Il parlamento va in ferie!
Una buona notizia!
Una notizia solare!
Il parlamento italiano va in ferie. Si prende una bella boccata di vacanze: 41 giorni. Dal 4 agosto al 13 settembre. Una settimana in più degli anni passati.
Finalmente i nostri legislatori potranno respirare. Godersi il sole, crocierare. Leggere un romanzo. Fare due-tre-quattro pennichelle pre e post pastum. Noi gliele auguriamo di tutto cuore, perché lavorano un sacco.
Orario di lavoro pesante. I deputati della Camera lavorano, in media, 4 ore al giorno (20 a settimana). I senatori due (perché sono più vecchi, e quindi si stancano prima). L'ex presidente Napolitano, qualche tempo fa, se l'era presa. Lavorano troppo poco i parlamentari italiani, aveva detto. Per fortuna nessuno l'ha ascoltato.
Eccezioni. Certo ci sono le eccezioni. Ci sono i parlamentari che dovrebbero lavorare in Camera o Senato, ma hanno altro a cui pensare.
Tipo Ghedini, avvocato di Berlusconi. Lui al Senato ha collezionato 99,32 % di assenze. Inutile criticarlo: ti credo che non può occupare la carega con tutto quello che ha in balle, o in ballo (che è lo stesso). Del resto i suoi colleghi di partito forzaitaliani hanno lo stesso problema: Antonio Angelucci, eletto in Lomabardia nelle file Fi, ha collezionato il 99,46% di assenze in parlamento; Marco Martinelli (sempre Fi, eletto in Toscana) è a quota 91,53% di assenze; Rocco Crimi (sempre Fi, eletto nel Lazio) ha fatto l'89% di assenze. Giulio Tremonti, dopo l'esperienza da ministro, doveva recuperare fiato, e a metà di questa legislatura è rimasto assente l'82,25% del tempo.
Cambi di casacca. Siano o no presenti in aula in quelle due/quattro ore al giorno, i nostri parlamentari trovano comunque il tempo di cambiarsi. Di "casacca", come si dice in gergo. Di passare cioè da un partito all'altro, da una coalizione all'altra, con grande disinvoltura. Seguono la moda, verrebbe da dire. E infatti nella Camera si registrano finora 358 "cambi di partito".
Qualcuno è uscito, per poi rientrare, tanto che la flessibilità – punto a favore degli onorevoli – sembra essere un fattore trasversale ai nostri rappresentanti.
Fonti. Se qualcuno dei lettori volesse soddisfare curiosità più dettagliate sull'attività di deputati o senatori può trovare informazioni pretiose et "caste" sul sito Open polis, che sta lì dove la fatica del lavoro legislativo duole.
Buone ferie parlamentari! E non vi fate sangue cattivo se, mentre siete in barca, il terrorismo insaguina qualche strada, se la disoccupazione aumenta, se la corruzione vene a galla come la mucillagine, se la crepa tra poveri e ricchi si amplia, se la sanità traballa, se la scuola e la formazione entrano nel palinsento di Chi le ha viste?, se le ferie per giovani e anziani sono vacuità esistenziale, se.
Dal 13 settembre il vostro posto fisso (e pagato nonostante le assenze) vi aspetta. E nessuno si sognerà di mandarvi a casa la visita fiscale per sapere se state davvero male.