Ho dato un’occhiata
Ho dato un’occhiata. proprio di sghembo sguancio striscio alle notizie del giorno.
E sono soddi- etcì-s-fatta. Nel senso che curiosità desideri apsettative illusioni o quella vaga roba che veleggia tra raziocinio e necessità dello spirito mi si è inabissata. Tale e quale la navicella-fatti-non-foste-a-viver-come-bruti dell’Ulisse di Dante.
Sì.
Ho azzerato l’interesse per i fatti d’attualità.
Israele che spara a vanvera sui pacifisti, facendo morti veri veri veri; la macchia d’inchiostro (o era inquinamento?) sulla guancia di Obama suo malgrado; il ddl-cacca liquida sulle intercettazioni; i taglia taglia alla cultura che tanto chi se ne frega; l’omofobia dilagante preoccupante meschina stupida e dddolorosa mi hanno fatto venire la voglia di spegnere la fiaccola del futuro. Di chiudere per un po’ le palpebre.
Perché non so se in questo momento – ditemelo voi- valga la pena guardare.