Culodritto (e nudo)
Tra il costume (inteso come tradizioni, usi, consuetudini di una comunità) e il costumino (inteso come mutande-da-mare) non metteteci la moda. Oppure sì: metteteci quello che volete. Pure la salsa alla senape. Tanto il risultato è quello: dare un po’ di sapore a qualcosa che sapore non ha.
Ho appena letto che (notizia fresca in una giornata che mi auguro spietatamente calda) da quest’anno gli italiani preferiscono il culo nudo. Cioè: il culetto "nature" (http://www.repubblica.it/2009/07/sezioni/cronaca/bimbi-nudi-spiaggia/bimbi-nudi-spiaggia/bimbi-nudi-spiaggia.html?ref=hpspr1).
Pare che emulando le abitudini dei paesi nordici, i genitori, sia in spiaggia che in salotto, concedano ai propri pargoli di viaggiare con le chiappine al vento. Il comportamento (che a casa mia viene adottato a prescindere dall’età anagrafica e dalla stagione: siamo privi di pudore, oppure abbiamo dei culi bellissimi) è stato applaudito da psicologi e sociologi che hanno trovato nel camminare a sedere scoperto la risposta all’anelito libertario ch’è sì caro come sa chi per lui vita rifiuta. Dunque, lasciate nel cassetto il tanga maculato (dovreste lasciarlo lì, comunque sia), e concedetevi una passeggiata in costume adamitico. Prima in casa, poi sul pianerottolo, quindi nell’androne del condominio e infine nel parcheggio. Se i vicini – dopo la performance – vi toglieranno il saluto, sappiate che sono ancora prigionieri del costume (inteso come, vedi la prima) e del costume (inteso come, vedi la seconda).
Dopo questa, le altre notizie che mi hanno colpito (al cuoricino, stavolta) sono due. Vi passo prima la bella o la brutta?
La bella: Vittorio Zucconi, uno dei miei miti-giornalistici viventi, ieri a Washington ha ricevuto l’onorificenza di Grande Ufficiale dell’Ordine del Merito della Repubblica Italiana. Un riconoscimento che è stato consegnato a Zucconi davanti ai suoi 5 nipotini "che – ha dichiarato Zucconi, il mito – erano un po’ delusi visto che si aspettavano di vedermi a cavallo e con l’armatura".
La brutta: è morto Frank McCourt. Premio Pulitzer, l’irlandese Frank ha scritto libri straordinari come Le ceneri di Angela, Che paese l’America e Ehi, prof! Libri che mi hanno fatto ridere, piangere, emozionare, sorridere, pensare, vivere.