Parlamento europeo con pisello
Sono stata qualche giorno a Bruxelles, a visitare il Parlamento europeo. E sapete che si fa quando si torna da un piccolo viaggio, no? si tediano gli altri con il resoconto del viaggio a cui gli altri non hanno partecipato.
Esattamente quello che intendo fare io in questo post. Intendo annoiarvi, di più: intendo disgustarvi, con una relazione scritta su quello che ho visto durante il mio soggiorno.
Ho visto un pisello. Nudo. Che secondo me era semi-eretto, ma che invece secondo la mia amica Francesca era eretto anche se non proprio come si deve.
Insomma, io e la Fra, insieme ad altre 43 donne – uno stormo in gonnella-si-fa-per-dire che quando ci si muoveva si spostavano le nuvole…seeee, la par vera – eravamo alloggiate in uno degli hotel Thon della capitale belga. La nostra camera era al 19° piano, con finestra sul cortile dello Sheraton; la sauna e il centro benessere dell’hotel stavano al 29° piano.
Una sera, verso le sette o le otto o le nove (quando sei all’estero le ore hanno un’altra pronuncia), la Fra propone di andare a farci una sauna. Ovvio che dico sì (faceva un freddo boia nell’ombelico dell’Unione europea) e così apro il trolley per cercare un paio di slip adeguati e un paio di ciabatte. Ovvio che mi accorgo di non avere né gli uni né le altre. Guardo Francesca dubbiosa e lei mi risponde con una domanda che non ha possibilità di risposta: A che ti servono gli slip? La sauna si fa senza niente addosso.
Se lo dice la Fra, ci credo. Piglio un asciugamano, mi ci avvolgo, infilo le decolletè col tacco e seguo la Fra al 29° piano.
La sauna è degna di questo nome. Non è calda. E’ strabollente. Ustionante. Ma dalle panche sulle quali stiamo sedute in versione Eva prima del peccato originale, io e la Fra abbiamo una vista mozzafiato di Bruxelles by night. Vista che, a un certo punto, un uomo (capelli neri, lunghi e mossi, pettorali scolpiti, gambe e culo tonici) oscura. L’individuo infatti entra nella sauna, si toglie il piccolo asciugamano che gli copre i fianchi e si mostra come Adamo prima del peccato originale.
La temperatura sale. Per forza: siamo in una sauna. E siccome io sto arrostendo come una fiorentina, anche se sono vittoriese, esco di corsa dal forno e vado a rinfrescarmi. Dopo un po’, Francesca mi segue. E dopo un po’, nella zona “benessere” ci segue pure l’uomo, che si preoccupa di coprire le parti intimissime mooooolto lentamente. Il tempo necessario per dar modo a me e a Francesca di vedergli il pisello.
A questo punto è naturale che io e la Fra apriamo un confronto. Sul pisello dell’uomo, è ovvio. Non sulla sauna. O sulla vista mozzafiato di Bruxelles. La Fra è (quasi) convinta che la temperatura elevata non possa eccitare un uomo. Io sono (quasi) convinta che l’uomo in questione fosse invece potenzialmente parzialmente eccitato. Il dibattito si fa interessante. Io e la Fra, dimostrando una conoscenza invidiabile della geometria euclidea, dissertiamo di angoli, rette, palle…ehm: circonferenze, e mentre siamo prese ad argomentare il contesto della tematica in discussione (leggi: l’uomo coi Pettorali, il Busto tonico, gli Occhi VerdiTiSchianto) ci ripassa accanto e si ritoglie l’asciugamano moooooolto lentamente.
Bene. Sono convinta di avervi annoiato abbastanza. Peccato! perché vi avrei raccontato volentieri il resto del mio soggiorno a Bruxelles. Ma avete tutte le ragioni del mondo: i resoconti dei viaggi altrui debbono essere evitati come la peste. Per cui, chiudo qui la cartolina:
Un caro saluto da Manu