Bondi, Berlusconi e bigodini
Stamattina ho fatto una cosa che non faccio spesso. Mi sono guardata allo specchio. E mi sono vista. Non so se succede anche a voi di vedervi, qualche volta. Ma presumo di sì. Presumo che la maggior parte delle volte che transitate davanti allo specchio di casa vi diate una specie di occhiata furtiva, un’occhiata che dice – più o meno – Sì, sono io: nessun cambio di connotati per il momento. In genere guardandoci allo specchio, ci riconosciamo. E questo ci basta.
Il fatto è che qualche volta ci "vediamo". E a questo punto (negatelo, se potete) componiamo il numero magico e ce ne andiamo dritte filate dal parrucchiere. Così come andremo al Pronto soccorso dopo una caduta dalle scale o un’indigestione al cubo di funghi tossici.
Stamattina mi sono fiondata dal ProntoSoccorsoParrucchiere.E lì, mentre stavo seduta con delle cartine di cellophane in testa che sembravo un cioccolatino della Venchi, è entrata una signora. E ha cominciato a parlare. A parlare. A parlare. A parlare. Ha parlato appoggiando l’ombrello, togliendosi la giacca, sedendosi sulla poltroncina, sfogliando Chi e bevendo il caffè. Ha parlato come il Bacchiglione, rompendo gli argini del fittizio silenzio-da-parrucchiere, diluviando sulle lucine da star ai lati degli specchi, soffocando il rumore della pioggia, della fontanella della doccia e soverchiando il soffio vibrante del phon (inteso come elettrodomestico). Ha parlato. Ha parlato tanto che a un certo punto ho dovuto ascoltarla.
"Berlusconi? Berlusconi che bisogno c’era di metterlo in crisi adesso! Ma dico io: lasciatelo lavorare, no? chi volete mettere al suo posto? un morto di fame? Lui, Berlusconi, almeno c’ha i soldi. Non sta lì al potere per farli. I soldi li ha già. Se mettiamo qualcun altro al suo posto, ne approfitta per arricchirsi e tirarsi su ‘na costola. Con Berlusconi non c’è ‘sto problema. Lui costole le ha su. E’ ricco. Che gl’importa di stare al governo? lo fa per noi. E’ che, poareto, si è circondato di incapaci. Gente stupida. Gente come quel Bondi. Che bisogno dico io c’era di fare ministro uno cos? Chi è Bondi? uno che non paga gli alimenti alla moglie che poareta è dovuta andare in America per sopravvivere…Bondi è il ministro dei sasset. L’hanno messo a fare il ministro di quella roba lì che è crollata…come si chiama? Pompei. Io l’ho vista Pompei. Una volta sono salita su una corriera e mi hanno portato lungo l’Italia a farmi vedere un po’ di robe qua e là. Boh, non mi ricordo che robe ma erano case fatte in modo strano. Case passate di moda. E poi mi hanno portato a Pompei. E sapete cos’è Pompei? un posto pieno di vecchi sassi. Tutto dovrebbero spianare là. Dovrebbero tirar giù tutto e far su appartamenti che la gente ha bisogno di case, no di rovine. Insomma, dico io, Bondi non capisco proprio che ci sta a fare, lui e i suoi sasset. Una bella licenziata e via. Ma Berlusconi, con tutti quegli che gli rompono le scatole, come fa a lavorare? lasciamolo in pace, no? lasciamo che faccia lui che sa."
Il seguito? Non lo conosco. Sono finita sotto il casco. Quando c’è un bombardamento, la prima cosa da fare è coprirsi. La testa.