Gli orecchini di Maradona
Mi sento colpevolissima. Quasi una "farabutta". Ebbene sì: io ho un debito. No, non col fisco. Con quello penso (spero) di essere a credito visto che tra entrate/uscite/imposte mi avvalgo di un equilibrio monetario stabile sino allo zenith, cioè allo zero.
Il debito ce l’ho con il barista. Ogni mattina faccio colazione al bar (brioche e macchiatone) e qualche mattina mi accorgo di non avere soldi nel portafogli. Certo, ho il bancomat, ma utilizzarlo per pagare 1,85 euro di prima colazione non è il massimo. Sopratutto se albeggia, sopratutto se il barista è preso da uno sciame di studenti e altri lavoratori, sopratutto se il bar non ha l’affarino-per-il-bancomat. Insomma: qualche volta mi succede di non avere la moneta per la colazione.
E pure stamattina mi è capitato di lasciare un debito di 30 centesimi al pazientissimo barista che mi nutre sul far del giorno.
Che c’è di strano? nulla. A parte il fatto che a me ‘sti 30 centesimi di debito sono capaci pure di farmi venire l’insonnia (Oh mamma: domani mi devo ricordare dei 30 centesimi, se no che figura di merda che faccio) e invece a Maradona (leggi: asso argentino del calcio col polpaccione cicciotto) di avere un debito di 36 milioni di euro col fisco italiano non gliene fa un baffo.
Maradona, chiamato anche el pibe de oro (e io pibe mi rifiuto di sapere per cosa sta), anziché insonnire (cioè stare sveglio con gli occhi sbarrati sul letto a una piazza e mezza) per il fatto di dover versare all’Italia un quantitativo di denaro corrispondente alla somma del reddito di almeno il 10 per cento dei miei concittadini, non solo dorme ma va pure A Merano a fare la cura-dimgrante.
Gli agenti del fisco, da noi stipendiati, lo inseguono per monti e valli e lui, Maradona, non solo non scappa a polpaccioni levati (che la corsa lo farebbe pure dimagrire). Macché: il pistolino de oro va da Henry Chenot, si sdraia sul lettino, si fa la sauna, si immerge nella piscina-gocciolina e cerca di levarsi di dosso i chilotti di troppo. E quando gli agenti del fisco, trafelati, col fiatone (che loro fumano, ma no spinelli, che non se li possono permettere anche perché sono vietati) lo raggiungono, e anziché recuperare i 36 milioni di debito che avanziamo da Maradona non possono fare altro che "pignorargli" gli orecchini. Va be’ che costano 4 mila euro (Maradona non va a fare acquisti di bijotteria al mercato di Conegliano), ma insomma: sono un’inezia.
E allora? allora, come dicevano i Latini, est mudus in rebus. Traduzione (libera e contestualizzata): il rebus resta.