La timidezza del cielo
Come ho scritto più volte annoiando il mio ormai unico lettore (quello precipitato per uno straordinario caso sul mio blog) io sono meteoropatica.
Mi lascio rattristare dal Cielo Tela Bianca, avvilire dall’Atmosfera Zucchero Filato. Mi lascio chiudere come un mollusco se appena la sfiori (oddio che sto blaterando….) dalle dita di una Pallida Aurora.
Comunque la mia meteolanugine ora non ha a che fare con le nuvole ma con le notizie. Ho appena letto che a Napoli, un ragazzino di 16 anni è stato ucciso fuori-o-dentro un supermercato Crai. Il Piccolo Malvivente – così l’hanno chiamato – stava rapinando una bottega e. E è morto ucciso.
E a Cosenza, a Cosenza, un ragazzino di 17 anni, costretto, controvoglia, a far parte di un gang di Piccoli Delinquenti (il più piccolo ha 15 anni) ha bevuto varecchina per suicidarsi. Non ce la faceva più a stare nel gruppo-groppo. E voleva uscirne così. Morendo.
E io? sono meteoropatica. Io, come altri, mi preoccupo delle nuvole.
Ci sono nuvole che ci si accucciano dentro. Che ci fanno capire senza ombre, appunto, che siamo una società fallimentare. mentre io/noi guardiamo un cielo-burro e ci spalmiamo di malinconia.