Cose, animali, liste in estinzione
Il primo principio della Termodinamica (ve lo ricordate? no? ma su che Tucidide avevate la testa durante le lezioni di Fisica?) dice che "nulla si crea e nulla si distrugge, ma tutto si trasforma".
Ora, passando dalla Termodinamica a Dell'Utri, sappiamo che la legge è applicabile anche ad altri ambiti: la latitanza, ad esempio, non si crea né si distrugge, ma si trasforma in un soggiorno in hotel cinquestelle (che non c'entra nulla col movimento di Grillo) con due piscine a disposizione, più un conto innumerevole di suite (metti che l'ospite si stanca dell'arredamento) e ogni triplice comfort, compreso quello di sfuggire alla cattura perché si è un po' mafiosetti (per quanto in concorso esterno). Volendo allargarci con gli àmbiti ambìti potremmo applicare il principio anche ai ruoli istituzionali: un Presidente del Consiglio non si crea né si distrugge, ma si trasforma in una badante.
Il principio, che a questo punto potremmo ribattezzare Forza Termodinamica (che non è ancora un partito politico, sia chiaro), a volte lascia però dubbi clamorosi sul suo esito.
Per esempio in che cosa si trasformeranno quelle cose/liste/animali che si stanno estinguendo sul pianeta?
Perché, oltre a sapere dov'è andato in vacanza Dell'Utri, le ultime news ci dicono che si sta distruggendo la Terra (e se se ne va lei, tramonta tutta l'idea della creazione); si stanno spegnendo forme di vita animale particolare (l'Orango di Sumatra, il Rinoceronte delle Filippine, l'Opossum pigmentato delle montagne o la Rana arboricola del Messico, che ci scruta da questo post); si stanno frantumando i poli e i ghiacciai (a causa del surriscaldamento globale, che è una bufala, ovvio); si stanno estinguendo i centesimi di euro (domani il parlamento deciderà di abolirli: costano troppo di conio e nessuno se li fila) e, infine, si sta estinguendo, come una Tartaruga gigante di Aldabra, la Lista Scottà.
Lo so che questa notizia è la goccia che fa traboccare il vasino, ed è per questo che l'ho lasciata per ultima. Lì, in fondo alla fila.
A quanto pare, alle prossime amministrative vittoriesi, la lista Scottà non ci sarà. E anche se l'ex-sindaco/tuttoraeuroonorevoleparlamentare leghista ha già dichiarato che non lascerà in mutande i suoi elettori (si presenterà di nuovo alle Europee), la mancanza (o la distruzione, o la latitanza) della sua lista pone un inquieto interrogativo termodinamico: in che cosa si trasformerà la lista Scottà?