La fedina di Berlusconi
Recensito un po’ qui, un po’ lì, mi è capitato più volte sotto gli occhi (e poi pure tra le mani, in libreria) il libro per ragazzi, scritto da Nicola Cinquetti per Rizzoli, Sposerò Berlusconi. Un romanzo che – per il momento – pare piaccia ai critici. E che, magari, boh, potrebbe piacere anche ai ragazzi. Certo è che finora il titolo-esca ha permesso al libro di emergere come una conchiglietta sbreccata sull’arenile primaverile, come una macchiolina d’olio nell’acqua che bolle salata per la polenta, come un punto nero sul nasino in divenire naso di un adolescente. Insomma – similitudini a parte (melius abundare quam quell’altra roba) – il titolo Sposerò Berlusconi una cert’eco l’ha (già) avuta. E nella mia testolina ha fatto pure riecheggiare il titolo di un altro libro per ragazzi, uscito giusti giusti 25 anni fa (era il 1985) che si chiamava Sposerò Simon LeBon (il leader dei Duran Duran).
Insomma, ho pensato, 25 anni fa le fanciulle desideravano impalmare il kalos-ka’agathos del gruppone poprock del momento, lo strafigo biondo che insieme al microfono poteva pure far vibrare quell’altra roba, il sex symbol biondo tinteggiato pieno di pulzelle al seguito. Oggi le ragazzine (qualche ragazzina) potrebbe davvero desiderare di dire Sì a Berlusconi? Vabbè che è tinteggiato pure lui, vabbè che pure lui ha le putte al seggio, cioè al seguito, vabbè che la politica fa spettacolo come il grande fratello, ma…ma voi ce lo vedete Papi con la fedina…nuziale?