Ohibò: ho il diritto all’oblio
Sempre caro mi fu quest'ermo nome. Anche se non ricordo quale…
Vi è mai capitato di…perdere colpi? di avere dei vuotidimemoria da panico. Di incrociare il vostro vicino di casa sulle scale e di non ricordarvi il suo nome, anche se lo leggete ogni giorno sotto il vostro citofono, anche se (il vostro vicino) è quello che vi manda le lettere di diffida a posteggiare male l'auto, anche se è quello rompiballe per vocazione?
Vi è mai capitato di digitare il numero di telefonino al posto di quello del bancomat? Di non rammentare il nome del personaggio più figo di Edmond Rostand, anche se sapete a memoria quasi tutti i suoi monologhi più famosi?
A me è capitato tutto questo. A me capita sempre di scordare qualcosa. E di dover tornare sui miei passi per prendere le chiavi dell'ufficio, un libro, un rossetto (elemento fondamentale di resistenza in vita comunitaria), un documento, un paio di occhiali o chissàchealtro.
La dimenticanza, l'oblio (per dirla molto poeticamente), è un fattore di convivenza antipatico ma onnipresente. C'è anche quando ti sei dimenticata di lei (la dimenticanza), ovvero di lui (l'oblio).
Due giorni fa, persino il governo, con un decreto legge passato alla cronaca col nomen omen di legge salva Sallusti, ha pensato all'oblio. Non per farlo dimenticare, ma per ricordare che dimenticare è cosa buona e giusta. In un testo approvato in Commissione Giustizia al Senato, una norma introduce per la prima volta il diritto a vedere cancellati il proprio nome e i propri dati personali da un sito internet, un articolo di cronacaweb, qualora non sussita più il diritto di cronaca.
Chi si dimentica di dimenticare, secondo il decreto legge, può essere pure multato con 50 mila o 100 mila euro (spiccioli per un parlamentare).
L'oblio, in Italia, è entrato a far parte dei diritti da rispettare. Insieme al diritto alla libertà, al lavoro, alla fede o alla laicità.
Così se mio figlio Umby stasera mi dice che s'è scordato di portare fuori le scoazze (l'unico dovere che ha) io non posso sgridarlo. Devo tenere conto che sta esercitando il suo "diritto all'oblio", a far dimenticare "se stesso nell'atto di contribuire alla pulizia domestica".
Il ragionamento (a parte la puzza) non fa una piega.Legislativa.