Il letto è un concetto
YAWN!
Pensate se si potesse parlare solo attraverso le onomatopee. Quella più gettonata sarebbe probabilmente Yawn! (dall’inglese "sbadiglio") seguita da Argh! (che doloreeeee).
Personalmente abuserei anche dell’Uff, che forse non è un’onomatopea, nè – nel mio caso – l’abbreviazione di ufficio. E’ un intercalare-che-detesto-abbastanza, ma di cui non riesco a liberarmi.
Tornando a Yawn! trovo che sia comunque un’onomatopea poetica. Dolce, necessaria e…profonda. Yawn!
Tutti abbiamo il diritto/dovere di sbadigliare. E lo sbadiglio, cos’altro è se non un’incontenibile nostalgia del letto(ne)? cioè, nella metafora/matersso, un’insostituibile nostalgia di serenità, coccole, dolcezza, amore-e-via-dicendo?
Yawn! Yawn! Yawn! sbadigliamo tutti quanti, dai! concediamoci un bello sbadiglio-collettivo. Sbadigliamo dentro e (sopratutto) fuori dal letto. Che, a ben guardare, è tutt’altro che un elemento d’arredo. Il letto è un concetto.
Per Mark Twain era "il posto più pericoloso del mondo, dato che l’80 per cento della gente vi muore!". Per quel figo di Alessandro Manzoni (due mogli e nove figli, eh eh eh), il letto poteva essere una tortura esistenziale ("L’uomo, fin che sta in questo mondo, è un infermo che si trova su un letto scomodo più o meno, e vede intorno a sé altri letti, ben rifatti al di fuori, piani, a livello: e si figura che ci si deve star benone. Ma se gli riesce di cambiare, appena stà accomodato nel nuovo, comincia, pigiando, a sentire, qui una lisca che lo punge, lì un bernoccolo che lo preme: siamo insomma, a un di presso, alla storia di prima").
Paradossalmente triste è l’opinione-sul-letto dello scrittore umoristico Jerome K. Jerome che dice "è una strana cosa il letto, questa imitazione di tomba, ove adagiamo le membra stanche, e sprofondiamo quietamente nel silenzio e nel riposo." Letto così, il letto, ci sta quasi antipatico, vero? Molto meglio seguire Pelham Grenville Wodehouse che convinto che "Il grande segreto dell’eterna giovinezza sia far sempre circolare la bottiglia" consiglia di "non andare mai a letto prima delle quattro del mattino". Bah! non sono troppo sicura che lui abbia seguito il suo suggerimento, ma so per certo che ci sono invece migliaia, anzi milioni di uomini che mettono in pratica ogni notte l’aforisma di quel genio di Ennio Flaiano: "In amore bisogna essere senza scrupoli, non rispettare nessuno. All’occorrenza essere capaci di andare a letto con la propria moglie".Yawn!
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