Le formiche che pomiciano
Quando una non trova nulla di (nuovo di) cui scrivere.
Quando una (io, nella fattispecie) non trova (ma ha cercato davvero?) nulla di (nuovo di) cui scrivere (il collega Andrea Armelllin mi dice che un suo amico dice che uso troppe parentesi per cui oggi ho fatto leggere ad Andrea la prefazione del libro Elogio dell’imbecille di Pino Aprile, che è un giornalista/autore che mi sta troppo simpatico visto che usa almeno tante parentesi quante la sottoscritta) può scrivere pure dei suoi nuovi occhiali.
E dunque (questo post è un singulto sintattico: se vi è venuto il singhiozzo da soggetto + predicato + complemento perso nel vuoto siete autorizzati a cambiare aria che tanto qui non scriverò nulla di esponenziale), dunque – scrivevo – ho dei nuovi occhiali.
I nuovi occhiali sono mooooolto carini.
Non ho detto cari (sono costati re-la-ti-va-men-te), ho detto: carini. Sono neri, un po’ "a forma di farlalla" (secondo la commessa dell’ottico); sono griffati qualcosa (ogni cosa è griffata qualcosa: vi sfido a comprare un oggetto senza marca che neanche le pere le trovate a-logo nel senso di a privativo); ma sono troppo lenticolari.
I miei nuovi occhiali sono talmente forti che mi fanno vedere i dettagli. E’ terribile! Oggi li ho indossati nell’orto di papà Charlie. Mii pareva di essere la protagonista di Mamma: mi si sono ristretti i ragazzi. Le lenti dei miei nuovi occhaili ingigantiscono talmente i dettagli che mentre osservavo fili d’erba e compagnia bella vedevo le formiche che pomiciavano, che si facevano l’occhiolino.
Avete mai visto due formiche si fanno l’occhiolino? Infilatevi i miei nuovi occhiali e vedrete pure questo. Non il trailer dell’ultimo film della Pixar, ma natura pura. A sedici zampe e quattr’occhi.
Suggestivo? Non so. Non so se vedere i cumulinembi coprire la volta maestosissima del vostro (di solito minuscolo) cielo sia un’esperienza augurabile. Non so se vedere i punti neri sul naso della vostra dirimpettaia sia Quello Che Vi Aspettate Per Cena. Non so se scoprire che la chiocciola che sbava sul vostro indirizzo mail sia un segno grafico concentrato su se stesso e non una lumachina innamorata. Non so se scoprire che il neo che avete qui, sul lato destro delle labbra sensuali alla Marylin sia il segno di una penna Bic e che le labbra siano sensuali perché portano sbavato (quello sì) il sugo allo scoglio del Ristorante Da Renzo Specialità Pesce.