Caro Toni Da Re
Caro Toni Da Re,
per comunicare con te, ho scelto la formula della lettera aperta (come il tuo autolavaggio: oh mamma, è una battuta pessima!).
Il fatto è che sono preoccupata.
No. Non della tua amicizia con Salvini. Io con Salvini andrei pure al cinema, anche se a due condizioni: che pagasse lui (sicuramente è più ricco di me) e che scegliesse un'altra sala (sicuramente non abbiamo gli stessi gusti in fatto di film).
Sono preoccupata perché mi mancano i tuoi baffi.
E – credimi – non mancano solo a me, ma a tutti i vittoriesi.
L'altro ieri sono stata a una conferenza stampa in municipio. Bene, nel piano nobile del palazzo hanno cambiato diversi arredi. Hanno tolto (per fortuna) quel grottesco progetto del Traforo che campeggiava in sala anche quando c'eri tu; hanno sistemato un paio di divani stile Luigi XIV o giù di lì, sui quali hanno posteggiato un bigliettino con la scritta "Vietato sedersi" (che non credo sia proprio un biglietto da visita ospitale) e soprattutto hanno tolto le cornici con i primi piani di tutti gli ex sindaci della città di Vittorio Veneto a beneficio di una tela che ritrae, in ermellino, il re Vittorio Emanuele II.
Vengo al punto.
Le foto degli ex sindaci ora sono state posizionate nel corridoio di accesso alla sala ricevimento. Ci sono tutte, fino a Scottà.
Chi visitasse il municipio di Vittorio penserebbe che l'amministrazione si è fermata a Scottà (sto vagamente citando il libro di Carlo Levi che tu conosci).
I tuoi baffi, il tuo sorriso sornione, la tua aria familiare non sono in cornice.
E questo mi spiace.
Perché tu, Toni, eri un cittadino tra i tanti. Quando sei stato eletto sindaco, non ti sei mai sognato di dire a me o ad altri "Bene, ora è meglio se ci diamo del lei in pubblico" (il tuo successore l'ha fatto!). Non ti sei mai sognato di non rispondere al telefono (quando non eri occupato, ovvio), o non hai esitato a mandarmi in mona (se era il caso, e magari qualche volta lo era).
Caro Toni, ti incito dunque a provvedere. Fatti fare una foto baffuta e appenditi lì, tra la teoria di ex sindaci.
Se hai ancora un po' di voce in capitolo, magari fai togliere pure quel "vietato sedersi", che suona come una sberla sul culo del visitatore.
E' tutto.
Con stima e simpatia (non politica, questo lo sai, ma autentica),
la tua concittadina Emanuela Da Ros