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[Home Animali Petizione pro coniglio]
Blog e Chiacchiere
Animali
[ 30/06/2013 di Emanuela Da Ros 0 Commenti ]

Petizione pro coniglio

Più che un post, questa è una petizione.

Una petizione a favore di James.

James è il coniglio nano che mio figlio Umby ha portato a casa più o meno un anno fa.

 Dopo aver goduto del diritto temporaneo d'asilo, James, il coniglio, è diventato – a tutti gli effetti – un membro della comunità familiare.

I primi giorni, denotando una timidezza da manuale-dei-conigli, aveva scelto di vivere dentro lo sgabuzzino delle bombole del gas.

Aveva istintivamente optato per la clandestinità. Mio figlio infatti l'aveva portato a casa (sul cestino della bici di sua sorella Stefy) senza chiedere alcun permesso di soggiorno e quindi l'inquilino peloso, per non incappare in qualche stupido manico di scopa che avrebbe vuluto stanarlo a tutti i costi, aveva scelto l'umido anfratto di un armadietto per sfuggire ai controlli incrociati.

La fame, la curiosità e forse il poetico desiderio di far parte di una comunità di viventi (le bombole del gas non sono una compagnia esilarante) l'aveva spinto allo scoperto.

James si era guadagnato lo spazio del terrazzo. Poi – contando sulla generosità, la larghezza di vedute, la complicità, l'irresistibile simpatia della scrivente – si era azzardato a perlustrare lo spazio domestico: era salito sui divani, aveva ripetutatamente pisciato sui tappeti, aveva seminato deliziose caccoline a palla tra i volumi dello scaffale basso della libreria e era entrato in sintonia coi mezzi informatici: aveva sgranocchiato (irrimediabilmente, è il caso di precisare) il filo dell'iPad, del portatile, del joystik e della tivù collegata a Sky.

Ma (c'è sempre un ma in ogni storia esistenzialepelosa che si rispetti) James aveva anche riempito casa di saltelli, di gioiose orecchie ritte, di leccatine ai talloni e agli alluci degli astanti.

Le lappatine sono una ragione imprescrittibile per acquisire il diritto di cittadinanza e così James è diventato uno di noi.

Ma adesso, Carlo si è incaponito. Sostiene che James (e le sue caccole segnaterritorio) l'hanno defraudato del terrazzo; che in casa – col caldo – si avverte un'insopportabile puzza-di-coniglio; che James dovrebbe sperimentare la morbidezza di un terreno erboso; che la campagna sarebbe il suo habitat ideale e che gli scaffali di una libreria non sono propriamente una tana.

Carlo insiste. Dice che James dovrebbe alloggiare altrove e che il suo permesso di soggiorno è scaduto da un pezzo. Dice che trovarsi una pisciata lattiginosa sulla camicia di piquet bianca appena stirata è oltraggioso (e scomodo: "dove la trovo un'altra camicia stirata?"). Dice che il binomio coniglio-appartamento di città non ha soluzione di continuità e che James se ne deve andare.

Ovviamente non sono d'accordo.

James ha vissuto per quasi un anno tra le pareti domestiche; ha rischiato di brutto di restare chiuso nel frigorifero (è stupefacente la curiosità di un coniglio); ha guardato con me decine di film lappandomi le orecchie e mordendomi i polpacci (ahi, che male!) solo un paio di volte. Ha alternato guardaroba e caccole nel trolley aperto in vista di trasferta; ha distrutto a forza di morsetti ogni tipo di ciabatta (in realtà le ha personalizzate); ha bucato le mie ballerine rosse nuove di zecca piandomi due incisivi sulla punta, ma.

Ma ha anche

 zigato!

Mi ha fatto sentire la sua vocina da fusa mentre facevo pipì, carbonizzavo le zucchine, rispondevo alla centralinista che voleva parlarmi di una nuova vantaggiosissima offerta telefonica.

James ha condiviso le briciole di pane cadute dalla tovaglia e i rimproveri piovuti sull'impermeabile adolescenza di mio figlio Umby.

James mi ha anche sorriso. Proprio sorriso magari no, però ha strofinato le sue vibrisse sulle mie unghie appena smaltate di blu.

E allora?

Allora io peto (credo sia l'indicativo presente del verbo che ha a che fare con la petizione) affinché James resti a casa con me, con noi. E voto no no no contro il disegno di Carlo di portarlo in campagna.

Non è finita: chiedo a tutti coloro che (non avendo di meglio da fare) si imbattessero in questo post di condividerlo con tutti quelli che conoscono: il postino, la vicina di pianerottolo, l'onorevole neo-eletto, l'assessore alla Pubblica Permalosità.

Questa è una petizione pro coniglio. E il coniglio è James

 

animali carlo de bastiani coniglio nano James
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