(Ri)comincia la scuola!
Da qualche parte la scuola è iniziata.
Da qualche altra parte sta per iniziare.
Non avrei voluto sdilinquire in commenti, ma poi ho incontrato Letta. Cioè: le sue dichiarazioni (su Adnkronos).
"Torna il diritto allo studio, tema tra i più controversi e più tagliati. Senza diritto allo studio non ci sono pari opportunità e accesso all'istruzione".
Il virgolettato è del nostro Premier che, sulla scuola, un paio di ore fa ha detto tanto.
Forse troppo (per capirci qualcosa).
Investimenti. Enrico Letta ha approvato un pacchetto di misure da 400 milioni di euro.
I soldi pare li abbia presi dal rincaro degli alcolici. Della serie: D'ora in poi si trinca manco e ci si istruisce di più
"Ci interessa ricominciare a investire sulla scuola, l'istruzione e l'educazione sono al centro per il rilancio del Paese", ha sottolineato il presidente del Consiglio.
E ha aggiunto che bla bla bla, che intanto diamo un po' di risposte e poi le altre verranno dopo.
Che è un po' come se un allievo, interrogato su Foscolo, dicesse al prof: Intanto le parlo dei sonetti, poi sui Sepolcri mi interrogherà più avanti, quando troverò il tempo per leggerli.
Cose. "Tra le altre cose – ha proseguito Letta – il decreto prevede degli interventi "significativi" sull'edilizia scolastica, la "modernizzazione degli strumenti didattici" e "norme molto importanti sugli insegnanti", a partire dall'ingresso gratuito nei musei.
Letta ha detto che investirà pure sulla coreutica, sui collegamenti wifi nelle scuole, sulla digitalizzazione e informatizzazione dei supporti didattici,
Inoltre il decreto governativo ha reso facoltativa l'adozione dei testi scolastici: "I docenti potranno decidere di sostituirli con altri materiali."
Tutto chiaro?
Non molto, lo so.
Ma – a quanto si intuisce – da oggi, domani, dopodomani, si può andare a scuola senza libri. E toccherà quindi ai docenti inventarsi qualcosa per sostituire la Divina Commedia (cartacea o digitale) con Altri Materiali.