon Natale!
Forse è (anche) per questo che gli sms hanno avuto fortuna: auguravano qualcosa di bello.
Il fatto è che poi gli sms sono diventati veicolo del bello e del brutto. Le cronache rosa vippose ci hanno riempito la testa di relazioni finite con un semplice sms; le cronache quotidiane ci hanno insegnato che comunicare con un sms poteva evitarci (più o meno in quest'ordine): tremori percepibili nella voce, schiettezze, incisi più o meno prolissi, delicatezze, garbi. Gli sms, per 20 anni, ci hanno dato l'opportunità di dire qualcosa senza spiegarne il come o il perché.
Ad esempio: scagli il primo telefonino (ormai è rottamato, per cui…) chi non ha mai scritto un sms del tipo "Arrivo tardi".
Gli sms ci hanno consentito di dare ad amici, familiari, colleghi informazioni succinte, svestite di retorica ma anche di logica.
Arrivo tardi
Di fronte a un sms di questo tipo come dovrebbe regire l'interlocutore-si-fa.per-dire?
Dovrebbe – per logica – prendere atto che voi tarderete. Ma, francamente, come togliergli la curiosità di sapere perché tarderete? fino a che ora tarderete? con chi vi attarderete?
Gli sms hanno cavato d'impiccio un sacco di gente e hanno messo negli artigli di quell'impicciona della curiosità un sacco di altre persone.
Hanno rivoluzionato la comunicazione, giocando anche sul labile pretesto che un sms potrebbe non arrivare a destinazione, restare nell'iperspazio.
Mi sto dilungando. Altro che sms!
Comunque, a distanza di 20 anni, anche gli sms si sono evoluti. Coi cellulari di ultima generazione i messaggini che mandiamo posso essere lunghi quanto un canto dantesco, essere corredati di immagini e.
E farci sentire collegati (e scollegati) agli altri con maggiori ragguagli. Oltre il recinto, superatissimo, dei 160 caratteri: timido, estroverso, parsimonioso, spavaldo, truce, coraggioso, pusillanime, rozzo, avaro, sensuale…
Perché erano questi i caratteri, vero?