Fuori dalla mia piscina!
Per fortuna che i padri pellegrini non viaggiavano su un gommone. Intanto sarebbero stati scomodissimi (sopratutto le donne con quelle gonnellone gonfie e quelle crinoline sexy-pudiche che si portavano in dote), poi – già sfigati com’erano che in patria nessuno li voleva – non avrebbero neppure avuto a disposizione un "centro d’accoglienza", che è una sorta di resort economico per chi vuole andare in vacanza quasi gratis e non può permettersi i villaggi turistici con l’animazione e il tutto compreso, pure il telo da spiaggia.
Non so voi, ma io sono sollevata per questo fatto. Sono contenta al pensiero che i 102 migranti della MayFlower (Fiore di Maggio), il galeone a tre alberi che nel 1620 ha portato dall’Inghilterra all’America un gruppo di dissenzienti perseguitati ma anche un certo numero di famiglie e di altre persone che speravano di migliorare la propria situazione economica, non sia stato fermato al largo delle coste di Lampedusa, ehm: volevo dire del Massachusetts. Sì, perché, in quel caso, i pelligrini, quelli storici, i pilgrim fathers, dove cacchio sarebbero andati a sbattere la poppa?
Invece, che volete, questi padri e madri e figli pellegrini che arrivano qui, qui giù, col gommone senza alberatura, non è che abbiano grande possibilità di soggiorno. Insomma: va be’ che si è diffusa la voce che qui, nei resort di prima accoglienza, si mangia, si beve e si dorme gratis, ma mica si può pretendere che la bonaccia continui all’infinito, no? noi l’abbiamo fatta per promuovere il turismo questa cosa dei centri d’accoglienza super economici. Ma adesso che il servizio è noto, che la location piace eccetera, dobbiamo pure tirare i remi in barca e comunciare a guadagnare qualcosa no?
Quindi, usando gommone o caravella, il messaggio dobbiamo lanciarlo: in Italia viene in vacanza solo chi se lo può permettere. Gli altri stiano a casa. A lavorare.