Lo spirito del Natale
Non erano solo i fari delle auto riflessi sull’asfalto bagnato. Non era il fatto che i tergicristalli della mia auto, nonostante l’intervento di Bruno il meccanico, non funzionassero ancora bene. Non c’entrava neppure che avessi le lenti degli occhiali un po’ sporche, come al solito. O che quelle due tre lineette di febbre che ieri hanno colorato il termometro con cui (ebbene-sì) mi sono misurata la febbre mi avessero opacizzato di più la vista.
Il fatto è che ieri sera, mentre girellavo per Conegliano con mia mamma Margherita, le luci lucine lucette della città sembravano nutrirsi le une delle altre, riempire il solito (o insolito) vuoto. Mia mamma Margherita (la Marghe) ha detto che mai come quest’anno il Natale sembrava volersi accendere.
– Dicono che ci sia crisi – diceva la Marghe – e in effetti la crisi c’è. Dicono che nessuno abbia voglia di comprare niente. Dicono in giro che i prortafogli sono vuoti. Eppure guarda, guarda quante luci. Non si è speso troppo per queste luci?
Ho risposto a mamma: "Oh, oh". Una specie di mugugno che sta per "continua pure, so che non hai finito".
– Anche perché le luci così non riempiono nulla. La luce è luce. Effimera.
– Oh, oh.
– Però guarda che belle quelle palle luminose! E le stelle blu! E guarda, guarda quelle luminarie che si accendono a ritmo. Quest’anno le luci di Natale sono più belle del solito.
Magari è vero. Magari è un’illusione ottica, eppure quest’anno il Natale pare più illuminato. Fuori. Nelle città. Voglio dire: sulle strade. Sembra che attaccando la spina si voglia (possa, si cerchi di) richiamare in vita lo spirito del Natale, quello dei Natali passati, per lo meno, quello di Dickens e di Scrooge, l’avaro che diventa prodigo. O lo spirito del nostro Natale da bambini: quello fatto di datteri e noci (che ora aborriamo perché troppo calorici) e di un abete rosso, vero, che perdeva una corolla di aghi ma era fiero lo stesso perché era vestito.
Io lo spirito del Natale, da un po’ di tempo, lo trovo solo in qualche commedia romantica, in qualche vecchio film, e sì vabbè: in So This Is Xmas di Lennon.
Ecco: lo spirito del Natale si trova nelle luci, nei ricordi e e nella musica: tutte faccende impalpabili. Tutte faccende fondamentali.