6 euro per un grappolo d’uva
Da meteoropatica certificata quale indubitabilmente sono, io amo il caldo umido che sta "mettendo in ginocchio" la Marca. Amo il sole, la canicola, l’afa, le goccioline di sudore sulla pelle, il respiro che si fa (appena un po’) più lento, lo sfilacciarsi dei profili dei colli dentro la pozzanghera rarefatta dell’atmosfera (che cacchio di immagine è?). Amo questo clima tropicale.
Che ci posso fare? mentre intorno a me (quasi) tutti boccheggiano, io sorrido. E il rossetto Dior 312 nemmeno sbava.
Comunque ho sorriso di meno, un’ora fa, quando ho ricevuto la telefonata (a carico del destinatario) di mia figlia Stefania, che voleva parlarmi del Suo Grappolo d’Uva. No, sia chiaro: nessun sottinteso, nessuna metafora tra gli acini e i piccioli.
La Ste voleva proprio parlarmi di uva. O meglio: di caro-uva. La mia bimba 22enne, che si è trovata un lavoretto estivo come animatrice sulla spiaggia di Lignano Pineta (Udine), e che lavora per sette/otto al giorno sotto il sole e tra le microdune del litorale adriatico era disperata.
"Avevo voglia di un grappolo d’uva – ha twitterato la Ste al telefono – e così mi sono fermata al chiosco davanti alla spiaggia a comprarne uno. Bene: quel grappolo mi è costato sei euro! Ora ce l’ho qui davanti. Mi guarda verde, fresco e insidioso e io non ho nemmno voglia di mangiarlo! Per guadagnare 6 euro lordi io devo lavorare un’ora coi bambini sotto il sole a picco! Ho avuto la tentazione di restituire il grappolo quando mi è stato presentato il conto, ma poi non mi pareva un gesto civile…Così ora io e il grappolo-6-euro siamo qui, faccia ad acino. Lui ammica e io non ho più voglia di mangiarlo!"
Ovviamente ho consigliato alla mia bambina-luce-dei-miei occhi di azzannare subito il grappolone e di farlo sparire dentro la sua pancina ultrapiatta/ultrabbronzata. Ma – comprensibilmente – lei ha ri-twitterato che la cosa le sarebbe risultata indigesta per il resto della giornata.
Quando ho riferito l’episodio all’amica Ivana lei ha rincarato, anzi: rilanciato (come nel poker). Mi ha detto che pure a lei era rimasto sullo stomaco il bicchiere (di carta, modello bibita) contenente sei o sette dadini di anguria comprato alla Fiera dei Osei di Sacile (Pn) qualche giorno fa e che le era costato due euro!
Stress! possibile che nutrizionisti, medici, ministri dell’agricoltura ci invitino a consumare più frutta e verdura e poi permettano che un grappolo d’uva costi come un’ora di lavoro? cazzus (cfr, il solito Machiavelli in Lettere a Guicciardini)!