Non siamo (più) santi
Dopo essere stato "criminalizzato" da qualche giudice e da tutti i mass media del mondo (ad eccezione degli organi di comunicazione dei Lanzichenecchi, cioè quelli al soldo di), Papi ha un timor panico (leggilo nel senso etimologico; leggi: totale) di essere "martirizzato". E siccome star mal no ghe piase massa ha pensato di rilanciare.
Come? facendo una dichiarazione che – per noi Italiani – è un push-up. Un sollievo (e non solo per le tette, sia chiaro).
Non eravamo fino a stamattina un "popolo di santi, poeti e navigatori"? Ussignur (direbbe Capitani che fa l’oroscopo sulla Gazzetta dello Sport)! da oggi abbiamo almeno un attributo-impegnativo in meno: non siamo più santi. Restiamo navigatori (in canotto, pedalò, yacht fa (quasi) lo stesso); restiamo poeti (la vispa D’Addario avea tra… l’erbetta, a volo sorpreso gentil …farfalletta), ma AHHHHH! (sospiro!) non siamo PIU’ santi!
A confermarci la vocazione non-empirea dell’attuale condizione di popolazione è il nostro Capo del Governo, detto Papi, che inaugurando un tratto di autostrada padana dice di sè (e quindi, per traslato istituzionale, di noi): "Non sono un santo".
Goduria cosmica. Il Papi – con questa dichiarazione – ci resetta un epiteto che era impegnativo quanto la Gioconda (emigrata, peraltro!). Un epiteto che rappresenta(va) una pietra miliare (leggila nel senso etimologico; leggi: la distanza che ci separa da un passato glorioso) tra noi e i Romani (de Cesare, non quelli de Roma Ladrona).
E poi, il Papi ci riempie di miele nostalgico (e impossibile da consumare, vista la data di scadenza). "Non sono un santo", detto da Lui, ci fa infatti venire in mente la Rosanna Fratello che – nel 1971 – cantava quell’inno alla depressione che si intitolava "Sono una donna, non sono una santa".
Per fortuna visto che i geni (leggilo in senso leonardiano, non chimico) in Italia non mancano, Monicelli – nel 1974 – aveva riscatttato quel brano pietoso facendolo diventare la colonna sonora di una trombata cinematografica che aveva come protagonista un figo come il giovane Michele Placido (cfr: Romanzo popolare).
Noi, oggi, senza la regia di Monicelli, l’uscita di Papi ("non sono un santo") non la riscattiamo per nulla (anca parché schei da butar no ghe nè) e quindi ci limitiamo a.