Un libro da 24 chili
Alle escort le farfalline, ai grandi del mondo un libro. Di 24 chili di peso.
Berlusconi, detto Papi, coi regali ci sa cough cough cough (il solito incontrollabile colpo di tosse) proprio fare.
Lui, Papi, sa che con le escort ci vuole la leggerezza. E allora, con stile inimitabile (si spera), per le veline, le escortine, le minorennine, disegna lui stesso della bibjotteria a forma di farfallina che dovrebbe fare la tripudiosa felicità delle pulze(lle). Invece quando invita al G8 i grandi del mondo, il Papi pensa sia di rigore la pesantezza e così fa produrre un volume di 24 chili di peso dal titolo "Antonio Canova. L’invenzione della bellezza", che -secondo me- al Canova avrebbe fatto venire un attacco di dissenteria, tanto per essere eufemistici nelle conseguenze.
Il libro infatti è realizzato con marmo statuario di Carrara per la copertina, carta fatta a mano, broccati di seta e fili d’oro per la rilegatura. Ogni libro è accompagnato da due cofanetti, in legno di frassino e mogano rifiniti manualmente in foglia d’oro, contenenti: un segnalibro, una lente, gli inni nazionali, 26 tavole e 77 scatti di Mimmo Jodice che illustrano l’opera di Canova.
I libri in questione hanno avuto una tiratura di 10 copie, pe run totale di 240 chili di peso editoriale.
Boh. A me mi pare (pleonasmo) kitschississimo regalare un libro di 24 chili, tutto supponenza di materiali lapidei/vegetali/arborei. Ma al Papi (definito dall’Express francese "il buffone d’Europa") probabilmente ghe piase farsi sop-pesare. E anca farse rider drio.