Il ruggito del coniglio
Il mio coniglio James è diventato una belva, quando l'ha saputo.
Stamattina, dopo aver pisciolato e scacchinato in terrazza, come al solito si è messo a leggere OggiTreviso e – a un certo punto – non ci ha visto più.
All'inizio, mi sono preoccupata: "Vuoi vedere che gli è tornata la congiuntivite e che devo riportarlo dal veterinario Renzo Piccin?", mi sono chiesta.
Ma lui, James, mi ha tranquillizzata: "Ci vedo benissimo. Però non voglio essere strumentalizzato!"
James, rosicchiando lo Zingarelli, ha acquisito una capacità lessicale da far invidia. E tra i lemmi che il suo intestino ha inghiottito la parola "strumentalizzato" gli dev'essere sembrata indigesta. Al punto tale che la usa con dovizia.
Oggi però gli è uscita fuori con tutta la sua incisività semantica.
James mi ha spiegato che la sua inalberatura aveva a che vedere con Michela Vittoria Brambilla e la sua "inedibile" proposta di legge.
Ho dovuto farmi spiegare bene quello che James intendeva, perché pareva davvero scocciato. E masticava termini che non gli sono consueti.
"La deputata forzista Michela Vittoria Brambilla – ha bofonchiato James – ha appena inoltrato alla Camera una proposta di legge che prevede che al coniglio domestico sia riconosciuto lo status di 'animale d'affezione' e conseguentemente ne sia vietata la macellazione a scopo alimentare e l'allevamento per ricavarne pellicce."
"E allora? Che c'è di male?", gli ho chiesto.
James si è imbufalito (tanto che ho pensato di portarlo da uno zoopsicologo perché era nel pieno di una crisi d'identità razziale).
"C'è di male che nessuno mi deve dare uno status! C'è di male che nessuno deve decidere al mio posto se io sia o meno un animale d'affezione (del resto mi affeziono solo a chi decido io: chi mi sta sulle palle, mi sta sulle palle e stop). C'è di male che io in Camera non ci voglio entrare (non ci sono nemmeno i broccoli, lì). E c'è di male che questa Brambilla, visto che rappresenta il popolo italiano, anzi: forzaitaliano, dovrebbe quanto meno occuparsi di umani e non di conigli! Ma non ha altro a cui pensare? Non ci sono temi che richiedano l'attenzione per cui percepisce un'indennità? Non è che potrebbe occuparsi di sbarchi? di disoccupazione giovanile? di licenziamenti collettivi? di disalfabetizzazione? Perché i conigli dovrebbero entrare nell'agenda del Governo? non ci sono nemmeno carote lì dentro!"
Una trafila argomentativa, quella di James, che non faceva una piega.
Non ho saputo che rispondere lì per lì. Mi sono guardata la foto della Brambilla. Poi ho guardato James. Poi di nuovo la Brambilla. Poi James. Era tutto intento a leggersi un saggio su Carlo Michelstaedter, che spiegava perché il filosofo goriziano avesse scelto di suicidarsi a 23 anni. Non ho avuto il coraggio di distrarlo.
Più che altro non ho avuto argomentazioni abbastanza forti da superare il ruggito del (mio) coniglio.
Stasera pappa doppia, però.