Coniglio nano, parte seconda
James sta alla grande.
Mangia cetrioli, carote e pane.
Non so se la sua alimentazione sia corretta, ma vedo che gradisce.E che caccola. Caccola dentro la cesta di vimini. Come se avesse intuito che non si può farla ovunque.
Sono molto soddisfatta dell’intuizione di James. Mi evita di raccogliere caccole a destra e manca. Evita questa pratica a me, perché ho intuito (anch’io ho un po’ d’intuito) che mio figlio Umby (che ha adottato James) delle caccole del coniglio non si preoccupa affatto.
Comunque ora che James staziona nel nostro terrazzo e che mamma Margherita (mostrando una flessibilità d’intenti troppo auspicabile) ha accantonato il suo proposito di non mettere piede a casa nostra se avessimo ospittao un inquilino peloso, mi sorge un dubbio: il conglio nano che bruca tra geranei è maschio o femmina?
Noi l’abbiamo battezzato James per via di quel suo front-office da maggiordomo da commedia, ma chissà se nel suo cuoricino ( o nelle parti intimepelosine) lui si sente un maschio.
Il dubbio mi è venuto stamattina quando Margherita mi ha apostrofato con un "Sei la solita disordinata. Ora poi non pensi che a Jane!". Per un attimo mi sono chiesta chi fosse Jane. Poi ho capito che Margherita si riferiva al coniglio.
James o Jane?
Non è per niente facile dare un nome a un coniglio se non si conosce il suo sesso. Nel dubbio, dovrà accontentarsi di essere chiamato "coniglio". Tanto le coccole valgono uguale.